Bomba su bomba

voto

Tra le tante fandonie raccontate dal presidente del consiglio Renzi nella sua martellante campagna sul referendum, si deve annoverare anche quella volta a difendere l’elezione dei senatori da parte dei consiglieri regionali. All’accusa che la riforma di Renzi priva i cittadini del potere di eleggere i senatori, il premier risponde avanzando una domanda retorica: “E i consiglieri regionali chi li elegge?“.

Poiché i consiglieri regionali sono eletti dai cittadini l’elettore inesperto è così portato a credere che non vi sia differenza.

Allora cercherò di mostrarvi come invece la differenza sia notevole.

In un sistema di nomina diretta il rappresentante di un partito che ricevesse il maggiore numero di voti alle elezioni regionali avrebbe la certezza di diventare rappresentante al Senato.

In una nomina indiretta come quella prevista dalla riforma Boschi-Renzi, può accadere invece che il candidato risultato ultimo tra gli eletti, attraverso vari strumenti di persuasione, induca i colleghi consiglieri regionali del proprio partito a votare lui anziché il collega più votato e così sedere a palazzo Madama.

Questa è la differenza esistente tra una nomina diretta e una nomina indiretta.

Che un presidente del consiglio la neghi è uno dei tanti indizi che contribuiscono a svelare l’attendibilità dell’attuale premier.

Nota della redazione: Si aggiunga che i consiglieri regionali che finiscono in Senato godranno di immunità parlamentare, così che ciascun partito potrà sottrarre ad eventuali processi i propri amministratori locali, mandandoli appunto in Senato non per meriti, nè per i voti presi, ma per demeriti…

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