Un prete americano di fronte alle elezioni

prete

2016 10 2 Omelia del Rev John Lanket nella chiesa di S. simone e Giuda a Phoenix – Arizona – USA – Citata nella lettera scritta recentemente al direttore di Radio Maria, che ha per tema il discernimento dei cattolici di fronte alla scelta del prossimo presidente degli Stati Uniti. Il video ha a avuto 1.013.500 visualizzazioni.

Con tutti gli allarmi che giungono da vari paesi europei e dalla stessa America obamiana sul diffondersi di un pensiero unico devastante per i valori che dovrebbero sostenero ogni società ben ordinata, a cui la parte maggioritaria del popolo americano – disprezzato da quelle elite “illuminate -, ha detto no, direi che è consolante ascoltare un prete tanto contro corrente! (N. d T.).

Traduzione

Il Diavolo è colui che divide. E per farlo usa ogni tattica per separare i cristiani da Cristo. Egli normalmente non si alza per negare Gesù Cristo, perché egli conosce coloro che lo amano, i quali rigetterebbero immediatamente quel suggerimento. Ora voglio dirvi qualcosa a riguardo dei 4 fronti a cui molti pensano: e cioè a questa competizione per l’elezione del 2016 per l’elezione del prossimo presidente degli Stati Uniti. Lo farò dal punto di vista cattolico. Cercheremo di farlo guidati dalla nostra fede e secondo l’esercizio del nostro dovere civile, specialmente quando sarà il tempo di votare. Prima di tutto dobbiamo sapere che non c’è mai stato negli Stati Uniti un partito che sia stato in particolare sintonia con gli insegnamenti della Chiesa su ogni problema. Ma questo non vuol dire che per questo noi siamo automaticamente liberi di votare qualsiasi partito, perché un partito può essere più lontano dai principi cattolici e dai più importanti temi a noi cari. Il risultato è che noi siamo sempre di fronte al compito di discernere quale partito e quali posizioni sono più in linea con l’insegnamento cattolico, e quali non lo sono. Sono molte le questioni che debbono essere sottoposte al prudente giudizio del cattolico. Che cosa significa prudente giudizio? Significa che i cattolici possono legittimamente essere in disaccordo tra loro, a anche coi loro sacerdoti, sulla migliore via per risolvere le questioni, come le ingiustizie sociali, l’educazione, l’economia, l’immigrazione e la sanità, pur rimanendo perfettamente nella chiesa.

Ma ci sono comunque altri problemi che hanno a che fare con ciò che è intrinsecamente male. Che cosa vuol dire questa parola? Ci sono azioni che non possono mai esseree commesse, promosse e persino permesse, in nessun tempo e in nessuna circostanza, da un fedele cattolico. Ma lasciando da parte per ora i problemi con un intrinseco male, vediamo di considerare i comuni problemi sui quali i cattolici debbono esercitare un prudente giudizio. Ora vi specificherò quali. Uno di questi tocca l’azione formativa. Questo programma vorrebbe eliminare la percezione di svantaggio di minoranze a cui viene vietato l’accesso nelle scuole.

Nella nostra nazione un partito favorisce una forma di azione che porti giustizia nella nostra società. L’altro partito sostiene che debbono essere penalizzati coloro che vogliono conseguire livelli alti, dando spazi limitati nelle classi scolastiche agli studenti meno qualificati. Una parte sceglie una forma di azione come segno di giustizia, mentre l’altra lo sceglie come segno di ingiustizia.

Ma immaginate un Kennedy come presidente che promuove una legge che rende legale per la polizia l’uccisione di un negro. Se quel negro gridasse a quel capo che ha bisogno di essere trattato con educazione, quanti di voi avrebbero probabilmente votato per quel Kennedy?

Un altro problema che cade nella categoria del prudente giudizio, è l’immigrazione. Uno dei maggiori partiti politici dice di permettere una immigrazione con minime restrizioni. L’altro partito afferma che una illimitata immigrazione porta verso altri aspetti, per esempio il problema del lavoro, che è anche quello dei residenti. Un partito favorisce le frontiere aperte, mentre l’altro vuole la legge e l’ordine.

Ora immaginate ancora un Kennedy presidente che promuove una legge che permette di uccidere gli ispanici. Se la presenza di questo immigrato ispanico rende più difficile perseguire ancora una volta il tipo di scelta, quanti di voi sarebbero disposti a votare per quel Kennedy. Ringraziamo Dio per non avere un Kennedy di qualche partito che dica questo, e che non abbiamo una tale polizia!

Ma c’è un Kennedy in questa competizione elettorale del 2016 che nei fatti sanziona l’uccisione di negri e ispanici nelle situazioni sopra descritte, ma in una diversa condizione. Quelle persone ispaniche o di colore sono ancora nel grembo materno. Ma questo Kennedy, questo partito certamente non renderà pubblica questa cosa. Userà invece termini come choice (scelta “libera”), o diritto riproduttivo, o salute della donna, o altri termini sanitari, allo scopo di coprire che cosa sia e cosa fa l’aborto.

Ma prima di continuare a trattare l’estremamente grave problema dell’aborto, voglio dire qualcosa agli uomini e alle donne che sono presenti in questa assemblea (liturgica) e a quelli che sono uniti a noi tramite la Tv o la radio, che hanno scelto l’aborto. La misericordia di Dio è più grande del vostro peccato e del vostro dolore. In 10 anni di sacerdozio ho avuto occasione di conoscere molte donne che hanno ricevuto il dono del misericordioso abbraccio di Dio Padre. Ho stretto le loro mani dopo l’ammissione della loro colpa, il pentimento e l’assoluzione nel sacramento della Confessione, e le ho lasciate andare nelle mani di Dio Padre. Un prete in quelle situazioni ha il privilegio di assicurare a quella donna che lei non ha mai, in nessun momento, perso l’amore del Padre e nemmeno la sua dignità.

Così oggi dico a quelle donne: “Io non ho il potere di Dio”. Lo so che è ignobile pretendere che il vostro dolore non sia vero, e che la vostra scelta non sia stata devastante per voi. Ma quando uno fa esperienza dell’amore di Dio dopo un aborto, riuscirà realmente a fare esperienza dell’amore e del perdono di Dio che sono più grandi di ogni peccato. Il vostro Padre, care mamme, vi aspettava da molto tempo. È tempo di tornare a casa!

Dopo aver condiviso con voi e con quelle madri sofferenti questa importante Parola, ritorniamo a quelli che sono i nostri doveri come cattolici impegnati nella cosa pubblica. Quando pensiamo che ci sono donne che vanno a Planned Parenthood per por fine alla vita del loro bambino, e lo fanno perché non hanno un lavoro o per altri motivi, dobbiamo prendere in considerazione che gli scioccanti scenari già descritti, non sono solo possibili, non sono solo reali, ma fra le più comuni ragioni dell’aborto in America. Persino alla parola aborto è stato tolto il vero significato. Noi lo trattiamo come un termine che inizia un dibattito falsato, al fine di condurci ad un inganno. Molti vogliono trattare l’aborto solo come un problema fra molti, e questo fa si che una persona non sia in grado di conoscere che cosa sia e che cosa causi l’aborto.

Fermiamoci allora per vedere cos’è in gioco in queste elezioni presidenziali. Sapete quale partito e quale candidato promuove l’aborto e intende mettere in gioco la sua credibilità qui e all’estero? Lo sapete? Sapete che questo candidato e questo partito intendono far pagare a me e a te, con altre tasse, il prezzo per altri aborti, anche se questo è sempre stato illegale nel nostro paese? Siete consapevoli del fatto che questo candidato e questo partito hanno intenzione di rendere sicuro e legale l’aborto, sempre e in ogni luogo, fino alla fine della gravidanza? Se voi non sapete a quale partito e a quale candidato mi riferisco, beh, allora non è il caso che votiate. L’ignoranza in questo tema è inaccettabile, perché l’ignoranza su questi temi causa la morte di milioni di bambini e ha a che fare col destino di molte anime.

Ma se invece conoscete quale candidato e partito promuove e diffonde l’aborto, e intendete ugualmente, attraverso il vostro voto, far si che continui la guerra contro i non nati, allora il mio dovere come sacerdote è quello di dire che le vostre anime sono in grave pericolo, specialmente se vi accostate ugualmente alla Santa Comunione. Prima di esprimere il vostro voto è necessario che abbiate piena conoscenza di ciò che state facendo.

In ogni tempo elettorale, quando un sacerdote deve dire qualcosa dal pulpito, una certa quantità di fedeli si lagna dicendo che il prete “fa politica”. Il prete non deve fare politica in chiesa. Questo è ciò che alcuni dicono. Ma che cosa dice a me Dio, che mi ha incaricato di essere un padre spirituale per il popolo a cui mi ha mandato perché me ne prenda cura? Questo è ciò che Dio dice al profeta (Ezechiele 3, 16-19): «Figlio dell’uomo, ti ho posto per sentinella alla casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al malvagio: Tu morirai! e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. Ma se tu ammonisci il malvagio ed egli non si allontana dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta, egli morirà per il suo peccato, ma tu ti sarai salvato».

Un’altra delle tattiche diaboliche e quella di incoraggiarci nel trovare sempre delle scuse per la nostra partecipazione ad azioni malvage, appellandoci ad altre cose buone che noi facciamo. Lo facciamo per convincere noi stessi, quasi a voler cancellare il grave male a cui abbiamo partecipato. Prendiamo come esempio la punizione. A volte si parla di aborto, e c’è qualcuno che dice: “Io sono contrario alla punizione”. E se sei contrario all’aborto e tu dovessi essere contro la punizione, non serve a nulla! Qual è il più grande oggetto della punizione? Che l’innocente possa essere ucciso per errore. E dobbiamo sapere che molti innocenti vengono ingiustamente uccisi nel nostro paese. E questo è dovuto ai molti errori nel nostro sistema legislativo.

La vera ragione per cui ci si deve opporre alla punizione è precisamente il fatto che i cattolici non devono mai sostenere e consentire l’aborto con il loro voto. Perché ci sono persone che dicono che può esserci il caso di persone messe a morte per errore, e quindi non meritano punizione. Nell’aborto viene sempre uccisa una persona, e mai per errore. È sempre una scelta. Sempre! (Che viene chiamata “scelta di libertà. N d t.). Se una persona è contro la punizione, deve essere necessariamente contro l’aborto, perché l’intenzione dell’aborto è certamente e deliberatamente quella di uccidere un bambino o una bambina innocente. Sempre e in ogni tempo.

Cosa possiamo dire della guerra? C’è gente, per esempio, che si oppone vigorosamente alla guerra nel Medio Oriente dove un grande numero di innocenti viene ucciso per errore. Questi vengono chiamati “danni collaterali”. Quanta gente innocente viene uccisa nelle guerre! La guerra è forse la più grande tragedia! Ma se ci opponiamo all’accidentale uccisione di innocenti nelle guerre, bene, permettere con il proprio voto l’uccisione intenzionale dell’essere umano più innocente nella Planned Parenthood, questa è la massima ipocrisia. Se ci sono persone che si oppongono alla guerra a causa delle vittime accidentali, ancor più necessariamente devono opporsi all’aborto, perché l’uccisione nell’aborto non è mai accidentale o non voluta, ma sempre direttamente voluta.

Qualche volta sentiamo la stupenda richiesta di un Kennedy o di un partito che vogliono ridurre gli aborti, promuovendo le condizioni sociali ed economiche, o in altri casi promuovendo l’aborto come un diritto mondiale protetto. Ma io vi dico che l’aborto non è causato da problemi economici o sociali. Questi sono senza dubbio delle circostanze in certi casi, ma non sono la causa principale. E non possiamo pensare di eliminare l’aborto attraverso i mezzi socio economici o sanitari. Allora, perché delle donne abortiscono ugualmente?

Ci sono stati parecchi cattolici negli anni recenti che hanno giustamente criticato vescovi e preti per non aver denunciato con maggior forza gli abusi sessuali di sacerdoti sui bambini. Perché allora molti di questi stessi cattolici, preti e vescovi inclusi, hanno taciuto, mentre avrebbero dovuto alzare la voce in difesa di questi bambini innocenti uccisi nel seno materno?

Perché l’opporsi agli abusi dei preti diventa una medaglia di giustizia, mentre l’opporsi all’uccisione di bambini con l’aborto diventa una medaglia di apprezzamento politico? Noi dobbiamo seguire l’esempio di Pietro e Giovanni negli Atti degli Apostoli, quando debbono predicare una difficile verità. A coloro che erano silenziosi nel proclamare la parola del Vangelo, questi apostoli rispondono con queste dure parole: «Forsee è scritto che dovete obbedire a voi o a Dio?”. Voi dovete giudicare. “Ma io non posso far altro che parlare di ciò che ho visto e udito”.

Un sacerdote non è protetto solo dal primo comandamento, egli deve tener conto anche del quinto comandamento: “Non uccidere”. Se un prete non parla in difesa del più vulnerabile nella nostra società, e se un fedele cattolico non protegge attivamente il più vulnerabile nella nostra società, rifiutando di sostenere con il suo voto la deliberata distruzione (della vita e della società). Bene, tale cattolico o prete o laico, permettono l’uccisione per la loro mancanza di coraggio e debolezza.

È quanto scrive San Paolo nella seconda lettera a Timoteo, cap 1: «Dio infatti non ci ha dato uno Spirito di timidezza, ma di forza, di amore e di saggezza. [8]Non vergognarti dunque della testimonianza da rendere al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma soffri anche tu insieme con me per il vangelo, aiutato dalla forza che viene da Dio». Ciò che ogni cristiano, preti compresi, deve condividere, è il cuore del Vangelo. E se ci saranno azioni di cui pentirci sono quelle che possono essere distruttive per i nostri fratelli e sorelle.

Dobbiamo opporci a queste cose, per dedicarci a ciò che è più vero e urgente. Non fare errori. Non c’è un unico problema: che la vita umana dev’essere direttamente, costantemente difesa. Non c’è altro sbocco. In questi tempi difficili in cui negli Stati Uniti milioni di bambini sono stati deliberatamente uccisi nel grembo materno.

Ma ora lasciate che vi lanci delle parole che sono una sfida. Abbiamo un serio impegno nel difendere la vita umana, specialmente quella di chi è più vulnerabile fra noi. Chi non si impegna su questo fronte commette un peccato di omissione. Questo nostro impegno può diventare uno scandalo per altri. Penso che possiate comprendere che è necessario molto coraggio per un prete comunicare queste parole di sfida. Ricordando alla sua gente che queste azioni sono gravemente semplici, ma che possono rendere un cristiano indegno della comunione, se non c’è un completo pentimento.

Un sacerdote deve avere a cuore la salute delle anime a lui affidate, senza guardare alla sua reputazione, popolarità o comodità. Un prete così avrà il rispetto, l’ammirazione e l’aiuto, invece che resistenza e critiche. Perciò pregate per noi. Ringraziate e incoraggiate colui che il Padre ha scelto per voi, e che vi ama al punto tale da dirvi la verità con queste parole di sfida. Perché il sacerdote che dice queste particolari parole è il vostro vescovo e il mio vescovo.

Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=881aDDE5qFY

Traduzione di Claudio Forti

Chiedo scusa a coloro che conoscono meglio di me l’inglese. Essi potranno godere nell’originale tutta la ricchezza di questa omelia.

Print Friendly, PDF & Email
Se questo articolo ti è piaciuto, condividilo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

dieci − 6 =