Lo scenario è sempre più confuso, o, per chi vuole usare la testa, limpido. Dopo il grosso del clan Bush e i neocon legati al clan Bush che portarono gli Usa nelle guerre del Golfo, adesso anche i servizi segreti dell’era Bush si schierano contro Trump.
Sentiamo l’ Ansa del 10 agosto: …Tra questi ultimi John Negroponte, ex numero uno dell’intelligence Usa nell’amministrazione di George W.Bush, che rilancia l’allarme sul pericolo che un Trump presidente potrebbe rappresentare per la sicurezza nazionale. Una minaccia messa in luce ancora sulle colonne del Nyt anche da Michael Hayden, ex capo della Cia e della Nsa, che pone il problema sull’opportunita’ o meno di fornire a Trump informazioni ‘top secret’ nel corso del briefing sulla sicurezza nazionale che per legge deve essere fatto ai candidati presidenziali. Due spie, quella di Negroponte e Hayden, che insieme a quella dell’ex capo della Cia Michael Morell fanno scattare piu’ di un campanello d’allarme per gli attuali vertici degli 007 Usa…
Negroponte? E’ stato il vice di Condoleeza Rice nell’amministrazione Bush e ambasciatore in Iraq (https://it.wikipedia.org/wiki/John_Negroponte). Non proprio un soggetto raccomandabile.
E Michael Morell? Uno che vuole la guerra contro Assad, l’Iran e la Russia… https://theintercept.com/2016/08/09/ex-cia-chief-who-endorsed-clinton-calls-for-killing-iranians-and-russians-in-syria/
I poteri forti, democratici e repubblicani, stanno sempre più dalla stessa parte: con Hillary.
