Intervenendo al convegno su Donne e media al Senato, la presidente della Camera Laura Boldrini ha affermato: “Non può essere concepito normale uno spot in cui i bambini e il papà sono tutti seduti e la mamma serve a tavola. Guardate, merita una riflessione questo…”.
A sentire questa affermazione viene quasi da ridere, naturalmente per non piangere. La Boldrini, che ahinoi ricopre un ruolo di massima rilevanza nelle nostre istituzioni, altro non ha fatto che dare voce alle persone secondo le quali in Italia le donne sarebbero discriminate, sfruttate, sottomesse e vittime di un maschilismo dilagante.
Ma siamo sicuri che le cose stiano proprio così? Siamo veramente certi che il valore e la dignità delle donne siano determinati dalla possibilità di comportarsi in tutto e per tutto come gli uomini?
A uno sguardo attento e non accecato dall’ideologia, la risposta appare chiara. Le donne non hanno alcun interesse ad essere delle mere fotocopie degli uomini, semplicemente perché sono diverse e possono dare molto di più. Pretendere che una donna pensi e agisca come un uomo non equivale a valorizzarla, bensì a svilire la sua dignità intrinsecamente differente. Uomini e donne sono per natura diversi, molto prima che per motivi di ordine sociale e culturale.
Le donne trovano la loro piena realizzazione nell’accogliere, nell’ascoltare, nell’amare, nel servire, nel sacrificarsi per il bene dell’altro. Non è un caso se sono le donne ad avere il privilegio di portare in grembo un figlio: chiedere la stessa disponibilità all’accoglienza totale, al sacrificio, all’amore senza calcoli a un uomo non è possibile. Così come è raro trovare uomini che amino prendersi cura di persone anziane, genitori o meno che siano. E questo non per questione di bravura, bensì per motivazioni dettate – lo ripetiamo – dalla diversa natura di uomini e donne.
Tuttavia la società moderna vorrebbe che le donne si comportassero in maniera uguale agli uomini. E quindi vediamo tante donne che sacrificano la loro vita privata per fare carriera e che trascurano tutto pur di arrivare sempre più in alto… per poi svegliarsi a quarantacinque anni e scoprire che il tempo per fare un figlio è ormai passato, e crogiolarsi nei rimpianti.
Tante donne, se interrogate seriamente, non hanno nessuna difficoltà nel riconoscere che avere la possibilità di stare a casa a prendersi cura del proprio marito e dei propri figli non è affatto una perdita, anzi. Peccato solamente che oggigiorno uno stipendio raramente sia sufficiente per arrivare a fine mese.
La società deve moltissimo a tante donne che con amore e dedizione tengono insieme il proprio matrimonio e fanno tanti sacrifici per crescere al meglio i propri figli, i cittadini del domani. E, a conti fatti, queste azioni sono molto più importanti di tutte le manovre politiche e economiche, o di ogni decisione presa in qualsivoglia ambito lavorativo.
Le donne possono scimmiottare gli uomini senza alcuna difficoltà, ne hanno le capacità e forse in taluni campi conseguono risultati anche migliori rispetto ai maschi. Ma così facendo creano un vuoto laddove sono primariamente chiamate ad essere: la famiglia. Con tutte le conseguenze che questo comporta: separazioni, divorzi, aborti, inverno demografico, bullismo, droga… “Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna”, cita non a caso un famoso aforisma.
Qui il video con l’intervento della Boldrini:
http://video.repubblica.it/politica/boldrini-basta-spot-con-la-mamma-che-serve-la-famiglia-a-tavola/140871/139408