Grandeur & decadence

La Francia di Hollande sta compiendo una rivoluzione laicista. L’ultima “conquista” in ordine di tempo risale al 16 luglio quando l’Assemblea nazionale ha approvato una legge che abbatte molte restrizioni alla ricerca sugli embrioni.

Tutto ciò alla faccia della raccolta di firme che in giro per l’Europa sta cercando di porre fine proprio al finanziamento di attività che presuppongono la distruzione di embrioni umani. Ma tant’è, poco importa ai legislatori francesi che ad oggi siano state raccolte 800.000 firme con l’iniziativa “Uno di noi”, così come poco avevano influito i milioni di francesi scesi in piazza contro la legge su matrimoni e adozioni per persone dello stesso sesso. Con queste premesse non deve meravigliare che in un recente rapporto del governo statunitense la Francia venga accusata di “laicità troppo aggressiva”.

Risaliva al gennaio 2013 l’annuncio del ministro dell’interno Valls per cui i prefetti avrebbero tenuto sotto osservazione gruppi sospetti di “patologia religiosa” (sic!), cioè islamisti, ebrei, ortodossi e cattolici militanti. Nell’aprile scorso, invece, il ministro per l’educazione ha promosso l’ora di insegnamento laico della morale nelle scuole; questa nuova materia vorrebbe fare buoni cittadini secondo gli ideali rivoluzionari di “libertà, eguaglianza e fraternità”. Inutile dire che tutte queste iniziative rimandano a scenari di orwelliana memoria e, infatti, non mancano iniziative mediatiche come il francobollo stampato in occasione dell’anniversario della rivoluzione dove la Marianne – donna simbolo della Francia – è stata rappresentata da Inna Shevchenko, leader ucraina del movimento “Femen”, attiviste a seno nudo che imperversano sui media.

In questo contesto domenica è apparsa su “Le Parisien” un’intervista al Card. Vingt-Trois – Arcivescovo di Parigi – che in modo chiaro ha parlato di decadenza ormai prossima della società francese. In particolare ciò accadrà – ha detto il prelato – “se lasciamo scivolare le cose dicendo che in ultima analisi l’uguaglianza è che tutte le particolarità possano esprimersi, che sono tutte legittime, che non ci sono più regole comuni per fare ordine.”

Affrontando il tema della ricerca sugli embrioni Vingt-Trois offre una precisa diagnosi della malattia sociale che stiamo vivendo: un umanesimo completamente privo di ogni valore soprannaturale. “Se si dice che tutte le sofferenze devono essere soppresse a qualunque prezzo – si chiede Vingt-Trois – allora dove si situerà il confine? Gli OGM possono essere una risorsa per combattere la malnutrizione nel mondo, è un obiettivo degno. Ma ci hanno detto che questo è moralmente cattivo. Così il principio di precauzione della Costituzione viene applicato per gli OGM, ma non si applica per l’essere umano. Perchè?”

C’è una abissale divergenza sulla “concezione dell’esistenza umana” e la Chiesa deve partecipare a questo dibattito, non è la vittoria politica che fa sì che la battaglia della Chiesa sia utile o inutile, ma raggiunge il suo scopo comunque se la gente progredisce nella maniera di comprendere la vita, di porsi delle questioni sull’uomo: “questo è già un risultato importante, un beneficio.”

Per lottare contro ogni fondamentalismo – ricorda il Cardinale –  la soluzione non è quella di una scuola con comportamenti “ottusamente laicisti”, anzi questi non fanno che aggravare il problema, invece, “per lottare contro il fondamentalismo, bisogna insegnare a riflettere sulla religione, e non a fare come se non esistesse”.

Infine una stoccata indiretta al Governo. Recentemente un prete della Savoia è stato dimesso dalle sua funzioni in ragione della sua appartenenza alla massoneria. “E’ un po’ difficile – dice l’Arcivescovo di Parigi – essere rappresentante della Chiesa e nello stesso tempo membro attivo di una corporazione in cui uno dei temi è quello di dire che la Chiesa è dannosa…” La stoccata è indiretta perchè una recente inchiesta de Le Figaro aveva rilevato che un terzo degli attuali membri del Consiglio dei ministri appartiene a logge massoniche, quindi – seguendo il ragionamento del Cardinale – non deve meravigliare che la Chiesa abbia qualche difficoltà con il Governo. Il problema è che il Governo sbandiera laicità, ma propone religione. Laica. (La Voce di Romagna, 23/07/2013)

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