Famiglie indebitate e disperate

Ventimila euro. Questo è il dato medio dell’esposizione debitoria delle famiglie italiane, come risulta da una ricerca della Cgia di Mestre. In due anni, è cresciuto del 33,4%. Stiamo parlando del debito che deriva dall’accensione di mutui per l’acquisto di una abitazione, dai prestiti per l’acquisto di beni mobili, dal credito al consumo ai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili. Questa media di debito non riguarda l’incidenza dell’usura, che si sta diffondendo in maniera devastante in strati della popolazione e in territori impensabili fino a pochi anni fa.

Più le famiglie sono deboli, più cresce l’indebitamento. E’ una spirale rovinosa, destinata a crescere con l’aumento della disoccupazione. E’ possibile che di fronte a questa situazione non possano essere individuati strumenti che rendano più umana la condizione delle famiglie in difficoltà? E’ possibile che ci si limiti, com’è previsto dal decreto sullo spending review, alla distribuzione, a determinate condizioni, di derrate alimentari? E’ possibile che uno Stato democratico consenta che un bambino su quattro sia a rischio povertà? Domande alle quali non ci saranno risposte. Ci si può, allora, indignare, se ne siamo ancora capaci, di fronte a tutti quei discorsi che parlano e straparlano di economia solida, di sistema bancario che funziona, di crisi che passerà. Qui non siamo di fronte ad una crisi economica. Si tratta di una crisi etica, nella quale i ricchi diventano sempre più ricchi e ai poveri, se le cose procederanno così, resterà solo da rovistare nei bidoni della spazzatur

Fonte: http://www.lavocedidoncamillo.com/2012/08/famiglie-indebitate-e-disperate.html

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2 pensieri riguardo “Famiglie indebitate e disperate”

  1. La crisi è etica!
    Quando uno stato (di me*da) incentiva il gioco d’azzardo per fare cassa, diseducando e impoverendo i malcapitati, non si può far a meno che constatare questo.
    Quando la politica a questo problema risponde che la priorità non sono le regole da dare alla finanza, non è l’arginare l’ immorale potere dei ricchi sempre più ricchi, ma il problema principale a cui dare la priorità sono i capricci gay e delle coppie di fatto (che-non-si-sposano-perché-sono-contro-l’istituzione-matrimonio-ma-vogliono-godere-i-diritti-dell’istituzione-matrimonio), allora si capisce che non c’è soluzione al problema etico di questa crisi.
    Allora si dovrà toccare con mano i guai che questa società cieca e infame ha prodotto fino a sputare sangue, forse allora ci si renderà conto di quello che hanno creato, o meglio, che i buoni, che ora stanno tranquilli, dormendo, illudendosi di essere bravi cittadini perché tirano avanti la carretta e non dicono “napolitano” sei una merda, hanno lasciato che si creasse, e si sveglieranno sputando sangue, e non potranno far altro che dire mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa.
    Ma quali professori, quali specialisti, quali economisti, quali statisti che si danno tante arie, e si credono sapienti… tutti fessi… perché non hanno previsto prima uno scenario del genere?
    Pure io che sono un ignorante mi chiedevo ancora 10 anni fa, ma perché nessun partito fa politiche di rientro della spesa e riduce il debito? (i vecchi mi insegnavano di evitare i debiti come la peste). Che sia perché vogliono portarci tutti scientemente allo sfacelo?
    Penso che sia così.
    Opporsi allo stato, iniziando proprio dai suoi giochetti d’azzardo.

  2. salve
    e la cosa comica, si fa per dire, è che a “risolvere” tutto ciò, hanno messo una dei maggiori responsabili di questo dissesto come a dire: mettiamo un piromane a spegnere un incendio…
    Auguro alla mia famiglia e a tutti voi che un giorno spariranno enti mefitici come la UE, la NATO, l’ONU eccetera ma, soprattutto chi li ha generati; la massoneria…
    saluti
    Piero e famiglia

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