Vedere il perdono

Accecata e sfigurata con l’acido, l’iraniana Ameneh Bahrami ha oggi un aspetto pessimo. Diciamo pure che è una di quelle persone che, incontrate per strada, fanno impressione. Eppure, dietro il suo volto deforme, la giovane continua a vivere, ad amare. Addirittura a perdonare. Ne è una commovente dimostrazione l’intervento in favore del suo aggressore, Majid Mohavedi, che, secondo la legge del taglione, avrebbe dovuto essere accecato e invece no: all’ultimo, Ameneh Bahrami ha deciso di perdonarlo, di lasciargli la vista. Quella stessa vista che, insieme al volto, le è stata barbaramente sottratta. O almeno così sembrerebbe, perché di fronte ad un gesto di così grande umanità viene il dubbio che lei, Ameneh, in realtà ci veda ancora bene. Di certo molto meglio di tanti altri, che ancora credono che la vendetta possa servire a qualcosa. Che, a certe condizioni, sia comunque un rimedio. Invece questa iraniana ci insegna un’altra cosa. E ci ricorda che, anche se non hai più gli occhi, se lo vuoi, hai ancora la possibilità di guardare avanti. Oltre l’odio.

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