La crisi e la cultura italiana.

La crisi economica c’è, ed è forte: spira da quel mondo capitalista che ha eretto il denaro a idolo e Wall Street a tempio sacro della modernità. Ma in Italia, sembra si possa reggere un po’ meglio che altrove, per alcuni motivi che sono da ricondurre alla nostra tradizione culturale e religiosa:

1 abbiamo il più alto tasso di proprietari di case al mondo (da noi l’80% circa possiede una casa, mentre altrove succede che ad essere proprietari non siano più del 20%). Questo fatto è legato, ovviamente, all’importanza che nella nostra cultura riveste la famiglia.

2 siamo forse il popolo che ha più risparmio privato al mondo: il consumismo occidentale c’è, ma più limitato rispetto agli altri paesi ricchi;

3 abbiamo una struttura familiare in disfacimento progressivo, ma ancora meno che altrove: i nuclei familiari sono il più importante ammortizzatore sociale immaginabile. Laddove c’è la famiglia, se possibile la famiglia allargata, dinanzi alle difficoltà ci si sorregge a vicenda, e si riescono a superare i periodi più duri.

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