A proposito dei Francescani dell’Immacolata e i beni temporali

Nella sua lettera dell’8 dicembre, padre Volpi lamenta il fatto che i beni dei F.I. siano gestiti non dai Frati (e cioè, ora, da lui), ma dai laici.

Pubblichiamo la lettera di un laico, precedente all’intervento di padre Volpi.

di Giuseppe Fiorentino

Carissimo e reverendo Padre Volpi , sono un terziario francescano dell’immacolata che le scrive a proprio nome e di certo non mi nasconderò dietro all’anonimato. Mi chiamo Giuseppe Fiorentino vice presidente del cenacolo MIM di Cardito , uno dei cenacoli attivi e a stretto contatto con Padre Bruno che potrà confermarlo circa la nostra formazione, la nostra ubbidienza e il nostro amore al Santo Padre e alla chiesa tutta. Io penso di avere capito con molta franchezza che il problema e la rabbia sta nel fatto che voi, attuale governo, non avete trovato quanto da voi sperato in beni temporali, nonostante non fosse frutto dei vostri sacrifici , anzi ricordo benissimo quanti ne abbiamo fatti per aiutare le missioni dei francescani nel mondo in particole quelle dirette proprio dal caro Padre Bruno che personalmente conosco da almeno 25 anni, e ogni qualvolta  ha avuto bisogno siamo sempre corsi in aiuto senza nessun diniego o negazione da chicchessia. Ripeto, tantissimi sacrifici fatti solo per amore dell’ordine, della chiesa e per l’amore verso il prossimo che maggiormente vive nel disagi. Dalle sue parole noto un accanimento proprio verso i beni temporali che nessuno di noi potrà mai portare con se e quindi nemmeno lei o l’attuale governo , “ io mi domando un padre senza figli può dirsi padre ? E una chiesa o un ordine senza i suoi figli può dirsi chiesa ? “. Voi con il vostro provvedimento avete tolto a noi figli di questa chiesa la possibilità di crescere formarci e di operare per la chiesa che i francescani dell’immacolata rappresentano nei cinque continenti , di sicuro un bell’esempio non lo diamo a chi ci guarda , io sono un papà di famiglia che ha quattro figli e penso che se uno dei miei figli o alcuni  non si sentissero a loro agio nella famiglia da me costituita e cresciuta con l’aiuto di Dio , si deve sentire libero di poter esprimere ALTROVE quello di cui è capace, senza rancore o risentimenti (sono e sarò sempre il loro padre) , ma solo accompagnandoli con la mia benedizione e il mio affidamento al buon Dio e se posso anche qualche bene materiale , quindi dico io , se queste persone che ora le stanno intorno raccontandovi non so cosa non si sentono al loro agio PERCHE’ NON VANNO VIA ? vogliono forse raccogliere un’eredità che non gli spetta , sì perché  questa opera  non è  frutto loro, ma solo frutto  della totale dedizione di P.STEFANO e P.GABRIELE di credere nell’essere strumenti  per quello che hanno fatto e faranno dell’opera voluta da Dio , ma solo perché Dio e l’Immacolata cosi hanno voluto e disposto , quindi v’invito a riflettere sul non ostacolare o mettersi contro la grazia e l’opera voluta da Dio solo per il capriccio  e la INIZIALE DISUBBIDIENZA di qualche figlio , ma di creare VERAMENTE L’UNIONE che Gesù’ stesso ci ha detto “ VI RICONOSCERANNO DA COME VI AMATE “ e voi questo lo state facendo? Da quello che vedo non credo , quindi io, non conoscendo nemmeno Lei com’è fatto per potervi guardare negli occhi e capire chi è lei , la invito a rivedere i suoi comportamenti frutto della poca conoscenza nostra, le dico che la chiesa non è un vestito, se lo fosse calzerebbe a pochi , la chiesa è una santa cattolica e apostolica e fondata sul sangue di Gesù e dei martiri che voi state poco onorando, calunniando a destra e a manca chi non la pensa come voi o ha il coraggio di contraddirvi .

In Gesù e Maria

Giuseppe Fiorentino

 

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Autore: Libertà e Persona

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