Viktor Frankl, ben prima di essere imprigionato nei lager nazisti per tre anni, aveva iniziato ad aiutare gratuitamente giovani che avevano tentato il suicidio, o a rischio di suicidio, in quell’ Austria che già conosceva l’oppressione della dittatura.
Nella prigionia, segnata da stenti, e soprattutto dal dolore legato alla morte
nel lager del Padre, del fratello, della giovanissima moglie, egli ebbe la conferma di quanto non solo aveva ben prima intuito, ma iniziato a praticare con quei giovani: ritrovare il senso attraverso l’uso di quella parola e vicinanza che sole possono accompagnare un uomo smarrito ed impaurito verso la strada della rinascita; nella scoperta di una vita che ha grande senso anche quando il mondo circostante dicesse in tutti i modi il contrario. Se ciò poté essere possibile in quelle situazioni estreme, non potrà esserlo anche per l’uomo di oggi che nel suo Occidente rischia di annegare senza nemmeno sapere perché?
La vita ha sempre un senso anche nel dramma più atroce.
Per la Redazione, Marcello Giuliano
Perché, in un tempo così pieno, ci sentiamo così vuoti?
Viviamo nell’epoca delle infinite possibilità: tecnologia, connessioni globali, intrattenimento senza limiti. Eppure, mai come oggi, tanti si sentono disorientati, insoddisfatti e infelici. È una crisi silenziosa, ma diffusa che si nasconde dietro il successo, l’immagine, la fretta del tempo, mascherati da sorrisi impeccabili.
In oltre trent’anni di esperienza come psicologo e psicoterapeuta, ho incontrato la crisi in tanti volti ed età diverse: giovani sempre online, ma soli; genitori che non si riconoscono più; partner in relazione, ma che non si amano; professionisti realizzati, ma svuotati; influencer seguiti da milioni di persone, ma che convivono con ansia e depressione. Tutti con la stessa domanda di fondo: Come vivere sano e in pace?
Questo libro nasce dal bisogno di comprendere il disagio del vivere non come nemico, ma come segnale. Il disagio come voce interiore, che ci spinge a ritrovare il senso, la vita, la serenità. Perché non è il successo che ci manca, ma la pienezza; non la visibilità, ma l’autenticità; non l’efficienza, ma il contatto profondo con noi stessi.
Un cammino tra psicoterapia e spiritualità
Per rispondere a questo bisogno, il libro intreccia due linguaggi spesso separati, ma oggi più che mai necessari: psicoterapia e spiritualità. Non come voci contrapposte, ma come alleate. Solo unendo ragione e anima, scienza e fede, possiamo davvero prenderci cura di noi.
Il racconto si sviluppa in forma dialogica, attraverso due figure: il Viaggiatore, simbolo di chi cerca risposte – potresti essere tu, quando ti interroghi o affronti una crisi – e il Mentore, figura saggia che ascolta, guida, accompagna. Potrebbe essere uno psicologo, una guida spirituale, o la parte più profonda e luminosa della tua coscienza.
Insieme, Viaggiatore e Mentore affrontano domande esistenziali, nodi affettivi, ferite interiori, ma anche possibilità di rinascita. Ogni capitolo si chiude con una meditazione o una pratica concreta, perché il cambiamento non si limita alla comprensione: ha bisogno di esperienza, di passi veri.
Questo libro è un invito al viaggio.
Un cammino verso casa, dentro di te. Per riscoprire chi sei, cosa conta davvero, e cosa ti fa sentire vivo. Le storie narrate – riviste per tutelare chi le ha vissute – custodiscono verità universali.
Come le parabole, parlano al cuore.
Se anche tu senti che, in mezzo a tante cose, ti manca qualcosa … forse è tempo di fermarti, ascoltare, e ripartire da te.
Non sei solo. C’è una strada. E può condurti verso una vita piena di senso, di fede, di autenticità.