E il Nobel di Greta è volato in Etiopia

di Giuseppe Leonelli.

I bookmaker hanno toppato. Greta Thunberg non ha vinto il premio Nobel per la Pace 2019 che è invece stato assegnato al premier etiope Abiy Ahmed Ali “per i suoi sforzi  – si legge nella motivazione – per raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, e in particolare per la sua decisiva iniziativa per risolvere il conflitto di confine con la vicina Eritrea”. E così, dopo avere accusato il leader del pianeta di averle “rubato i sogni e l’infanzia”, Greta si è vista scippare l’importante riconoscimento dal premier etiope.

Un ‘furto’ in realtà mai avvenuto, perché non era noto – se non nella imperante narrazione ambientalista – per quale motivo l’adolescente svedese dovesse essere insignita del Nobel. Un mistero il nesso tra la Pace nel mondo e le pur sacrosante rivendicazioni ambientali.

Eppure sotto sotto potrebbe essere stato un complotto internazionale ad aver strappato dalle mani di Greta il riconoscimento, forse la giuria (composta come noto da cinque persone scelte dal parlamento Norvegese) ha voluto boicottare la giovane svedese per motivi campanilistici, o forse il suo spot a favore del gay pride di Stoccolma è stato reputato troppo poco internazionale. Chissà… Quel che è certo è che nonostante “gli occhi di tutte le generazioni future” fossero fisse sul Comitato per il Nobel, nonostante la minaccia di un non perdono eterno, il premio è scivolato via dalle mani di Greta Thunberg. Poco male, un giretto con la barca di Pierre Casiraghi potrà (forse) consolarla. Pazienza… O meglio: pace.

Fonte: l’Occidentale

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