LR: l’indispensabile suicidio

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Articolo redatto da François Billot de Lochner – 25 aprile 2017

I Repubblicani sono diventati una formidabile macchina perdente. La vittoria di Macron ne è una prova supplementare. La vittoria della « destra » ne è stata un’evidenza dall’estate del 2013 al gennaio del 2017. Ora, in soli tre mesi tutto è precipitato col trionfo di Macron!

San Pietro, dopo aver rinnegato per tre volte Cristo, ha atteso qualche ora in angoscia, ma i Repubblicani non hanno avuto la delicatezza di attendere: hanno semplicemente tradito i loro elettori pochi minuti dopo le ore 20.00 di domenica sera. Un tradimento massiccio, implacabile, definitivo, quasi unanime. Sì, bisogna votare per il peggiore dei candidati: il futuro Gran Maestro della definitiva decostruzione della Francia.

La Francia resistente del 2013 è stata portata a questo drammatico crollo. Il suo candidato feticcio non voleva abrogare la legge Taubira, sulla quale si era fondata questa resistenza, ma era considerato come l’uomo del momento, perché non voleva né la PMA (Procreazione medicalmente assistita), né la GPA (la maternità surrogata). Questo candidato feticcio si scherniva pertanto verso colui che, oltre alla sua passione per il «matrimonio omosessuale», va immediatamente a mettere in opera tutte le possibilità per la Procreazione medicalmente assistita e per l’utero in affitto. I dirigenti della Francia resistente del 2013 si sono trasformati in cinghia di trasmissione della messa in opera di questo dramma. Noi l’avevamo previsto, detto e scritto già 3 anni fa: ora ci siamo arrivati. Grazie ai cosiddetti «capi resistenti» del 2013, che non avrebbero dovuto mollare, mentre ora sono attori in questa catastrofica situazione.

Questo tradimento generale, tanto previsibile quanto spaventoso, segna il suicidio dei Repubblicani, di coloro che hanno avuto fiducia in loro e dei loro alleati. Un segno necessario e benvenuto per la sopravvivenza della Francia. Questo partito piglia tutto, che mette assieme dirigenti di destra come di sinistra, cattolici convinti con fra-massoni settari, europeisti con sovranisti, islamofili con islamofobi, immigrazionisti e difensori dell’identità francese, dirigenti favorevoli a ogni aborto, con dirigenti pro vita, partigiani della legge Taubira con avversari della stessa. In breve, dei dirigenti che si oppongono in permanenza su ogni cosa, ma dove l’ala sinistra li raduna sistematicamente, uccidendo così con sicurezza la destra, cioè la Francia. Si deve perciò sciogliere il più presto possibile per scindersi in un partito autenticamente conservatore fissato sui valori e la sovranità, potendo legarsi in alleanza con il Fronte Nazionale, con un partito di centro, banderuola per definizione, pronto ad allearsi con chiunque, assecondando solo i suoi interessi elettorali. Questo è l’attuale triste destino dei partiti centristi.

Per concludere bisogna dire che il risultato di domenica offre una formidabile opportunità: le indecenti connessioni dei Repubblicani con Macron mostrano quanto i loro dirigenti siano in accordo coi socialisti per far morire la Francia. Il loro suicidio è affare loro, e noi glie l’augureremmo di cuore. La ripresa della Francia, in quanto a lui, è la questione di tutti i veri resistenti, che non hanno ancora detto l’ultima parola.

François Billot de Lochner

Presidente della Fondazione di Service politique, di Liberté politique e di France Audace

Fonte: http://www.libertepolitique.com/Actualite/Editorial/LR-l-indispensable-suicide

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