Chiesa arcobaleno?

Atti maturati nella preghiera

Recentemente la Chiesa italiana, guidata dal cardinal Matteo M. Zuppi, ha pubblicato un documento intitolato «La formazione dei presbiteri nelle Chiese d’Italia. Orientamenti e norme per i seminari». La stampa ha fatto molto rumore parlando del paragrafo 44 che ha per oggetto la

«formazione sacerdotale» delle «persone con tendenze omosessuali»

Il quotidiano dei Vescovi Avvenire ha chiarito poi, a scanso di equivoci, che «le norme sulla non ammissione al sacerdozio di persone omosessuali non cambiano» e restano quelle della «Istruzione pubblicata dalla Congregazione per l’educazione cattolica nel 2005», sotto l’autorità di Benedetto XVI.

Secondo quelle norme, dunque, la Chiesa, «non può ammettere al Seminario e agli Ordini sacri» coloro che «praticano l’omosessualità», coloro presentano «tendenze omosessuali profondamente radicate» e neppure i candidati che sostengono la «cosiddetta cultura gay».

Eppure, proprio questa «cultura gay», in teoria malvista dal Vaticano, viene diffusa e promossa, in modo ormai sistematico e quasi capillare, da diocesi, comunità religiose, teologi e ambienti ecclesiali.

Due esempi saranno in scena questo venerdì 17. A Modena, infatti, presso la «Biblioteca Diocesana Ferrini & Muratori», la nota associazione catto-gay «La Tenda di Gionata», organizza un incontro pubblico intitolato «Cristiani Lgbt+. Cammini possibili: Quale pastorale?».

Il gesuita Pino Piva

Parlerà il sacerdote gesuita Pino Piva, noto apostolo della causa arcobaleno ed «esperto di percorsi di accompagnamento pastorale con le persone omosessuali». Il quale presenterà all’auditorio il suo fondamentale libro su «Dignità e responsabilità. Un cammino di liberazione spirituale per tutt*» (testuale).

Il testo «raccoglie la sua esperienza di accompagnamento spirituale delle persone Lgbt» ottenuto durante i tanti «esercizi spirituali che ha guidato» nell’ambito del suo ministero «all’interno della Compagnia di Gesù».

L’incontro si colloca nell’ambito di un progetto catto-gay il cui scopo è sostenere chi «opera nella pastorale con le persone omosessuali» ed in favore delle «famiglie che si confrontano con il coming out dei loro figli Lgbt+».

Ovviamente, nell’incontro si occulterà l’insegnamento ufficiale della Chiesa, del Vangelo e del Catechismo, per esempio in rapporto alla castità e il matrimonio il quale, secondo Papa Francesco, è una «unione esclusiva, stabile e indissolubile tra un uomo e una donna, naturalmente aperta a generare figli» (Dichiarazione Fiducia supplicans, 3).

Sempre oggi, ma in quel di Rimini, ci sarà un altro incontro «proposto dall’Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia» e intitolato «Persone oltre le etichette, gli stereotipi e i pregiudizi».

Don Gabriele Davalli, Diocesi di Bologna

Sarà guidato da don Gabriele Davalli sacerdote «della diocesi di Bologna», che converserà con alcune coppie gay. La serata, che si terrà «nella Sala Marvelli della Parrocchia Regina Pacis», conclude un «ciclo di incontri» dal titolo «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di perone (At 10,34). Un cammino di conoscenza al di là della sigla Lgbtq+». Il Vangelo dunque contempla anche la «bisessualità» e l’essere queer? Importerebbe saperlo.

Secondo il programma «Alcuni volontari de La Tenda di Gionata» saranno presenti «per far conoscere le finalità della Associazione» – riassumibili nella legittimazione di qualunque forma di sessualità (come da sigla Lgbtq+) – e per distribuire «pubblicazioni a stampa su fede e omosessualità».

Il problema è questo: quello che i militanti di Gionata e gli altri «cattolici Lgbt» chiamano «stereotipi» e «pregiudizi» coincide esattamente con ciò che la Chiesa chiama «legge naturale», «parola di Dio» o «Vangelo». Del resto come mai sostenere «la cultura gay» in seminario sarebbe illegittimo e porterebbe perfino alla «esclusione dal sacerdozio», ma poi diverrebbe legittimo e benefico promuoverla in altri «ambienti ecclesiali»?

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Autore: Fabrizio Cannone

Fieramente italiano, romano e cristiano, sposato con 3 figli, collabora con varie testate e siti web.