Nato nel
Nel volume, stando alle anticipazioni che ricavo da un’intervista dell’autore a Zenit.org (2) e da un capitolo liberamente consultabile in internet (3), le informazioni succose sono parecchie. Alcune testimonianze di prima mano sui modi in cui i massoni si “aiutano” tra loro, innanzitutto. L’influenza sulla politica, i giuramenti, i rituali esoterici ed occultistici, l’avversione mortale alla Chiesa cattolica. E il ruolo decisivo che
Quel che alla fine risulta più interessante, però, è ben altro. Riporto per intero, qui sotto, il passaggio finale dell’intervista a Zenit, in cui Maurice narra di come
Ero razionalista, massone e ateo. Non ero neanche battezzato, ma mia moglie Claude era malata e decidemmo di andare a Lourdes. Mentre lei era nelle piscine, il freddo mi costrinse a rifugiarmi nella Cripta, dove assistetti con interesse alla prima Messa della mia vita. Quando il sacerdote, leggendo il Vangelo, disse: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto”, ebbi uno shock tremendo perché avevo sentito questa frase il giorno della mia iniziazione al grado di Apprendista ed ero solito ripeterla quando, già Venerabile, iniziavo i profani. Nel silenzio successivo – perché non c’era l’omelia – sentii chiaramente una voce che mi diceva: “Bene, chiedi la guarigione di Claude, ma cosa offri?”. Istantaneamente, e sicuro di essere stato interpellato da Dio stesso, pensai che avevo solo me stesso da offrire. Al termine della Messa, andai in sacrestia e chiesi immediatamente il Battesimo al sacerdote. Questi, stupefatto quando gli confessai la mia appartenenza massonica e le mie pratiche occultiste, mi disse di andare dall’Arcivescovo di Rennes. Quello fu l’inizio del mio itinerario spirituale.
(1) http://www.libroslibres.com/ficha_libro.cfm?id=221&
(2) http://www.zenit.org/article-16077?l=italian
(3) http://www.libroslibres.com/pdf/LibrosLibres.%20Yo%20fui%20masón.%20Capítulo%20primero.pdf