Una volta il Vescovo mi chiese con una certa perentorietà: “Ma tu la Messa la celebri ogni giorno?”. Sbalordito della domanda gli risposi: “Se non la celebrassi, avrei evitato di farmi sacerdote”.
Racconto questo curioso episodio per due ragioni. La prima è che qualcuno, qualche sacerdote, evidentemente, non usa celebrare, ogni giorno, la S. Messa. La domanda del Vescovo sottintende una preoccupazione a partire da una constatazione. La seconda ragione è che identifico il ministero sacerdotale con la S. Messa. “La spiritualità sacerdotale è intrinsecamente eucaristica” dice la Sacramentum caritatis. E ogni sua attività pastorale, la sua cura d’anime, così come ogni azione evangelizzatrice hanno la loro origine nell’azione liturgica con cui il sacerdote, unitamente a Cristo di cui è segno sacramentale, eminentemente, nell’atto cultuale, offre se stesso per la salvezza del mondo.
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