E’ un libro che andrebbe visto più che letto, magari in modalità replay. Siccome non è possibile (forse non lo è stato mai), conviene sfogliare le pagine che Lorenzo Galliani, giovane giornalista bolognese, ha scritto per i tipi della Minerva in “Renè Pontoni, il calciatore preferito di Papa Bergoglio” (pag. 141, € 15).
Poco dopo essere salito al soglio pontificio, le nazionali di Argentina e Italia si affrontarono in un’amichevole allo Stadio Olimpico di Roma. Ricevendole in udienza, il Papa si rivolse ai calciatori, elegantemente presenti, con parole che furono una sfida: “Vediamo se qualcuno di voi riesce a segnare un goal come quello di Pontoni”.
L’idea di questo libro origina da questa domanda, per lo più motivo di un imbarazzante smarrimento negli astanti, della serie “Chi è Pontoni?” e soprattutto “Com’è poi questo goal?”. Galliani inizia a lavorare su questi interrogativi inespressi e prova a dare “visione” alla rete famosa e “un volto” al nome dell’attaccante citato dalle labbra evangeliche del Santo Padre.
Quello che risulta è un appassionante ritratto di un uomo prima ancora che una rete, un gesto tecnico. Ne scaturisce un libro che è memoria di un calcio antico e fascinoso fatto di palloni di cuoio con le cuciture e gli oratori di parrocchia primi teatri in cui mostrare il proprio talento. E’ la narrazione di un pezzo di storia in cui tanti latino americani salpavano su navi titaniche per attraversare l’oceano in senso contrario a quello di tanti italiani emigrati su quelle latitudini qualche decennio prima e diventano gli oriundi che rimpolpano le squadre di calcio italiane ed europee e di cui hanno fatto la storia. E’ l’omaggio ad un grande calciatore che fino agli inizi degli anni ’70 risultava come uno dei più grandi calciatori argentini di sempre.
Poi sono arrivati i Passarella, i Maradona, i Batistuta, i Valdano, i Messi, gli Higuain… e di Pontoni se ne sono perse le tracce. Se non fosse per Wikipedia e il Papa, di lui sarebbero rimasti qualche ricordo sbiadito tra gli anziani tifosi del San Lorenzo de Almagro, ma nulla di più…C’è così voluto il tifo speciale del Papa per riesumare dalla dimenticanza sportiva un atleta che conquistò il cuore e gli occhi del giovane Jorge immerso nell’affollatissimo Gasometro, in quel fantastico anno del 1946, anno dello scudetto del San Lorenzo, la squadra dei “Cuervos”, ossia dei preti. A Lorenzo Galliani il merito di aver tessuto la prima biografia italiana di Renè Pontoni e averci regalato la possibilità di entrare negli affetti sportivi del nostro Papa, tifoso di calcio, tifoso di umanità.