Chi si occupa di scienza a qualsiasi livello, sia che ci lavori in modo diretto, sia che si tratti di insegnarla nelle scuole, o che ci si occupi di essa per un interesse culturale, sa bene che esistono una serie di argomenti che costituiscono ormai dei veri e propri dogmi che quasi mai vengono messi in discussione. Ma molto spesso, anche quando uno di questi temi viene affrontato in modo critico, gli argomenti usati sono a loro volta deboli o, peggio ancora, si cade in errori di diverso segno che finiscono col peggiorare le cose e dare sostegno agli errori che si volevano denunciare.
E così chi volesse avere un riferimento per documentarsi sui luoghi comuni della scienza, si trova senza uno strumento adatto allo scopo. Dopo molti anni passati nell’istruzione e nella formazione scientifica mi sono però finalmente imbattuto in un lavoro che risponde in modo corretto ed efficace ai dubbi sui principali argomenti che sono al centro del confronto sulla scienza. Scorrendo l’indice di Evoluzionismo e cosmologia troviamo subito un argomento particolarmente importante: Come l’evoluzione viene raccontata a scuola.
Solo pochi giorni fa su Libertà e persona in Testi scolastici: è ora di parlarne, si è affrontato proprio il tema della disinformazione nei libri scolastici e di come l’evoluzione sia al primo posto tra gli argomenti presentati secondo una vera e propria mitologia che tende a ignorare i punti deboli della teoria darwiniana e presentarla come se fosse invece ormai superata ogni critica.
Dopo aver fornito abbondanti strumenti per capire come stiano effettivamente le cose sul darwinismo, il libro di Forastiere passa ad affrontare la questione della vita nell’Universo e della presenza di quell’evento altamente improbabile che è l’Uomo, la questione nota come “principio antropico“, che nella formulazione “forte” dei fisici John Barrow e Frank Tipler recita:”L’universo deve avere quelle proprietà che permettono alla vita di svilupparsi al suo interno ad un certo punto della sua storia.”
E proprio in relazione alla questione sollevata dal principio antropico, l’analisi approda infine a quella che è l’ultima frontiera delle pseudo scienze, quella teoria degli innumerevoli universi paralleli che vuole passare per scienza e che va sotto il nome di teoria del Multiverso, una teoria nata per non dover ammettere che il nostro universo sembra proprio pensato perché comparisse la vita e la specie umana.
La modalità espositiva di Michele Forastiere, nel pieno rigore scientifico, è tale da poter permettere una facile comprensione anche da parte di un lettore che non abbia una formazione specifica sull’argomento. Nell’insieme le caratteristiche del libro sono tali che personalmente proporrei di usare Evoluzionismo e cosmologia come una grande “errata corrige” dei manuali scolastici.
Dovrebbero essere proprio gli insegnanti di scienze a prendere coscienza di questi autentici miti contemporanei.
E se loro non lo fanno, dovrebbero essere gli studenti e le loro famiglie ad iniziare a prenderne coscienza.