PERCHÈ NESSUNO MI GUARDA? Chi sono veramente?

Spesso viviamo una sorta di problema molto strano. Interessare a qualcuno. Contare per qualcuno. Se divento protagonista, interesso a qualcuno!

Cosa ci ha fatto crescere? Le parole e la pazienza di alcuni insegnanti ci hanno fatto crescere … crescere nell’interesse, nell’esserci qualcosa

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La responsabilità morale del giornalista

Dopo l’intervista al Dr. Andrea Stramezzi sul Giuramento di Ippocrate (12 Gennaio 2022-QUI), nella quale PAIDEIA Web cercò di presentare alcune esigenze del comportamento morale del medico in relazione al paziente, questa volta, la stessa rubrica per Insegnanti di Religione presenterà il 26 Gennaio c. a. la testimonianza di una giornalista

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Adversus ratiōni non consentaneos. Contro gli “ir-razionali”

La Verità è Dio

Lo studio della verità, l’analisi di una tesi, di un’argomentazione, per molti tra noi, sarebbero inutili se non dannosi nell’evangelizzazione, come se le aspirazioni della ragione fossero in contrasto con la fede fino a contrappore verità di fede e adesione di fede. Se facciamo attenzione al linguaggio teologico corrente, noteremo che si parla Leggi tutto “Adversus ratiōni non consentaneos. Contro gli “ir-razionali””

IL GETSEMANI PROVA LA VERITÀ DELLA MISERICORDIA nella verità della sofferenza (San Giovanni Paolo II, Salvifici doloris, 18)

 

San Giovanni Paolo II, l’ 11 Febbraio 1984, Memoria della Madonna di Lourdes, per il Giubileo della Redenzione,

pubblicava la Lettera Apostolica Salvifici Doloris

 

Come comprendere l’espressione Salvifici doloris

La traduzione adottata in italiano per la prima frase della Lettera Apostolica, non rende immediatamente al lettore contemporaneo la profondità dell’espressione salvifici doloris. Traducendola  con le parole il valore salvifico della sofferenza, si valorizzano meno i casi e le concordanze del testo latino.

Il testo latino recita:  «SALVIFICI DOLORIS virtutem declarans, ait Sanctus Paulus Apostolus: “Adimpleo ea, quae desunt passionum Christi, in carne mea pro corpore eius, quod est Ecclesia”. Cioè, in una traduzione più letterale, «Dice il Santo Apostolo Paolo, spiegando la forza del dolore salvifico (la parola esatta utilizzata nella Lettera  è forza-virtù e non valore) “Completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, in favore del suo corpo, che è la Chiesa”». Infatti, virtutem non significa solo, o, principalmente valore, ma, forza, virtù, a meno di riconoscere al termine valore non il significato attuale, di sapore economico, ma quello originario di valeo, valēre, esser forte, il che ci riconduce ai significati sopra indicati. Il termine valore, secondo l’odierna accezione, rischia di essere recepito dall’odierno lettore in modo da snaturare il tema teologico sulla virtù, sulla forza, necessarie per affrontare la sofferenza. Leggi tutto “IL GETSEMANI PROVA LA VERITÀ DELLA MISERICORDIA nella verità della sofferenza (San Giovanni Paolo II, Salvifici doloris, 18)”