IL VETUS ORDO MISSAE: SOSTEGNO ALLA FEDE DI OGNI BATTEZZATO

Dal 7 luglio 2007 mediante il Motu Proprio Summorum Pontificum di papa Benedetto XVI numerosi fedeli si sono avvalsi della celebrazione eucaristica in Rito Romano antico. Non sono mancate le critiche da parte di chi definisce questo fronte di cristiani come retrogrado o addirittura

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“Nella speranza siamo stati salvati”. L’enciclica di papa Benedetto XVI (III parte) 

Giorgio Vasari, La Speranza, Particolare, 1542, Olio su tavola,
Venezia, Già Palazzo Corner Spinelli – Fonte Arte.it

PRIMA PARTESECONDA PARTE

Luoghi di apprendimento e di esercizio della speranza 

Che cos’è la preghiera? 

Essa è l’intima relazione tra l’uomo e Dio composta da inni, giaculatorie, richieste e silenzi. Se nessuno mi ascolta, Dio mi ascolta ancora. Se non posso parlare con nessuno, con Dio posso sempre parlare. Se nessuno può aiutarmi, Dio mi aiuta sempre. Si evince quindi che l’orante non è mai solo, ma sempre in unione con Dio anche nelle situazioni di vita più travagliate e tribolate. Si pensi per esempio alla vita del Cardinale Nguyen Von Thuen il quale ha vissuto tredici

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“Nella speranza siamo stati salvati” L’enciclica Spe Salvi di Papa Benedetto (I parte)

Introibo

L’uomo post contemporaneo vive uno smarrimento maggiore rispetto al passato; di continuo sorgono Nuovi Movimenti Religiosi che, in nome di un vago concetto di speranza, tentano di fornire una risposta ai numerosi interrogativi che da sempre attanagliano la coscienza, ossia che senso ha la vita, dove siamo diretti, perché credere. La fede

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IL DILEMMA DELLA VOLONTA’: DIATRIBA TEOLOGICO FILOSOFICA

Il Vangelo di Marco di domenica 9 giugno, X del Tempo Ordinario al capitolo 3, 20 – 25 è denso di riferimenti. L’evangelista mette anzitutto in risalto il fine per cui Gesù è venuto al mondo: distruggere il potere dell’antico tentatore! Voglio però richiamare l’attenzione sulla questione della volontà. Cosa significa compiere la volontà di Dio?  

Etimologia del sostantivo volontà 

“Volontà” deriva dal latino “voluntas” e sta a indicare la capacità di volere, scegliere, analizzare e realizzare un comportamento per raggiungere fini determinati. La volontà si potrebbe riassumere a livello concettuale come la propensione da parte dell’uomo a realizzare le proprie potenzialità in qualsiasi ambito di vita: professionale, scolastico, familiare, relazionale ed anche religioso. 


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RIFLESSIONI SULLE NUOVE NORME VARATE DAL DICASTERO PER LA DOTTRINA DELLA FEDE SULLE APPARIZIONI 

Il 17 Maggio 2024 il Cardinale Victor Manuel Fernandez Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede promulga sei nuove norme, che consentono un discernimento più chiaro circa i presunti eventi o fatti soprannaturali. Prima di addentrarmi nello specifico è doveroso definire cosa sia un fatto soprannaturale e un miracolo. 

Che cosa si intende per soprannaturale? 

Soprannaturale è un aggettivo che deriva dal latino “soprannaturalis” e si riferisce a un fenomeno che va oltre la realtà sensibile, quindi che trascende le leggi della fisica e della natura. Da un punto di vista religioso il soprannaturale lo si identifica in Dio ed anche nei miracoli che sono a Lui correlati. 

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Così Ratzinger distingueva tra soprannaturalità e frutti spirituali

Dal sito “Vatican News

Nel libro intervista con Vittorio Messori “Rapporto sulla fede” il futuro Benedetto XVI parlava dei criteri per giudicare i presunti fenomeni soprannaturali. Gli stessi ora sviluppati nel nuovo documento del Dicastero per la Dottrina della Fede

«Separare l’aspetto della vera o presunta “soprannaturalità” dell’apparizione da quello dei suoi frutti spirituali». Con queste parole si esprimeva il cardinale Joseph Ratzinger, allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, rispondendo a una domanda del giornalista e scrittore Vittorio Messori. Il dialogo è riportato nel best-seller “Rapporto sulla fede” (1985).

SEGUE

QUARESIMA: PERIODO LUGUBRE? NO! POSSIBILITA’ DI LIBERTA’

Il Mercoledì delle Ceneri apre il tempo di Quaresima. Un periodo di riflessione, raccoglimento e contenimento che inizia con un segno austero, ma significativo: l’imposizione delle ceneri. La cenere è un elemento di fondamentale importanza nella vita, si pensi ai paesi di origine vulcanica, la cenere emessa dal vulcano rende fertile il terreno e di conseguenza il raccolto è abbondante. La cenere nel passato era utilizzata dalle massaie per rendere candido un capo di abbigliamento. Si può quindi affermare che essa è quasi vitale come il cibo e l’acqua. 


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LA QUESTIONE LEFEBVRIANA

AGLI ALBORI

Il 25 gennaio 1959 Papa Giovanni XXIII, presso la sala capitolare del Monastero di San Paolo di  Roma, annuncia ai Cardinali la convocazione del Concilio Ecumenico Vaticano II. La prima  sessione avviene l’11 ottobre 1962, interrotta dalla morte del Pontefice avvenuta il 2 giugno 1963;  ripreso poi da Papa Paolo VI, che lo concluse l’8 dicembre 1965. Lo scopo del Concilio Vaticano II  è quello di rinnovare la Chiesa per dialogare con il mondo moderno. Un rinnovamento doveroso,  che non ha lo scopo di proclamare nuovi dogmi, ma di adattare la pastorale ai tempi nuovi.  Giovanni XXIII nella solenne celebrazione di apertura tenutasi l’11 ottobre 1962 presso la Basilica  di San Pietro pronuncia il discorso Gaudet Mater Ecclesia, ove illustra lo scopo del Concilio:

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IL MIO PONTEFICE BENDETTO XVI

Le persone che mi frequentano sanno quanto Joseph Ratzinger fin dal giorno dell’elezione a Sommo Pontefice, avvenuta il 19 aprile 2005, sia per me fondamentale. Fin da bambino sono stato educato alla fede cattolica e alla frequentazione della Santa Messa. Ricordo mia nonna Anna che ogni giorno, prima di condurmi al cancello della scuola, mi segnava la fronte affidandomi alla protezione di Dio e della Vergine Maria. Le sue parole semplici, ma efficaci su Gesù mi hanno condotto a seguire da indegno che sono il Messia. Un seguace certamente laico, ma che in virtù del sacerdozio comune ottenuto con il Battesimo conta di essere, mediante lo studio della Teologia e l’insegnamento della Religione Cattolica, un testimone della verità. Ora mio lettore, voglio parlarti del mio caro Papa Benedetto XVI, al tempo Joseph Ratzinger. In questa circostanza non offrirò elucubrazioni teologiche, ma lascerò che sia il cuore a “parlare” di un uomo che ha segnato la storia, soprattutto con la rinuncia al soglio di Pietro avvenuta l’11 Febbraio 2013 a causa del venir meno delle sue forze.  

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