Ha destato reazioni e dibattiti su stampa e social la sentenza del 28 giugno con la quale, a maggioranza dei suoi componenti, la Corte Europea dei diritti dell’Uomo (CEDU), nella controversia Charles Gard e altri contro Regno Unito, ha respinto il ricorso proposto dai genitori del piccolo Charlie, affetto da un raro morbo (depressione del Dna mitocondriale in una forma – RRM2B –, che colpisce il cervello con conseguente encefalopatia) contro i provvedimenti dell’autorità giudiziaria britannica. Questa, in accoglimento della richiesta, avanzata in nome del miglior interesse del paziente, dai medici del Great Hormond Street Hospital, nel quale il bambino era ricoverato, aveva disposto l’interruzione della ventilazione che lo manteneva in vita e, in aggiunta, negato ai genitori l’autorizzazione a portarlo in USA, dove un medico, professore di neurologia, pur consapevole dell’estrema difficoltà del caso e della probabile irreversibilità delle lesioni cerebrali patite, era disponibile a tentarne la cura. Leggi tutto “LA GIUSTIZIA BRITANNICA, LA CEDU E CHARLIE GARD (il parere di un magistrato)”
Autore: Francesco Mario Agnoli
Last Hope for Freedom of Expression of People with Down Syndrome
Sotto questo titolo L’European Center for Law and Justice (ECLI) ha dato notizia del ricorso proposto alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo dalla Fondazione Jérome Lejeune contro la decisione del Consiglio di Stato francese, Leggi tutto “Last Hope for Freedom of Expression of People with Down Syndrome”
EUTANASIA ALL’ITALIANA SENZA OBIEZIONE DI COSCIENZA?
Il 20 aprile è stato approvato dalla Camera dei deputati il disegno di legge recante “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”, ora in attesa della decisione del Senato. Per una valutazione non è privo di significato che il disegno di legge sia stato presentato all’opinione pubblica sotto il nome di biotestamento per evidenziare (sul punto si è battuto molto) la necessità di una legge che garantisca il diritto di tutti, anche di chi abbia perduto in tutto o in parte (o mai posseduto) la capacità di intendere e valore, all’autodeterminazione in materia sanitaria, in particolare con riguardo al momento finale dell’esistenza. Il presupposto dell’intera costruzione è, quindi, costituito dal consenso informato, in realtà da tempo presente nel nostro ordinamento giuridico, ma ora ridisciplinato dall’articolo 1.
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Il pasticcio che snatura l’idea di un Senato
Fra i critici della riforma costituzionale molti concordano però sulla eliminazione del cosiddetto bicamerismo perfetto, che attribuisce in piena parità alle due Camere, oltre che il potere di accordare e revocare la fiducia al governo, l’esercizio della funzione legislativa.
Tuttavia siamo sicuri che sia così? Più in generale, prima di cambiarla, siamo sicuri di conoscere la Costituzione e le ragioni dei costituenti nel scegliere una strada piuttosto che un’altra? Potrebbe essere che queste ragioni Leggi tutto “Il pasticcio che snatura l’idea di un Senato”
LE ELEZIONI FANTASMA E IL FANTASMA DEL SENATO
Domenica 9 ottobre si sono svolte, secondo le procedure previste dalla legge Delrio, le elezioni dei componenti dei Consigli delle Città Metropolitane (di fatto la nuova denominazione delle “abolite” provincie) di Roma, Milano, Bologna, Napoli e Torino, ma pochi se ne sono accorti, perché, al contrario di quanto avveniva per le provincie, che coinvolgevano direttamente (come vuole la democrazia) i cittadini interessati, si tratta di elezioni di secondo grado, nelle quali tanto l’elettorato passivo quanto quello attivo spettano esclusivamente ai sindaci e ai consiglieri comunali dell’area metropolitana.
“Renzi, ci ricorderemo!”… soprattutto al referendum
Matteo Renzi ha polemizzato con Massimo Gandolfini e gli altri organizzatori del Family Day per avere manifestato l’intenzione di sollecitare gli elettori a mantenere l’impegno “Matteo, ce ne ricorderemo”, preso in occasione della grande manifestazione romana alle prossime elezioni amministrative e al referendum di ottobre sulla non elettività del senato.
Le amministrative sembrano in realtà non preoccuparlo granché, molto di più il referendum autunnale che, col mettere in gioco la sua carriera politica, ha trasformato in un plebiscito su se stesso. Per questo se ne preoccupa tanto da promettere che andrà in giro per le parrocchie a spiegare cosa sono le unioni civili.
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LO “JUS SOLI” DOPO PARIGI
Ho già avuto occasione di occuparmi, da giurista, dello jus soli. La sanguinosa strage di Parigi, gli eventi più o meno collegati che ne sono seguiti e le conseguenti baruffe fra politici, opinionisti e intellettuali mi inducono a ritornare sull’argomento, questa volta da cittadino.
A chi (alquanto follemente, va detto) addebita la responsabilità degli avvenimenti a tutti i musulmani e a chi (in questo caso non senza qualche ragione) chiede più controllo e più rigore sull’immigrazione, i governi e i loro sostenitori obiettano che è inutile Leggi tutto “LO “JUS SOLI” DOPO PARIGI”
Fedor Dostoevskij e la persecuzione dei cristiani in Medio Oriente
Martedì 24 marzo un redattore del quotidiano “La Voce di Romagna” si è andato a leggere il “Diario di uno scrittore” di Fedor Dostoevskij e ne ha tratto un breve articolo così presentato: “Dostoevskij aveva previsto tutto 140 anni fa: I cristiani vengono massacrati per opera di un’odra musulmana selvaggia e l’Europa è indifferente”.
In realtà più che di una previsione si tratta di una constatazione. Solo che la Storia a volte si ripete. Leggi tutto “Fedor Dostoevskij e la persecuzione dei cristiani in Medio Oriente”
Migrazioni e business
Erano in molti a chiedersi le ragioni di una politica del nostro paese di fatto incentivante l’immigrazione via mare, specialmente dalle zone più disperate dell’Africa e del Medio Oriente, nonostante una crisi economica che nega alla quasi totalità dei nuovi arrivati la speranza di un sia pur modestissimo inserimento. Adesso è tutto chiaro. L’operazione “Mafia capitale” ha confermato quello che i più attenti (pochi) già sospettavano Leggi tutto “Migrazioni e business”
Bonino for President
L’avvicinarsi delle dimissioni del presidente Napolitano (volontarie e nel momento – come ci ha tenuto a precisare – da lui scelto, ma comunque assai prossime) ha dato il via al toto-presidente. Un’attività che può apparire di mero divertimento popolar-giornalistico, ma che è tale solo in parte. In effetti dipende da chi li lancia e dall’eco che suscitano, ma molti nomi vengono gettati sul tavolo non a caso, ma per tastare il terreno e cominciare a costruire una base di consensi oppure (al momento più spesso) per metterli definitivamente fuori gioco. E’ quest’ultimo il caso di Amato, vecchio marpione dell’età craxiana, recordman delle pensioni d’oro e attuale giudice costituzionale, che per la sua anguillesca abilità di destreggiarsi fra destra e sinistra potrebbe coltivare qualche aspirazione, pur essendo uno dei principali responsabili dell’attuale crisi economica italiana (dopo tutto un altro responsabile della crisi, Carlo Azelio Ciampi, è già salito al Quirinale). Grazie alla sponsorizzazione di Berlusconi dovrebbe essere, nonostante il patto del Nazareno, definitivamente out. Leggi tutto “Bonino for President”