Paolo Sottocorona, il ‘meteosofo’ di LA7.

IL sorriso che rivelava il suo animo – Fonte gonews.it

Il meteosofo Paolo Sottocorona, come lo chiamava il conduttore televisivo Dottor Corrado Formigli della trasmissione Piazza Pulita. Non è più una notizia, ma un’occasione di ricordo affettuoso e riflessione.

Purtroppo, Formigli ed i suoi colleghi non avranno più il piacere di

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vedere Sottocorona, come ogni giorno da anni, con in mano le sue mappe, sempre gentile, con un tono immancabilmente benevolo per tutti.

Per i giornalisti di LA7 scompare un collega ed amico, un uomo che anche molti italiani sentivano tale, pur conoscendolo solo attraverso il piccolo schermo.

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In lui, per quello che si può capire da uno schermo, vedevo un maestro non solo nella sua disciplina e professione, ma per il modo corretto e prudente di avanzare ipotesi, mai volendo inseguire l’odiens o la notizia inutilmente allarmante.

Non so se ancora qui, al Grillo parlante, mi occuperò più del tempo atmosferico, o meglio delle sue ‘previsioni’; non è il mio mestiere. Ma ho voluto in questi mesi estivi, ormai trascorsi, aiutare qualche telespettatore, e me, a non inseguire pronostici impropri.

Lo stesso Sottocorona parlava in modo ricorrente di questo aspetto che concerne, in verità, la dignità delle nostre vite e delle nostre intelligenze. E l’altro ieri, lo ricordava il Dottor Corrado Formigli mandando in onda un Coffee Break in cui intervistava Paolo Sottocorona. Il meteorologo, sempre con rispetto, criticava questa mala abitudine di taluni mezzi di informazione. Certe profezie metereologiche non fanno bene né alla disciplina, né alla gente. Meglio non inseguire i clickbait1 , cito semplicemente a memoria.

Sottocorona ci ha educati a guardare il cielo, ed anche gli eventi dolorosi che può provocare, senza terrorizzare. Ci ha invogliati ad uscire la sera a gustare l’aria, a notare il suo profumo, la maggior o minor umidità, ad osservare il volo degli uccelli, la quantità e tipo di nuvole, a lasciarci accarezzare dal vento, capire da dove soffia, a formarci un’idea personale del tempo che potrebbe verificarsi il giorno dopo. Forse, le previsioni dovrebbero essere quelle del giorno dopo più che del giorno prima. Ovvero, dovremmo imparare ad essere cauti, a non impressionarci.

Una volta, ci disse che le previsioni abbastanza sicure durano tre ore. Ci si può spingere al giorno dopo, alla settimana, ma non oltre e con un evidente grado di approssimazione, di incertezza. Dunque, niente sicumera e certezze. Ne era consapevole e nemmeno lui avrebbe potuto prevedere il cambio di tempo nella sua vita, dal qui ed ora al per sempre.

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Autore: Marcello Giuliano

Nato a Brescia nel 1957, vive a Romano di Lombardia (BG). Dopo aver conseguito il Baccelierato in Teologia nel 1984 presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma e il Diploma di Educatore Professionale nel 2001, ha lavorato numerosi anni nel sociale. Insegnante di Religione Cattolica nella Scuola Primaria in Provincia e Diocesi di Bergamo, collabora ai cammini di discernimento per persone separate, divorziate, risposate ed è formatore per gli Insegnanti di religione Cattolica per conto della stessa Diocesi. Scrive sulle riviste online Libertà & Persona e Agorà Irc prevalentemente con articoli inerenti la lettura simbolica dell’arte ed il campo educativo. Per Mimep-Docete ha pubblicato Dalla vita alla fede, dalla fede alla vita. Camminando con le famiglie ferite (2017); In collaborazione con Padre Gianmarco Arrigoni, O. F. M. Conv., ha curato il libro Mio Signore e mio Dio! (Gv 20, 28). La forza del dolore salvifico. Percorsi nella Santità e nell’arte, (2020). Ancora con Padre Gianmarco Arrigoni O. F. M. Conv., Non è qui, è Risorto! Mimep-Docete, Marzo 2024.