Si può essere generalmente critici e anche ostili nei confronti di un personaggio ambiguo come Musk. Tuttavia, occorre sempre distinguere le situazioni ed i contesti in cui si esprime. Insomma, vagliate tutto, trattenete ciò che è buono. La sua esperienza, l’acume ed intelligenza sono fuori discussione. Essendo uno che progetta e dirige i programmi tecnologici più avanzati, è un interlocutore molto qualificato per spiegarci tante insidie tecniche, etiche e sociali del futuro.
Questo video di circa ventisette minuti, rivolto ai suoi concittadini americani, rivela chiaramente inquietanti scenari, non del futuro ma già presenti, delle infrastrutture di sorveglianza: una trappola senza ritorno, una prigione nella quale stiamo entrando spensieratamente, scambiando la nostra libertà con illusorie comodità e promesse di miglior sicurezza.
Caldeggiando la visione per intero del filmato di denuncia, riporto qui di seguito la trascrizione di alcuni passaggi, che per comodità ho suddiviso in capitoletti.
Imagine all the people… ♫ ♫ ♫ ♫
Immagina di svegliarti domani e renderti conto che ti serve il permesso del governo solo per comprare generi alimentari o per fare il pieno di benzina o persino per accedere ai tuoi stessi soldi. Sembra fantascienza, vero? Ma è il percorso molto reale verso il quale ci stanno spingendo i sistemi di identificazione digitale. Una volta introdotti, non rendono solo la vita molto più facile, la rendono controllata. E la storia ci mostra qualcosa di importante. Quando è gratis il prodotto sei tu e una volta che le libertà vengono cedute, raramente ritornano.
Ti ricordi quando hai ricevuto per la prima volta il tuo numero di previdenza sociale? Doveva servire solo per i benefici pensionistici. Ma guarda cosa è successo nel corso dei decenni. Lentamente, silenziosamente, quel numero è diventato la chiave di tutto. Il tuo credito, la tua assistenza sanitaria, il tuo lavoro, il tuo conto in banca. Quello che era iniziato come un semplice programma pensionistico è diventato la base di un sistema di sorveglianza che la maggior parte delle persone nemmeno si accorge che esiste.
Ora vogliono fare la stessa cosa ma questa volta non è solo un numero su una carta che puoi lasciare a casa. Questa volta è un sistema digitale che sa dove sei, cosa stai comprando, con chi stai parlando e cosa stai pensando in base a ciò che cerchi on-line.
Proliferazione di sistemi governativi di identificazione digitale
Lo chiamano identificazione digitale e lo confezionano con le stesse promesse che usano sempre: comodità, sicurezza, efficienza. Ma ecco cosa significa davvero una identità digitale: detto in parole semplici, è come avere un agente del governo che ti segue ovunque con una cartellina annotando tutto quello che fai, ogni posto in cui vai, ogni persona con cui parli e ogni centesimo che spendi. Solo che questo agente non dorme mai, non fa mai pause, non dimentica mai nulla. L’ID che stanno spingendo è in pratica un passaporto digitale unificato che collega la tua identità con le tue finanze, le tue cartelle cliniche, la tua cronologia di viaggi e la tua attività on-line. Tutto viene collegato ad un profilo centrale a cui il governo può accedere quando vuole, per qualunque motivo ritenga importante. La pubblicizzano come la massima comodità. Pensa a quanto sarà facile, dicono. Niente più carte diverse, un’unica ID per tutto. Ma sai una cosa? La cosa più comoda per una guardia carceraria è quando tutti i prigionieri sono chiusi nelle loro celle. Comodo per chi esattamente?
Questa di cui stiamo parlando non è una possibilità lontana. Proprio adesso, dall’altra parte dell’Atlantico i nostri alleati in Gran Bretagna stanno lanciando qualcosa chiamato BRIT CARD. E osservare ciò che sta accadendo lì è avere un’anteprima di ciò che sta per arrivare.
BRIT CARD: un modello di sorveglianza per una libertà sempre più condizionata
Il governo britannico ha iniziato con le stesse parole rassicuranti che sentiamo qui. Hanno detto che avrebbe semplificato i servizi, migliorato la sicurezza e prevenuto un altro scandalo. Come quello accaduto agli immigrati caraibici che dopo aver vissuto lì per decenni non potevano provare il loro diritto a stare nel Paese.
È come un collare digitale: una volta agganciato al tuo collo non puoi più toglierlo. Il governo britannico lo chiama opzionale, per ora. Ti suona familiare? Ti ricordi quando dicevano la stessa cosa sui passaporti vaccinali? ‘Oh, è solo temporaneo’, dicevano. ‘Solo per la salute pubblica’, promettevano. ‘Nessuno ti obbliga a farlo’, insistevano. Ma nel giro di poche settimane non potevi più entrare in un ristorante o salire su un aereo senza mostrare i tuoi documenti. Sono abbastanza sicuro che la Brit Card seguirà esattamente lo stesso copione. Una volta che questi sistemi sono in funzione, diventa incredibilmente facile espanderli, silenziosamente, gradualmente, fino a quando all’improvviso ti serve l’ID per fare domanda di lavoro o per affittare un appartamento. Poi per prendere i mezzi pubblici, poi per aprire un conto in banca. E, prima che tu te ne renda conto, ciò che prima era opzionale, diventa assolutamente essenziale per qualunque cosa tu voglia fare nella società moderna… Questo stesso schema è iniziato qui, negli Stati Uniti. Magari non abbiamo una Brit Card ma stiamo costruendo l’infrastruttura per lo stesso sistema, pezzo dopo pezzo, regolamento dopo regolamento, comodità dopo comodità.
Pensa a quanto è già cambiato solo negli ultimi anni. La tua patente di guida sta diventando una real ID, che tu lo voglia o no. La tua attività bancaria si sta spostando sul digitale che tu lo voglia o no. Sempre più servizi ti chiedono di verificare la tua identità on-line, usando sistemi che tracciano e conservano tutto quello che fai. Ogni passo , preso singolarmente, sembra ragionevole. Ma quando unisci i puntini, l’immagine che ne esce dovrebbe spaventare chiunque tenga alla libertà.
ID: trappola incrementale
La domanda non è se un governo possa legalmente creare un sistema di ID obbligatorio. Non possono semplicemente agitare una bacchetta magica e farlo apparire dall’oggi al domani. Qualsiasi sistema obbligatorio richiederebbe una nuova legislazione… Non serve renderlo legalmente obbligatorio se possono rendere praticamente impossibile vivere senza. Ed è esattamente ciò che sta accadendo. Guardati intorno: quanto della tua vita dipende dai sistemi digitali? La tua banca, la tua assistenza sanitaria, i tuoi acquisti, la tua comunicazione con famigliari e amici. Ognuno di questi sistemi sta già raccogliendo dati su di te, sta tracciando i tuoi comportamenti, costruendo un tuo profilo di chi sei e cosa fai. Una ID unificata non crea la sorveglianza rende solo la sorveglianza più efficiente. E una volta che l’infrastruttura è pronta, passare da opzionale a obbligatorio diventa semplice come modificare poche righe di codice. Nessuna legge eclatante necessaria, nessun grande annuncio. Solo silenziosi cambiamenti ai termini di servizio e ai requisiti di conformità. Questo è ciò che io chiamo la ‘Trappola incrementale’.
La strategia della rana bollita
Ed è così che ogni stato di sorveglianza nella storia è stato costruito. Non attraverso colpi di Stato drammatici od oppressioni improvvise, ma attraverso mille piccoli compromessi che, presi singolarmente, sembrano tutti ragionevoli. Prima lo rendono comodo, poi lo rendono preferito, ma puoi ancora fare le cose alla vecchia maniera… Poi lo rendono standard e si eliminano le vecchie opzioni. E infine lo rendono obbligatorio. ‘Per motivi di sicurezza, adesso richiediamo la verifica digitale per tutte le transazioni0′. Ogni passaggio si costruisce su quello precedente e ogni passaggio normalizza un po’ più controllo un po’ più sorveglianza e un po’ di più dipendenza da sistemi che non controlli e da cui non puoi sottrarti. Quando la gente si rende conto di quello che è successo la resistenza viene dipinta come estremismo e tornare al vecchio modo diventa praticamente impossibile…
Il potere si espande e si espande sempre. Dà a qualcuno uno strumento di controllo e troverà nuovi modi per usarlo, indipendentemente da ciò che aveva promesso quando glielo hai consegnato.
Identità legata al denaro, per controllare completamente ogni cosa
E questo ci porta alla parte più pericolosa del sistema di ID. Non riguarda solo la identificazione, riguarda il legare la tua identità al tuo denaro. E quando il governo controlla sia la tua identità che il tuo denaro allora controlla te completamente. Ed è qui che entrano in gioco le valute digitali delle banche centrali. Denaro programmabile che può essere acceso o spento come un interruttore.
Immagina il tuo conto in banca. Invece di essere controllato da una banca privata che almeno deve competere per il tuo business è controllato dallo stesso governo che decide cos’è un discorso accettabile, che cos’è un comportamento accettabile e cos’è un pensiero accettabile. Con l’ID collegata al denaro programmabile ecco cosa diventa possibile: il tuo conto viene segnalato perché hai donato al candidato politico sbagliato. Le tue transazioni vengono bloccate perché hai partecipato alla manifestazione sbagliata. Le tue spese vengono limitate perché hai consumato troppo qualcosa che il governo ritiene dannoso per te. Il tuo accesso ai tuoi stessi soldi viene tagliato perché hai condiviso l’articolo sbagliato sui social. Ed è esattamente ciò che sta già accadendo in altre parti del mondo.
Tutto di te è tracciabile, ma non lo sono gli algoritmi che ti tracciano e chi li manovra
E la cosa (agghiacciante) di questo sistema dal punto di vista del controllo è che è invisibile. Quando ti congelano il conto non c’è nessun arresto spettacolare, nessun processo pubblico, nessuna oppressione evidente che possa suscitare simpatia o indignazione. La tua auto semplicemente smette di funzionare, i tuoi pagamenti vengono semplicemente rifiutati, il tuo accesso (ai conti) viene semplicemente sospeso per motivi di sicurezza mentre loro indagano sulla tua attività. Diventi una non persona senza che nessuno se ne accorga perché in un sistema digitale tu esisti solo quando il sistema dice che esisti… Ma (questo sistema) non si ferma solo al denaro perché il denaro è solo il primo domino in un sistema molto più grande. Una volta che la tua vita finanziaria è digitale e tracciabile tutto il resto segue. La tua assistenza sanitaria diventa digitale e tracciabile, i tuoi spostamenti diventano digitali e tracciabili, le tue comunicazioni diventano digitali e tracciabili. I tuoi stessi pensieri espressi attraverso le tue ricerche on-line e la tua attività sui social media diventano digitali e tracciabili. All’improvviso il governo non solo sa cosa stai facendo. Sa cosa stai pensando. E in un sistema dove il tuo accesso a tutto dipende dalla tua conformità all’approvazione del governo, pensare i pensieri sbagliati diventa un errore molto costoso…
Visioni da un futuro molto prossimo
Immagina questo: è una mattina di martedì e vai a registrarti al tuo appuntamento dal medico usando la tua ID, proprio come hai fatto decine di volte prima. Ma oggi il sistema si blocca. Appare un messaggio: ‘Verifica dell’account necessaria. Si prega di contattare l’assistenza clienti’. Il tuo appuntamento viene cancellato, il rinnovo della tua prescrizione viene ritardato, le richieste alla tua assicurazione vengono messe in sospeso. Cos’è successo? Forse hai condiviso un articolo sull’immunità naturale che l’algoritmo ha segnalato come disinformazione medica. Forse hai messo in discussione una nuova politica on-line. Forse hai messo mi piace a un post sbagliato di un amico. Il sistema non ti dice esattamente cosa ha fatto scattare il flag. L’obiettivo non è educarti, ma renderti ansioso, incerto e obbediente… Ora tutto diventa connesso in una enorme rete di sorveglianza. Il genio di tutto questo, se si può chiamare geniale qualcosa di così sinistro, sta nel fatto che avviene abbastanza gradualmente da far sembrare ogni passo normale. Oggi ti serve la tua ID per rinnovare la patente, il mese prossimo ti serve per registrarti al voto, l’anno prossimo ti serve per riscuotere la pensione, quello dopo ancora ti serve per essere assunto in qualsiasi lavoro. E alla fine provare a vivere senza è come provare a vivere senza elettricità o senza acqua corrente. Tecnicamente possibile ma praticamente impossibile…
Paura di abbandonare le catene
Il risultato è autocensura, autocontrollo e auto silenziamento ed è esattamente questo l’obiettivo. Vedi, la censura più efficace non è quella in cui ti trascinano via nel cuore della notte. È quella in cui te la infliggi da solo, perché hai paura di perdere l’accesso a tutto ciò di cui hai bisogno per sopravvivere. Quando il tuo denaro, tua assistenza sanitaria, la tua casa, il tuo lavoro dipendono dal fatto che la tua ID resti in regola, diventi molto, molto prudente su ciò che dici, ciò che pensi e con chi ti associ…
I diritti fondamentali che ti appartengono, semplicemente perché sei un essere umano, in un sistema di ID, collegato a denaro programmabile, tutti questi diritti diventano permessi che possono essere revocati in qualsiasi momento, per qualsiasi motivo da persone che non hai mai incontrato e che non puoi chiamare a rispondere delle loro azioni…
Forme di resistenza
Una delle forme di resistenza più potenti (oltre alle petizioni pubbliche) è anche una delle più semplici: usare il contante ogni volta che è possibile. Il contante è privato, anonimo e completamente al di fuori del sistema di sorveglianza digitale. Ogni volta che paghi in contanti anziché con una carta, stai votando per la privacy, stai votando per l’indipendenza, stai votando per un mondo in cui non ogni transazione è registrata e monitorata. So che usare il contante non è sempre comodo, soprattutto quando così tante attività stanno spingendo verso i pagamenti digitali. Ma è proprio per questo che è importante. Più dipendiamo dai sistemi digitali per tutto, più diventa facile per quei sistemi controllarci . Mantenere vivo il contante significa mantenere viva la libertà. Puoi anche sostenere attività e piattaforme che rispettano la tua privacy e non richiedono la verifica di una identità digitale per ogni interazione. Vota con il tuo portafoglio le aziende che credono ancora alla privacy dei clienti, usa motori di ricerca che non ti tracciano, scegli piattaforme social che non monitorano messaggi privati. Tieni banche che ancora offrono servizi tradizionali senza richiedere l’ID per le operazioni di base. E, soprattutto, parla di questi temi con la tua famiglia e i tuoi amici.
Siamo al bivio di un punto di non ritorno: spieghiamolo a tutti o pieghiamoci tutti
Vogliamo vivere in un mondo dove ogni cittadino ha la libertà di fare le proprie scelte, anche quando non sono perfette oppure vogliamo vivere in un mondo in cui algoritmi e burocrati fanno quelle scelte per noi in nome dell’efficienza e la sicurezza? Vogliamo vivere in un mondo in cui puoi essere in disaccordo con il tuo governo senza perdere l’accesso ai tuoi soldi oppure vogliamo un mondo in cui la sopravvivenza finanziaria dipenda dalla conformità politica? La finestra per rispondere a queste domande si sta chiudendo rapidamente. Le persone che spingono questi sistemi contano sulla nostra apatia, sulla nostra distrazione, sulla nostra disponibilità a scambiare libertà con comodità, un piccolo passo alla volta. Scommettono che quando ci renderemo conto di ciò che abbiamo perso saremo troppo dipendenti dai loro sistemi per poter resistere. Ma stanno dimenticando qualcosa di importante… (Possiamo ancora combattere) con tutto ciò che abbiamo. E in questo momento abbiamo strumenti per vincere questa battaglia. Abbiamo il sistema politico, abbiamo la Costituzione, abbiamo le scelte economiche, abbiamo il potere dell’opinione pubblica, abbiamo la capacità di organizzarci, far sentire la nostra voce e di pretendere di più dai nostri leader. La domanda è se useremo questi strumenti finché li abbiamo ancora o se aspetteremo fino a quando sarà troppo tardi, chiedendoci poi perché non abbiamo agito quando l’azione era ancora possibile.
L’ID non è solo un’altra app o un altro programma governativo. È la base di un sistema in cui la libertà diventa condizionata, la privacy diventa un lusso, la tua possibilità di vivere dipende dalla tua disponibilità a conformarti a regole in continuo cambiamento, stabilite da persone che non puoi chiamare a rispondere delle loro azioni.
