Dal Diario Facebook del 25 Settembre 2025 ore 9:25
OGGI vado a presentare gli affreschi padovani di Giotto a Sommacampagna (VR). Chi abita da quelle parti, tra Verona e il Garda, è invitato. Mi colpisce il titolo della serata: PELLEGRINI NELLA BELLEZZA. Mi ci rispecchio.
Marco Bona Castellotti qualche giorno fa mi ha definito “infaticabile nella missione didattica”. Lui non lo sa, ma il mio slogan è: INDEFESSO, MICA FESSO! Fesso, etimologicamente, significa “stanco”. Vedo tanta gente stanca e lamentosa: che peccato! Ma so per verificata esperienza che portare la Bellezza non affatica, anzi “Lungo il cammino cresce il vigore”.

Per la locandina gli amici di Sommacampagna hanno scelto il sofferto pellegrinaggio della Sacra Famiglia verso l’Egitto, nel quale Giotto ci sorprende con un dettaglio: l’asinello è PUNGOLATO da un giovane della comitiva. Un pungolo realistico (gli asini vanno stimolati, altrimenti si fermano) che mi fa pensare anche a cosa PUNGOLI me nell’indefesso peregrinare. La risposta oggi mi vien da dirla con parole che da un salmo rimbalzano nel vangelo di Giovanni: “Lo zelo per la tua casa mi divora”.
Infine mi è tornato in mente l’antichissimo Graffito del Palatino (forse di fine I° sec. d.C.), nel quale si vede un asino crocifisso e si legge “Alessandro venera il (suo) dio”. Erano tempi di irrisione e di persecuzione per i cristiani. Come accade OGGI.
Ed allora non è più “Infine”, ma inizio: inizio a ricordare, e ricordo, che un altro, vigile, ci precede:
Dal Diario Facebook del 23 Settembre 2025
POSTILLA.
Mi colpisce questo breve stralciò di ciò che ha detto Erika il 12 settembre, due giorni dopo l’omicidio di Charlie:
«Oh, Charlie, ti amo. Ti amo, tesoro. Riposa tra le braccia del nostro Signore, mentre Lui ti avvolge con le parole che so che il tuo cuore ha sempre cercato di sentire: “Ben fatto, servo buono e fedele”. Quando sono tornata a casa ieri sera, Gigi, nostra figlia, mi è corsa tra le braccia. Le ho parlato e mi ha detto: “Mamma, mi sei mancata”. Le ho detto: “Anche tu mi sei mancata, tesoro”. E lei: “Dov’è papà?” Cosa dici a una bambina di tre anni? Ha tre anni.
Le ho detto: “Tesoro, papà ti vuole tanto bene. Non preoccuparti. È in viaggio di lavoro con Gesù, quindi può permettersi il tuo budget per i mirtilli”. E mio Dio, sono così onorata di vedere Charlie, te, accanto a Gesù in questo momento, fare quello che hai sempre desiderato fare, tesoro. Riempire il paradiso di gente. Vero? È proprio questo il punto. Riempire il paradiso di gente».


