
Fonte ADO-Analisi dell’opera
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. (2Cor 8,9)
Commento artistico-spirituale alla Prima Lettura della XXV Domenica del Tempo Ordinario – ANNO C – 21 Settembre 2025
Di don Tarcisio Tironi, Direttore M.A.C.S. (Museo di Arte e Cultura Sacra) di Romano di Lombardia-Bg
Liturgia della Parola in LIS, sottotitolazione e audio a cura della Conferenza Episcopale Italiana (CEI)
«Il Signore mi disse: “Ascoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese, voi che dite: Quando sarà passato il novilunio e si potrà vendere il grano? E il sabato, perché si possa smerciare il frumento, diminuendo l’efa e aumentando il siclo e usando bilance false, per comprare con denaro gli indigenti e il povero per un paio di sandali? Venderemo anche lo scarto del grano”. Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe: “Certo, non dimenticherò mai tutte le loro opere”» (Amos 8, 4-7).
Il profeta, vissuto nell’VIII secolo a.C., durante il regno di Geroboamo II, re di Israele, critica l’ingiustizia e l’ipocrisia religiosa di coloro che, nel popolo di Israele, arricchiscono con pratiche disoneste, opprimendo i poveri attraverso speculazioni, tassazioni ingiuste e latifondo.
Amos ricorda che la giustizia autentica, voluta dal Signore, non sopporta la complicità con la cupidigia di quanti non hanno pudore a vendere anche lo scarto del grano, a falsificare le bilance a scapito dei poveri e, addirittura, a comperare il povero al prezzo di un «paio di sandali». Ma il Signore non dimenticherà mai le opere dei poveri.
Il dipinto ad olio su tela «Vecchia che frigge le uova» o «La Friggitrice» è stato creato da Diego Velázquez a Siviglia, all’età di circa diciotto o diciannove anni, nel 1618 ed è visibile alla Scottish National Gallery di Edimburgo.
La scena, rischiarata da una luce che proviene da sinistra, mostra, con particolare realismo, una donna anziana, impegnata a cuocere delle uova in una padella di terracotta e attorniata da posate, piatto, brocche, pentola e mortaio appoggiati sulla tavola.
Sulla sinistra, dal buio, compare un’adolescente che porta un melone legato con una corda mentre porge con la mano sinistra una bottiglia di vetro con del vino. In un contrasto tra luci e ombre, Velázquez riesce a trasmettere una riflessione sulla bellezza delle varie stagioni della vita e, contemporaneamente, la forza del vivere con dignità anche gli aspetti più umili dell’esistenza.
Questa opera ricorda l’affermazione dello storico dell’arte Giulio Carlo Argan quando, parlando della pittura di Caravaggio, affermò: «il divino si rivela negli umili».
Con la poesia «Umiltà», pubblicata nel 2018, Horion Enky nato in provincia di Rovigo, invita ad esaminare il proprio atteggiamento nei confronti della vita. «Oggi non esiste più l’umiltà! / Tutti pensano solo per sé, / vivendo del proprio egoismo/ credendosi ognuno il migliore. / Non si sa più apprezzare / quello che gli altri possono fare. / Che crescita interiore può esserci / se ognuno si crede il migliore? / L’umiltà t’insegna ad apprezzare / quello che gli atri ti possono insegnare. / Perché nella vita non si è mai finito d’imparare».
don Tarcisio Tironi
direttore M.A.C.S.