“La bellezza salverà il mondo. Il bello nella classicità greca e latina”

Pubblichiamo la recente trasmissione del Professor Giovanni Fighera (La bellezza salverà il mondo. Quel bello che ci cambia, avvenuta il 24 Luglio c.a. a Radio Maria). In tempo di vacanze, quando molti riescono a concedersi un poco di riposo e ricercano ore, paesaggi, località all’insegna della bellezza

può essere interessante conoscere il tema della bellezza sotto aspetti più ampi che non la sua mera e fugace fruizione. Potremmo chiederci, per esempio, in che relazione il Bello e il Bene ed entrambi con la Verità? Quale percezione e conoscenza ne ha il mondo contemporaneo? Quali spazi per scoprire quell’idea di Bello, di Bene e di Verità, che restano nel mutare dei tempi e delle situazioni? O questa è una chimera irrealizzabile?

Ce ne parla il Professor Giovanni Fighera, appassionato studioso del tema nel mondo classico e non solo, nonché autore del libro

Per la Redazione, Marcello Giuliano

La bellezza salverà il mondo. Quel bello che ci cambia

(clic sul titolo azzurro)

“Uno degli aspetti salienti nell’estetica contemporanea è la netta cesura di gran parte della produzione artistica novecentesca con la tradizione precedente occidentale, proprio come se l’artista volesse «ripartire da zero», realizzare qualcosa ex nihilo, facendo tabula rasa di tutto il passato. Si rende allora indispensabile, a questo punto del percorso, una perlustrazione della tradizione estetica occidentale. L’excursus inizierà proprio dalla culla della nostra civiltà, ovvero la Grecia classica.

La filosofia e l’arte greca occupano, infatti, uno spazio di prim’ordine per lo sviluppo della cultura occidentale successiva. La nascita stessa della filosofia ha la sua genesi nel popolo greco. Alcuni dei suoi grandi pensatori (Socrate, Platone, Aristotele) vivono nei secoli (V e IV secoli a. C.) in cui Roma, invece, si sta espandendo militarmente nel territorio italico, ma dal punto di vista culturale non ha neppure una propria letteratura. Nel V secolo a.C. la cultura greca raggiunge il suo apogeo partorendo un’ideale di bellezza che diverrà, poi, emblema stesso della classicità. Ad Atene, l’età di Pericle, infatti, assisterà allo splendore del genio dello scultore Fidia, dei tragediografi Sofocle, Eschilo ed Euripide, degli storiografi Erodoto e Tucidide. Sono questi solo alcuni dei tanti esempi che si potrebbero addurre per descrivere lo splendore dell’epoca aurea greca . [ Cf Giovanni Fighera in La Nuova Bussola on line articolo del 25.06.2011 QUI]

Ciclo intero delle trasmissioni

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Autore: Libertà e Persona

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