Che bello che il grande santo che oggi celebriamo, è uno che non parla.
Non è taciturno. È silenzioso. Ed è diverso, perché egli non dice ma agisce, e se tace lo fa per darsi spazio e tempo di dare un senso a tutto.
Il silenzio di San Giuseppe non è una semplice assenza di parole, ma è il suo modo migliore per accogliere nel proprio cuore la Parola che nasce.
Perché davanti al Mistero di un Dio che si fa uomo e di cui tu sei padre putativo, che altro puoi fare se non tacere? La Verità ti sovrasta e ti ammutolisce. Perché è troppo bella e troppo grande.
Il suo silenzio di San Giuseppe è trasparente, perché con il suo tacere ci ha detto tutto, perché ci ha fatto e ci fa contemplare il Figlio di Dio e la propria Sposa, Regina degli angeli.
E così facendo ci ha detto molto anche di se stesso, perché l’umile è colui che si rivela non parlando, ma lasciando spazio e dando l’esempio.
Proprio come fa un padre, che diminuisce per far emergere il figlio.
Solo un uomo vero, un padre vero, sa rimpicciolirsi per dare spazio. Non si sottrae dal suo compito, anzi lo onora pienamente.
San Giuseppe è colui che sa dare un nome, al Figlio e alla realtà che lo circonda, perché si è lasciato anzitutto interpellare da Chi lo ha chiamato ad una missione alta.
Grazie Signore per il biblico silenzio al quale lo hai chiamato. Perché chi ama veramente, guarda, contempla e opera, e se necessario dice qualcosa.
Prega per noi san Giuseppe, in questo tempo dove ci sono tanti maschi e pochi uomini e dove ci sono tanti padrini ma pochi padri.