Ve ne siete accorti? La croce ci sta ammaestrando tutti. Ancora una volta.

Fonte foto: la Nuova Bussola Quotidiana

I giornali stanno registrando l’impegno dei cattolici, tradizionalisti e non, a pregare tutti insieme per il Sommo Pontefice, che vive giorni complicati a causa di problemi delicati di salute.

Eppure è proprio attraverso l’esperienza della sua malattia, debolezza e fragilità che stiamo comprendendo la grandezza della sua missione.


Egli ha sulle sue spalle il peso della Chiesa, come Pietro. E come Pietro è un uomo che vive sì il proprio limite, ma anche la grazia di Dio, senza la quale egli non potrebbe portare un peso così grande.

È paradossale ma è proprio in questi giorni che stiamo afferrando tutti insieme la vocazione e missione petrina, per il peso che porta con sè, ma anche per la forza di Dio che la sostiene.

Ed è sempre in questi giorni che stiamo sperimentando una unità fortissima attorno al nostro Papa, che è anche il nostro Papá.
Una unità che va oltre qualsiasi polemica, una unità ecclesiale, fraterna e umana.
Ancora una volta, è la croce che ci chiama e ci raduna, perché è principio di “riconciliazione”.

È bellissima la testimonianza – questa testimonianza – che stiamo dando come cattolici.

Gesù lo ha detto: “È da questo che vi riconosceranno miei discepoli: se avrete amore gli uni per gli altri”. E se l'”altro” è il Vicario di Cristo, Successore di Pietro, tutto ciò diventa ancora più eloquente e visibile.

Ed è paradossale anche questo: di per sè la preghiera è invisibile, indescrivibile, perché parte dal cuore, eppure ha la forza di riunirci visibilmente tutti sotto la croce, in mezzo ad una piazza e in qualsiasi luogo della terra.


Il vento soffia e a volte ti costringe a ripararti. E se ti ripari attesti che il vento c’è, esiste, ti ha mosso.
Noi attestiamo che il nostro Dio è vivo e vero e che il suo Amore ci fa sentire ed essere Chiesa.

Soprattutto adesso.

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Autore: Fra Andrea Palmentura OCD

Fra Andrea Palmentura, religioso Carmelitano Scalzo, è nato a Bari nel 1994 conseguendo il grado accademico del Baccalaureato presso la Facoltà Teologica di Santa Fara in Bari nel 2017 con una tesi sul Sacrificio di Cristo nell'Eucaristia. Ha conseguito la Licenza di specializzazione a Roma presso la Pontificia Facoltà del Teresianum in Teologia Spirituale con una tesi sullo Spirito Santo come guida all'unione con Dio secondo San Giovanni della Croce. Attualmente, è Dottorando in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma. Appartiene alla Semi Provincia dei Carmelitani Scalzi di Napoli.