Non isolatevi. Piuttosto imparate a stare soli.

Una delle parole più brutte nel vocabolario spirituale (e umano) è la parola “isolamento”.

È il modo piú arrendevole di stare al mondo, la scorciatoia per diventare perdenti.

In fondo, ci isoliamo perché ci illudiamo. Crediamo che così fuggiremo i problemi della vita, che cesseranno i rumori, che impareremo a stare con noi stessi. No, non è così. Allora che fare?

Stare con tante persone? No, nemmeno.

Perché si può stare in mezzo ad una folla di persone, pensando di stare in compagnia, eppure sentirsi tremendamente soli.

E al contrario ci si può rinchiudere in qualche stanza illudendosi di stare in pace e continuare a sentire i rumori che fanno chiasso nel cuore, perché siamo ancora turbati.

Allora come fare? Bisogna passare dall’isolamento alla solitudine.

L’isolamento è sentirsi soli. La solitudine è imparare a stare soli.

E questa solitudine diventa un qualcosa di più edificante quando compie un altro passo: quando ci insegna a stare soli a soli, con Cristo.

Come diceva santa Teresa: “soli a soli con Colui dal quale sappiamo di essere amati”.

Allora è una solitudine accompagnata, una solitudine che diventa intimità, che diventa relazione.

L’isolamento non è relazione. La solitudine sí, se è intesa e condivisa con Gesù Cristo.

È interessante notare che Gesù nel Vangelo dice: “Venite in disparte e riposatevi, voi soli”.

Dice di andare da Lui perché la pace è frutto di un pellegrinaggio interiore.

E dice di andare in disparte perché l’intimità richiede silenzio. Ma dice anche un’altra cosa fondamentale: “riposatevi”.

Fino a quando non impareremo a poggiarci sul Cuore di Gesù come ha fatto Giovanni noi ci sentiremo sempre isolati.

Fino a quando noi non ci relazioneremo con Dio come con Colui al quale posso consegnare i miei problemi io continuerò a ruotare su me stesso senza essere veramente me stesso.

Riposatevi. E cioè dimorate nel Cuore di Cristo.

Riposatevi e cioè sperimentate che la pace viene solo da Lui.

Riposatevi e cioè gustate il silenzio come spazio in cui nasce la Parola, in cui vi viene comunicata la Sua Parola, che è superiore a tutte le parole di questo mondo.

Sperimentatelo, amatelo, ascoltatelo.

Non isolatevi. Ma imparate a stare soli a soli con Lui.

Solo così non sarete mai soli.

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Autore: Fra Andrea Palmentura OCD

Fra Andrea Palmentura, religioso Carmelitano Scalzo, è nato a Bari nel 1994 conseguendo il grado accademico del Baccalaureato presso la Facoltà Teologica di Santa Fara in Bari nel 2017 con una tesi sul Sacrificio di Cristo nell'Eucaristia. Ha conseguito la Licenza di specializzazione a Roma presso la Pontificia Facoltà del Teresianum in Teologia Spirituale con una tesi sullo Spirito Santo come guida all'unione con Dio secondo San Giovanni della Croce. Attualmente, è Dottorando in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma. Appartiene alla Semi Provincia dei Carmelitani Scalzi di Napoli.