JM LE PEN E GLI SCIACALLI

Jean-Marie Le Pen (20 Giugno 1928-7 Gennaio 2025) – Fonte Wikipedìa

Tra le tante caratteristiche che hanno reso unica la parabola politica ed esistenziale di Jean-Marie Le Pen (1928-2025) c’è anche quella di aver diviso la Francia a metà, proprio come un novello Napoleone o un

redivivo Charles de Gaulle: o si era assolutamente pro o totalmente anti.

Nel momento del trapasso però, specie se avviene alla veneranda età di 96 anni e dopo essersi ritirato da molto tempo dalla vita politica attiva, è segno di grandezza d’animo la scelta di commemorare un personaggio di primo piano, il «nemico di ieri», senza crudeltà inutili, pur ribadendo le distanze politiche e culturali.

François Bayrou, primo ministro di Macron e Le Pen

Così per esempio, François Bayrou, primo ministro di Macron, ha definito Le Pen, «una figura della vita politica francese»: «combattendolo» ha aggiunto, «sapevano che tipo di combattente egli fosse». Stesso tono di pacatezza hanno usato tanti altri rappresentanti del governo e dei repubblicani.

Purtroppo gli ambienti ecologisti, «antifascisti» e radicali – coloro che davanti alle stragi del terrorismo islamico scrivono «non avrete il nostro odio» – hanno usato tutt’altre parole.

Jean-Luc Mélanchon ha dichiarato che «il rispetto dei morti» non cancella «il diritto di giudicare i loro atti» e quelli del defunto gli sembrano «insopportabili»: «odio, razzismo, antisemitismo, islamofobia». Un po’ di tutto per accontentare tutti.

Raphaël Arnault nel 2024
Membro dell’ Assemblea Nazionale Francese
per la prima circoscrizione elettorale di Vaucluse
In carica – Fonte Wikipedìa

Il giovane deputato di La France insoumise Raphaël Arnault, che ha varie condanne per fatti di violenza, si è sorpreso del rispetto da parte di molti non-lepenisti: «Ancora alcuni anni fa, qualunque omaggio a Le Pen» avrebbe comportato «una squalifica nella vita politica francese». Pure le condoglianze per un morto sarebbero sospette e da bandire.

La senatrice ecologista Mélanie Vogel ha colto l’occasione del decesso di Le Pen per inviare «pensieri agli algerini che ha torturato, alle vittime della Shoah che ha negato, a tutti i bersagli dell’estrema destra». Contenta lei, almeno dimostra ancora una volta che «l’odio» è bipartisan.

L’acme dell’indecenza è stato raggiunto dal consigliere comunale di estrema sinistra Philippe Poutou che osa parlare, ma senza odio, di «buona notizia». Utilizzando il social del suprematista Musk, il candidato del Nouveau Front Populaire ha scritto: «È incredibile quanto funzionino i desideri! L’anno 2025 non inizia male» a causa della «buona notizia della morte di Le Pen, un razzista, un colonialista, un fascista, un torturatore, un assassino, un omofobo».

Da questi ambienti, uniti dalla lotta contro l’odio, sono sorte varie «feste pubbliche» per la morte del politico bretone. Boulevard Voltaire riporta che già nella serata di martedì, sono state organizzate talune indecenti cerimonie, di cui purtroppo circolano video stomachevoli con champagne e ghigni degni di sciacalli usciti dalla foresta.

«Jour de fête», «le jour de gloire est arrivé», «le vieux est mort»: queste alcune delle espressioni usate sui social per «festeggiare» la scomparsa del nemico. Un volantino riporta le piazze e le strade di alcune delle città (Parigi, Marsiglia, Bordeaux, Lille, Tolosa) dove si sono tenuti – e si terranno ancora! – questi macabri rituali da parte dei nemici dell’odio (altrui).

Il presidente onorario del partito di estrema destra Front National Jean-Marie Le Pen, a sinistra, e sua figlia Marie Le Pen nel 2012. (Fonte: Associated Press)

Quando nel 2019 morì l’ex presidente Jacques Chirac, Jean-Marie Le Pen, suo storico oppositore, in particolare come avversario nel secondo turno delle presidenziali del 2002, scrisse su twitter: «Da morto, anche il nemico merita rispetto». Le carogne invece non hanno né coscienza né umana pietà.

Se questo articolo ti è piaciuto, condividilo.

Autore: Fabrizio Cannone

Fieramente italiano, romano e cristiano, sposato con 3 figli, collabora con varie testate e siti web.