Smarrito lo “Spirito del Natale”, sempre più superficiale, San Nicola torna a parlare ai Bambini.

Un uomo nero, senza volto, vuole scacciare i bambini e non fargli incontrare il loro Maestro, ma, all’improvviso … si illumina l’abetaia di un fulgido sole … finché arriva il vero Babbo Natale, San Nicola, che inizia a raccontare ai bambini …

come fu che Dio mandò sulla terra un Bambino, suo cugino Giovanni a preparargli le strade e … Oggi la seconda puntata.

Non penso che occorra tuonare contro Babbo Natale, la cui origine risale a secoli fa e che, a buon diritto, può essere ricollegato con verità a San Nicola, Vescovo di Myra e Patrono dei Bambini.

Nell’antichità, i cristiani trasformarono templi pagani in magnifiche chiese, come il Duomo di Siracusa, all’epoca dedicato alla Dea Atena, dea greca della sapienza, delle arti e della strategia in battaglia. Ciò avvenne perché, in qualche modo, i credenti videro nella divinità pagana alcuni aspetti che, purificati e rinnovati da Cristo, potevano servire da appoggio antropologico e culturale alla nuova dedicazione del sito, ovvero, alla Natività di Maria Santissima, Sedes Sapientiae (Atena non ne era la dea?); Tota Pulcra (bellezza e purezza insieme, come Atena infondeva bellezza nelle arti), condottiera degli angeli (cioè, stratega come Atena, dunque, nella battaglia contro Satana).

Potremmo dire così del Pantheon di Roma, dedicato alla dea Cibele, divinità dei luoghi selvatici, e a tutti gli dei e proprio quel tempio che poteva sembrare la selva degli dei, fu riconvertito dai cristiani, all’inizio del VII secolo, quando venne donato dall’imperatore d’oriente Foca a papa Bonifacio IV, fu trasformato in Basilica, dedicata a Santa Maria della Rotonda o Santa Maria ad Martyres. Non più déi, ma Martiri con la loro Regina Martyrum. E gli esempi potrebbero moltiplicarsi a iosa.

Il buon Babbo Natale della fantasia, che deriva anche dalla conversione di divinità nordiche, fu soppiantato da San Nicola. Solo più di recente, grazie ad uno “spirito del natale” puramente pubblicitario e commerciale e hollywoodiano, rischia di oscurare Gesù. Ma basta raddrizzare la barra della nave e San Nicola ricollocherà Gesù al suo posto di diritto.

Buon Santo Natale anticipato.

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Autore: Marcello Giuliano

Nato a Brescia nel 1957, vive a Romano di Lombardia (BG). Dopo aver conseguito il Baccelierato in Teologia nel 1984 presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma e il Diploma di Educatore Professionale nel 2001, ha lavorato numerosi anni nel sociale. Insegnante di Religione Cattolica nella Scuola Primaria in Provincia e Diocesi di Bergamo, collabora ai cammini di discernimento per persone separate, divorziate, risposate ed è formatore per gli Insegnanti di religione Cattolica per conto della stessa Diocesi. Scrive sulle riviste online Libertà & Persona e Agorà Irc prevalentemente con articoli inerenti la lettura simbolica dell’arte ed il campo educativo. Per Mimep-Docete ha pubblicato Dalla vita alla fede, dalla fede alla vita. Camminando con le famiglie ferite (2017); In collaborazione con Padre Gianmarco Arrigoni, O. F. M. Conv., ha curato il libro Mio Signore e mio Dio! (Gv 20, 28). La forza del dolore salvifico. Percorsi nella Santità e nell’arte, (2020). Ancora con Padre Gianmarco Arrigoni O. F. M. Conv., Non è qui, è Risorto! Mimep-Docete, Marzo 2024.