“Il Signore esulterà per te con grida di gioia”

Tondo del Profeta Sofonia, Sec. XV, Colonia, Chiesa di Santa Cecilia
A cura della Conferenza Episcopale Italiana (CEI)

Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto:
rallegratevi. Il Signore è vicino!
(Cf. Fil 4,4.5)

Commento artistico-spirituale alla Prima Lettura della III DOMENICA DI AVVENTO- ANNO C – 15 Dicembre 2024

Di don Tarcisio Tironi, Direttore M.A.C.S. (Museo di Arte e Cultura Sacra) di Romano di Lombardia-Bg


«Rallègrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d’Israele è il Signore in mezzo a te, tu non temerai più alcuna sventura. In quel giorno si dirà a Gerusalemme: “Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia”» (Sofonia 3,14-18).

Nella terza domenica di Avvento, il testo del profeta Sofonia – il cui nome significa «il Signore protegge» – incita Gerusalemme ad avere una fiducia incondizionata nel Signore nonostante i tempi molto difficili della riforma religiosa compiuta dal re Giosia, attorno al 622 a.C. Il verbo «Rallegrati» – lo stesso pronunciato dall’arcangelo Raffaele nell’annuncio a Maria – è un invito alla gioia perché «il Signore ha revocato la tua condanna» ed ora, con amore fedele, ha cura di chi soffre e porta vera giustizia e benedizione per Gerusalemme e le nazioni tutte. Perciò, l’autore sacro si rivolge ai concittadini sollecitandoli a non avere paura e a non lasciarsi cadere le braccia, ma ad esultare perché il Signore in mezzo a loro è «un salvatore potente» che non lascia soli nella vita e si manifesta grande nell’ora della prova.

Il «Tondo del profeta Sofonia», realizzato forse per la chiesa di Santa Cecilia a Colonia (XV secolo), come parte di una vetrata colorata, è visibile al Museo londinese di Victoria e Albert. Il pannello (diametro 30,5 cm.) colorato e con dettagli dipinti, che faceva parte di una serie raffigurante i profeti, raffigura Sofonia che regge uno scettro nella mano sinistra e indica con la destra un’immagine del Nuovo Testamento probabilmente posizionata al di sotto. La figura biblica è contornata da un rotolo con la scritta abbreviata «In die resurrectionis gentes» (Sofonia 3,8) e tradotta dal latino come: «Nel giorno della mia resurrezione radunerò le nazioni».

Con la poesia «Sii paziente», tratta da «Lettera ad un giovane poeta» (1929), Rainer Maria Rilke insegna ad amare le domande e ad attendere le risposte dalla vita.

«Sii paziente verso tutto ciò

che è irrisolto

nel tuo cuore e…

cerca di amare le domande,

che sono simili

a stanze chiuse a chiave

e a libri scritti in una lingua straniera.

Non cercare ora le risposte

che non possono esserti date

poiché non saresti capace

di convivere con esse.

E il punto è vivere ogni cosa.

Vivi le domande ora.

Forse ti sarà dato,

senza che tu te ne accorga,

di vivere fino al lontano giorno

in cui avrai la risposta».


don Tarcisio Tironi
direttore M.A.C.S.

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Autore: Libertà e Persona

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