Nel pomeriggio di qualche giorno fa, ero rimasto addolorato per i video diffusi in rete che insistono sulla non legittimità dell’elezione di Papa Francesco, adducendo anche argomenti importanti. Ma io vedo ed ho visto l’atteggiamento di Papa Benedetto verso Papa Francesco e non ho …
dubbi sulla sua volontà di riconoscere papa Francesco quale vero Papa al di là di eventuali limiti che potesse avere ed errori che potesse compiere. Papa benedetto è stato accanto a Papa Francesco con umile e santa sollecitudine.
Verso sera, uscito per una breve ed insolita passeggiata a piedi con il cuore ancora gonfio di dolore per la divisione nella Ciesa e di parte della Chiesa dalla Verità, ho visto preparati davanti ad una casa degli scatoloncini per la raccolta differenziata appena esposti. Custodivano anche due libri per me interessanti.
I Dodici in Cammino e I primi cristiani. Mentre qualcuno gettava il Testimone, un altro, io, in questo caso, era inviato a raccogliere il testimone. Al contempo il Signore mi dava il segno che i Dodici sono in cammino oggi come allora per la sua Chiesa, per Instaurare Omnia in Christo.
Aperto il primo volume, I Dodici in Cammino, leggevo la dedica:
“A Emanuele nel giorno della tua prima S. Comunione, perché anche tu possa comunicare tanto. Zio don …, 7 Maggio 1979”
A Emanuele, Dio con noi …
E anni fa, prendendo in biblioteca la più vecchia copia di Marcellino Pane e Vino, vi leggevo:
“Nonna Emma al suo nipotino Emanuele nel giorno più bello della sua vita”
A distanza di anni lo stesso segno: Dio con noi, Eucaristia, rendere grazie ed essere in comunione con Lui nella fiducia che sarà con noi fino alla fine del mondo.
Il sereno è tornato subito nel mio cuore. Grazie Signore perché ci parli. Basta ascoltare le Tue parole e metterle in pratiche. Ed Egli ci chiede Unità con il Soglio di Pietro, anche se avessimo i più gravi dubbi.
Tutti gli scismi partirono da verità, spesso indiscutibili, e causarono solo divisione. Camminiamo nell’unità via di Santità. San Francesco ci fu esempio in questo.
Il Sinodo oggi
In questi anni, il Sinodo sulla Sinodalità, nelle sue diverse sessioni, ha fatto parlare non poco di sé. Passando dall’entusiasmo al sospetto. Sono emerse correnti diverse.
L’intento era avviare un processo di più ampia partecipazione nella Chiesa da parte di tutte le componenti, gerarchiche e non, secondo una spinta che viene avanti fin dal Concilio Ecumenico Vaticano II.
Molti i temi trattati. Ora, la sintesi finale non conclude, ma riapre i temi sia nelle Commissioni interne che a livello delle Chiese particolari, vera Chiesa Universale radicata nei territori.
È il momento di riscoprire la missione cristiana verso il mondo senza ridurla a dialogo con il mondo. Esse sono due cose importanti, ma diverse. Il dialogo è possibile all’interno della Chiesa e anche con gli uomini che Egli ama e che vedano in noi un segno chiaro. La Missione è portare la salvezza soprannaturale negli strumenti di grazia, segni efficaci della Sua presenza, e Carità
Nella scuola professionale, in cui insegno pur essendo in pensione, quasi tutta frequentata da stranieri di religioni diverse e con atteggiamenti non poche volte preconcetti, sto riscontrando, invece, buona capacità di dialogo e gioia nell’incontrami proprio perché mi pongo sì per insegnare religione, senza volerli spingere alla Fede, come previsto dagli accordi tra Santa Sede e Stato, ma al contempo senza fare alcuno sconto su ciò che sono, credo, amo, spero.
I ragazzi cercano autenticità e un minimo di coerenza. Sto insegnando loro a salutarsi nei loro saluti linguistici diversi che hanno sempre un profondo senso religioso e assai simile. Così anche io li saluto ed ho insegnato il saluto di San Francesco Pace e Bene, veterotestamentario, ed assai simile a quello arabo ed ebraico. E così poco per volta stanno accadendo dei segni importanti di Pace.
Questa Pace, che viene dall’Alto, dal Padre di tutte le luci, sia anche per noi. Facciamoci trovare con le lucerne accese ad aspettare così lo Sposo, costi quel che costi.