I LADRI DEL TEMPO CI CIRCONDANO ED ASSALGONO. Chi sono? Come individuarli e sconfiggerli?

Questa conversazione nasce da un’interessante riflessione cui giunse un mio alunno di classe quinta elementare lo scorso anno a proposito del tempo nella vita dei monaci. Il tempo, sappiamo, viene da loro ben economizzato ed impiegato. Ma l’alunno, con intelligenza, affermò e spiegò perché il tempo non esisterebbe. Senza saperlo, quella giovanissima mente riprendeva l’antico tema della filosofia greca e della riflessione

di Agostino, su su fino ad Heidegger come agli scienziati contemporanei, che del tempo, sappiamo, ben si occupano.

Fugit irreparabile tempus?

«Il tempo è il numero – cioè la misura – del movimento secondo il prima e il poi», direbbe Aristotele nella FISICA, IV, mentre, per Platone in Timeo 37d, il tempo è immagine mobile dell’eterno.

Agostino, riproponendo il quesito, parlando del tempo come ciò in cui le cose divengono, scriveva:

«Se nessuno m’interroga, lo so; se volessi spiegarlo a chi m’interroga, non lo so. Questo però posso dire con fiducia di sapere: senza nulla che passi, non esisterebbe un tempo passato; senza nulla che venga, non esisterebbe un tempo futuro; senza nulla che esista, non esisterebbe un tempo presente» (Confessioni, XI, 14. 17).

Ma se “il tempo passa” nel movimento e in rapporto a me, pur non consistendo in sé stesso, come potrò impiegarlo? Poiché sul piano dell’esistenza la domanda e la risposta urgono. Infatti, quante questioni oggi ci assillano perché giungono ad abusare del “nostro tempo”, che nostro non è, visto che, comunque, passa. E così, sotto il profilo umano, rischiamo di essere vittime e del tempo e dei ladri del tempo.

Oltre a riflettere su cosa sia il tempo e se esista veramente, anche qualora opinassimo per la sua non esistenza metafisica, sarebbe comunque necessario capire come impiegarlo bene: un assurdo logico eppure determinante sul piano dell’utile e dell’educazione.

Nell’educazione dei piccoli e dei giovani, come nella vita dell’adulto, vedere come impiegare e organizzare il tempo resta un impegno imprescindibile e sarebbe esiziale trascurarne l’importanza. Infatti, chi spreca il tempo ne ha tristi conseguenze sulla qualità della sua vita, del suo futuro e dell’anima. Non sarà forse vero che il tempo, in senso psichico, sia veramente estensione dell’anima e riflesso dell’Eterno?

Il cuore della video conversazione è, dunque, capire chi e cosa possano mai “rubarci il tempo”, così fragile e irrecuperabile, come resistere ai suoi nemici ed allearci con i suoi amici, “bene impiegando il tempo” in una vita che, comunque, passa e chiede di essere ben vissuta.

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Autore: Marcello Giuliano

Nato a Brescia nel 1957, vive a Romano di Lombardia (BG). Dopo aver conseguito il Baccelierato in Teologia nel 1984 presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma e il Diploma di Educatore Professionale nel 2001, ha lavorato numerosi anni nel sociale. Insegnante di Religione Cattolica nella Scuola Primaria in Provincia e Diocesi di Bergamo, collabora ai cammini di discernimento per persone separate, divorziate, risposate ed è formatore per gli Insegnanti di religione Cattolica per conto della stessa Diocesi. Scrive sulle riviste online Libertà & Persona e Agorà Irc prevalentemente con articoli inerenti la lettura simbolica dell’arte ed il campo educativo. Per Mimep-Docete ha pubblicato Dalla vita alla fede, dalla fede alla vita. Camminando con le famiglie ferite (2017); In collaborazione con Padre Gianmarco Arrigoni, O. F. M. Conv., ha curato il libro Mio Signore e mio Dio! (Gv 20, 28). La forza del dolore salvifico. Percorsi nella Santità e nell’arte, (2020). Ancora con Padre Gianmarco Arrigoni O. F. M. Conv., Non è qui, è Risorto! Mimep-Docete, Marzo 2024.