Ripartiamo dalla sigla … ma andiamo avanti. Sappiamo tutti quanto sia importante ascoltare per poter ben parlare. Ma qual è il vero ascolto? Che rapporto tra parola e ascolto e tempo?
Apro un libro dei licei di pochissimi anni fa per l’educazione alla lettura, alla comprensione ed alla scrittura e ne leggo le prime interessanti
pagine. Ma accanto a significative riflessioni ed indicazioni, che suggeriscono al discente come accostare lo studio della lingua, noto che diverse affermazioni si
distanziano non poco dalle esigenze del comprendere, che è uno degli obiettivi principali dello studio della lingua, limitandosi ad aspetti tecnici e di buona disposizione all’ascolto, o poco più.
Così, nella conversazione, leggendo passo passo i primi brani, riflettiamo chiedendoci che idea di uomo e, quindi, di alunno, sottenda questa visione linguistica.
Ci chiediamo cosa occorra per imparare bene a comunicare nella lingua sul piano tecnico, sì, ma anche quale sia il grande irrinunciabile presupposto, presupposto che vale per lo studio di ogni lingua, per sua natura votata alla comunicazione ed alla ricerca.
Le considerazioni offerte nel video sono così basilari, trattate in modo semplice ed immediato, da poter incontrare le esigenze dell’alunno sia della Secondaria di secondo che di primo grado.
Con cosa ha a che vedere la lingua? … Ripensiamolo insieme …