Un primo incontro per realizzare uno spazio di parola critica sul molto che viene scritto e detto a proposito di scuola e cultura in reciproca relazione. Parole semplici che partono dall’esperienza nella scuola, da articoli e temi di dibattito quotidiano per innalzarsi dalla cronaca alla ricerca
e comprensione dei significati come anche di possibili strade a servizio della missione della scuola e dei suoi attori: alunni, insegnanti, genitori, società.
Questa conversazione video, come le successive, sarà presente sia nella Plailyst del mio Canale You Tube, Scholé Tv. Tempo per la vita: fatti, notizie, pensieri, parole, immagini, interpretazioni, che sul Profilo Facebook.
Perseverare in una relazione speciale
In pensione dalla scuola non significa che la scuola vada in pensione e così la sua missione. Stare vicino agli alunni, almeno idealmente, continuando ad indicare una strada. La Scuola non insegna solo specifiche nozioni di discipline specifiche, ma la ricerca del vero, del giusto, del buono, del bello, non solo senza posa, ma con rinnovato ardore, consapevole che la relazione tra maestro e alunno, discepolo, ovvero, colui che impara, è in relazione ad un maestro che nei suoi confronti ha un dovere di coerenza con il fine della vita. A scuola il maestro insegna, indica a trovare il senso della vita. In senso antropologico, il fine è perseguire il vero con veracità e, in senso religioso cristiano, conoscere, amare, servire Dio in questa vita e nei fratelli, per goderlo nell’altra.
Il maestro cristiano sa che prima di tutto egli stesso è discepolo di quel Maestro Interiore, che è Parola rivolta dal Padre all’uomo. Per questo, il maestro non vede l’alunno da agnostico, anche se non partecipassero entrambi della medesima fede, e sa di essere comunque responsabile di quanto e di come ha insegnato all’alunno a stare nella vita così da agevolare in lui la scoperta del fine sommo, soprannaturale, -secondo il principio di identità e non contraddizione-, oltre che dei molteplici fini naturali. Starà poi all’alunno operare le proprie scelte, ma il maestro per lui resterà sempre tale.
Non è facile e non è stato facile entrare in classe ogni giorno con questa consapevolezza, ma essa costituisce l’unica rotta possibile e dovuta in questa professione che è anche e, per prima cosa, missione.
In dialogo e lotta con il mondo, se occorresse
Quattro playlist: per bambini, con racconti, ricerche, scoperte e suggerimenti; per preadolescenti, con informazioni anche su strumenti che possono consentirci di conoscere anche i lidi più lontani, sognando sotto le stelle; per giovani e giovani di tutte le età, continuando a sognare, ma cercando il raffronto con l’oggettività della realtà e le espressioni della cultura; e questa,
Scholé Tv per dibattere da adulti sui temi che ci riguardano da vicino, su questo mondo globalizzato, che vuole ripensare e di fatto ripensa l’uomo, ma che non può continuare a farlo trascurando noi uomini che non siamo seduti ai sui tavolini come studentelli imberbi e passivi quali ci vorrebbe.
Incontrare i grandi nell’arte dei piccoli libri che cambiano il mondo
Per incontrare la persona per prima cosa occorre incontrare sé stessi, apprendendo alcuni strumenti. Soprattutto mettendosi alla scuola di altri che seppero o sappiano farlo. I piccoli libri sanno conservare tesori preziosi sotto ‘umile spoglia di poche pagine. Grandi libri grandi idee? Molte volte sì, ma anche molte volte no. Indubbiamente, piccoli libri sono all’origine di grandi cambiamenti epocali: se pensiamo ai libretti dell’Antico Testamento ed ai Vangeli; poche pagine che hanno entusiasmato i cuori! I quattro famosi dialoghi socratici Eutifrone, Apologia, Critone e Fedone, intorno al processo e condanna a morte di un uomo giusto ed innocuo, divenuto nei secoli immortale esempio; Il libraio di Selinunte o Il desiderio e l’allodola; oppure le grandi poesie, le opere d’arte figurativa e musicale. Quale grande orizzonte di bellezza si svela ai nostri occhi solo che sappiamo alzarli e ce ne lasciamo toccare!
Tutto ciò che leggiamo, o che potremmo scrivere, o dire della scuola, o anela al sublime, alle cose grandi in piccole vesti, o è cosa vana, con tutte le pompe degli strapotenti ritrovati della tecnologia e della scienza.
Ed altro ancora …
Giudizi inattesi
Poiché la Verità esiste, sia razionale che religiosa, e noi possiamo cercarla ed anche trovarla, almeno a detta di Gesù, allora cerchiamola e discutiamo delle opinioni del mondo senza vergogna o tentennamenti, con serena fiducia e ponderatezza. Senza temere il giudizio delle mode e dei potenti, anche perché proprio coloro che tuonano che nessuno ha la verità in tasca essi per primi si sentono detentori della non verità. E perché mai, chi ritiene di aver ricevuto una verità per la duplice via della riflessione critica e, su altro piano, della rivelazione religiosa, non dovrebbe testimoniarla e trarne conseguenze di vita?
Cercheremo dunque di smascherare gli acritici e assai diffusi luoghi comuni dei quali è ormai da tempo colmo il dibattito giornalistico, televisivo, non poche volte la manualistica. Un programma ambizioso che si tradurrà in piccole azioni, poco per volta, secondo le mie poche forze. Più un metodo che un risultato completo, più una via e una meta agognata più che una meta raggiunta, poiché l’ultimo tratto di strada, quello determinante, è e sarà sempre in solitaria, là sulle infinite altezze.
E poi, a parte queste quattro Playlist, altre playlist ed, in particolare, una di spiritualità. Quindi, tante, tante cose. Buona lettura e visione.