A SAN REMO LA NOIA DI ANGELINA MANGO accende una luce

Angelina Mango, La Noia, San Remo 2024

Dal Diario Facebook dell’11 Febbraio 2024

Ieri sera, Ornata ed io abbiamo guardato su Rai3 il film “Red Land” (Rosso Istria), storia vera accaduta nel ’43 all’inizio della mostruosa tragedia delle foibe.

Nella settimana di Sanremo alcune canzoni – quelle che i miei amici giornalisti avevano più apprezzato e che risultavano più votate – le ho viste su YouTube e ne ho letto attentamente i testi. Ho fatto tifo per Angelina Mango, che poi ha stravinto.

Angelina ha la musica nei 46 cromosomi (non solo papà Giuseppe, ma

anche la madre che è stata una delle cantanti dei Matia Bazar); Angelina ha fatto il Liceo artistico ed ha buona cultura; Angelina ha perso papà Mango a 13 anni e otto mesi, quando una ragazzina adolescente ne ha più bisogno. Ne è stata segnata e ne è uscita, indossando la vita a testa alta.

Le spine ci sono state, eppure lei è felice come una pasqua. Mi ha colpito dunque la sua umanità, e mi è piaciuta LA NOIA.

Mi sono ad esempio rispecchiato in questi versi, non sopportando di stare con chi si nutre di lamento e non vede il positivo nelle cose:

“Quanta gente nelle cose vede il male

Viene voglia di scappare come iniziano a parlare

E vorrei dirgli che sto bene ma poi mi guardano male […]

Muoio perché morire

Rende i giorni più umani

Vivo perché soffrire

Fa le gioie più grandi”

Il commento di Angelina Mango:

“Spesso i momenti tristi sono il seme, il preludio a una nuova felicità, il buio prima della luce. Non si deve aver paura della noia: va accolta, è importante, così come tutti i sentimenti che ci portano giù, in fondo. C’è una risalita, sempre. La noia non va combattuta: è tempo prezioso da dedicare a noi stessi. E nei momenti difficili, bisogna ballarci sopra”.

… e il commento di Leopardi e Baudelaire

LA NOIA, il “tedio” di Leopardi, lo “spleen” di Baudelaire: la parola-chiave di chi va al fondo dell’umano e si sorprende pieno di un desiderio infinito che nessun dono di natura può soddisfare pienamente.

Leopardi dice che LA NOIA è SUBLIME (e “sub-lime” significa che essa dimora “sotto” la superficie delle apparenze epidermiche).

Godiamoci l’insuperabile elogio di “questa” noia, così come l’ha cesellato Leopardi nel n. 68 dei suoi Pensieri:

«La noia è in qualche modo il più sublime dei sentimenti umani. Non che io creda che dall’esame di tale sentimento nascano quelle conseguenze che molti filosofi hanno stimato di raccorne [raccoglierne, dedurne], ma nondimeno il non poter essere soddisfatto da alcuna cosa terrena, né, per dir così, dalla terra intera; considerare l’ampiezza inestimabile dello spazio, il numero e la mole maravigliosa dei mondi, e trovare che tutto è poco e piccino alla capacità dell’animo proprio; immaginarsi il numero dei mondi infinito, e l’universo infinito, e sentire che l’anima e il desiderio nostro sarebbe ancora più grande che sì fatto universo; e sempre accusare le cose d’insufficienza e di nullità, e patire mancamento e voto, e però [e perciò] noia, pare a me il maggior segno di grandezza e di nobiltà, che si vegga della natura umana. Perciò la noia è poco nota agli uomini di nessun momento, e pochissimo o nulla agli altri animali».

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Autore: Roberto Filippetti

Ha insegnato Lettere nelle scuole superiori e Iconologia e iconografia cristiana presso l’Università europea di Roma. Da anni percorre l’Italia per introdurre bambini, giovani e adulti all’incontro con la grande arte, letteraria e pittorica, e risvegliare il desiderio della Bellezza. Da tale opera divulgativa sono nati i suoi libri, editi da Itaca, attraverso i quali ha raccontato la grande pittura: L’Avvenimento secondo Giotto, Il Vangelo secondo GiottoCaravaggio. L’urlo e la luceVan Gogh. Si dedica anche alla poesia e alla narrativa: Il per-corso e i per-corsi. Schede di revisione di letteratura italiana ed europeaLeopardi e Manzoni. Il viaggio verso l’infinitoEducare con le fiabe. Andersen, Collodi, Saint-Exupéry, LewisL’io spezzato e la domanda di assoluto. Percorso di letteratura italiana ed europea (2012). A dicembre del 2022 è uscito il suo ultimo libro: Il desiderio e l’allodola. Etimologiel’attrattiva delle parole. Per conoscere le sue opere ed essere aggiornati sulle sue conferenze www.filippetti.eu