FIDES ET REVELATIO. Se un lettore si scandalizza!

San Bonaventura – Eloquente il significato della mano al cuore del Santo Dottore – Fonte Frati Minori dell’Umbria

Cari amici,

il 14 Novembre, ci ha scritto un nostro assiduo lettore. Ci scusiamo per non aver pubblicato e risposto prima. La lettera inviataci merita di essere resa nota anche per rendere conto del disagio che molti nella Chiesa stanno vivendo e per cercare insieme la più adeguata risposta ad esso, vivendo le sofferenze personali e di una parte considerevole dei fratelli come contributo al Mistero della Salvezza, con Amore, che è Cristo Gesù.

La Redazione

Lettera firmata

Sono un vostro lettore. In prima pagina leggo un pensiero cattolico di Bergoglio1. Scusate, ma non lo giudicate pertinace promotore ed esecutore di un preciso ed efficace progetto di demolizione del cattolicesimo? Le risposte, a mio avviso, possono essere due:

UNA: no, non lo giudicate tale. Ebbene in tale caso ha senso pubblicare una sua frase dal contenuto cattolico. (Personalmente, però,  vi chiederei: cos’altro deve demolire perché lo consideriate pertinace promotore ed esecutore di un preciso ed efficace progetto di demolizione del cattolicesimo?).

DUE: Sì, lo giudicate tale. In questo caso ha senso pubblicare una sua frase?

Perché, allora, non pubblicare una frase “carina” di Hitler? (Voglio dire: anche questo pezzo d’inferno caduto sulla terra, avrà pur detto qualche frase accettabile, no?).

Con franchezza.

Carissimo Lettore, cari amici e fratelli tutti in Cristo. È chiaro che le rimostranze avanzate in questa lettera sono di un fratello che ha a cuore la vita e il bene della Chiesa e per questo non possono non essere prese nella dovuta considerazione.

Da quando papa Francesco salì al Soglio pontificio, si può dire, le critiche via via sempre più aumentarono e non si può negare che più volte taluni comportamenti del Santo Padre abbiano offerto il fianco a commenti stupìti, leggendo spesso sue azioni personali, ma a volte anche ufficiali, poco in continuità con i Suoi Predecessori. Si è giunto anche a dire che la sua elezione non è valida.

Non è facile valutare tutti questi aspetti. A noi fedeli spetta, insieme ai nostri Pastori, vigilare sulla Fede della cui integrità renderemo conto al prossimo e, soprattutto, a Dio. Ma dobbiamo farlo distinguendo i diversi livelli di competenza e responsabilità.

Tuttavia, dobbiamo tenere sempre presenti, anche se ciò ci costasse molta fatica, che le guide della Chiesa non siamo noi.

Ovviamente, ci sono notizie che si pongono quasi quotidianamente e che richiederebbero notevoli approfondimenti, mentre spesso ci giungono mutilate, incomplete, fraintese.

Come criterio generale ci sembra doveroso ricordare quanto segue:

  1. Non abbiamo elementi sufficienti per discernere sulla legittimità o meno dell’elezione del Santo Padre.
  2. A noi tutti consta che Sua Santità Benedetto XVI lasciò sua sponte il Soglio pontificio, rinunciando al Ministerium petrinum, ma non al Munus petrinum. Il che significò che restava in qualità di Vescovo Emerito di Roma, ovvero, di Papa Emerito.
  3. Insieme, i due Pontefici, il Pontefice Emerito e il Pontefice suo successore in comunione terminarono e firmarono l’Enciclica Lumen Fidei esercitando, ovviamente, sia il Munus che il Ministerium, almeno in quell’atto.
  4. Agli insegnamenti ordinari e straordinari del Pontefice felicemente regnante, -non alle interviste di qualunque natura- ogni cattolico, che svolga particolari incarichi nella Chiesa, deve, secondo la terza proposizione della Professio fidei, promettere di aderire “con religioso ossequio della volontà e dell’intelletto agli insegnamenti che il Romano Pontefice o il Collegio episcopale propongono quando esercitano il loro Magistero autentico, sebbene non intendano proclamarli con atto definitivo”(Professione di fede e Giuramento di fedeltà nell’assumere un ufficio da esercitare a nome della Chiesa). Ciò non toglie che ogni credente e, tanto più i comuni fedeli, possano, usando il bene dell’intelletto e, in scienza e coscienza, ricercare, approfondire e dibattere, ma sempre cercando di comprendere l’intenzione di Verità e Carità che si suppone essere presente nei propri pastori, ivi compreso il Santo Padre. È vero che non di rado sembra si colgano contraddizioni in talune affermazioni o ‘processi’. Però, il Santo Padre fin dall’inizio ci ricordò che Egli non avrebbe potuto scendere sempre in tutti i particolari e che, quindi, ci invitava a riferirci al Magistero nella sua interezza e al Catechismo della Chiesa Cattolica.
  5. È anche vero che quando molti, teologi, o vescovi, o sacerdoti, o laici, in passato criticavano aspramente o Papa Benedetto, o Papa Giovanni Paolo II, o Papa Paolo VI, o tralasciavano importanti insegnamenti rivolti al Concilio nel suo discorso di apertura da Papa Giovanni XXIII, quasi nessuno si levava in loro difesa, eppure, erano illuminati e santi Pontefici. Oggi, qualunque cosa dica il Santo Padre, viene passata per Magistero e chi osa dire qualcosa viene accusato di essere contro il Papa. Il che, oltre a non corrispondere a Verità è anche profondamente ingiusto. Ma ciò dipende dal prurito delle novità, dal vento di dottrine che nella Chiesa imperversa rischiando di indurre anche scismi e che volge il cuore di molte persone, anche di Chiesa, a rivolgersi ai venti di dottrina.
  6. Proprio per questi motivi, ci sembra necessario, oltre che opportuno, salvaguardare il Soglio di Pietro dalle spire del Maligno, esprimere tutto il nostro affetto e approfittare di ogni insegnamento autentico del Santo Padre e dei Vescovi a Lui uniti.
  7. Per questo, siamo grati alla nostra Collaboratrice di aver citato quelle sante parole del Santo Padre all’inizio della Newsletter, invitandoci a un serio esame di coscienza. Se qualche bene potrà portare il nostro Blog alla santa Madre Chiesa, lo farà camminando nella costante conversione di mente e di cuore.

In tal senso, anche quando talune espressioni del Santo Padre potessero sembrarci ardite, o inopportune, o problematiche, potremmo tenere presente le illuminatrici parole pronunciate dal card. Christophe Pierre, Nunzio Apostolico negli Stati Uniti:

… il problema dell’evangelizzazione è una questione molto più profonda della semplice offerta della Messa e ha affermato di applaudire lo sforzo compiuto da Encuentro, un processo pluriennale di consultazione e di costruzione di comunità guidato dalla Chiesa ispanica negli Stati Uniti. (Da Francesco e i vescovi americani – SettimanaNews del 12 Novembre 2023)

Il Santo Padre, insomma, più che sulla dichiarazione della Fede, sta ponendo la sua attenzione nel suo esercizio e nella sua missionarietà e comunione.

A noi tutti, Chiesa, il compito di tenere sempre vivi i due aspetti fiduciosi nell’aiuto del Signore.

Spero che queste parole, Caro Lettore, possano tranquillizzarla circa i nostri sinceri intenti.

La Redazione

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  1. “Sto pensando a dedicare del tempo alla cura del cuore, alla preghiera, al servizio degli altri, al Signore che è la meta della vita? Come va insomma l’olio della mia anima? Ognuno di noi si domandi questo: come va l’olio della mia anima?” (Papa Francesco, Angelus, Roma 12 novembre 2023) ↩︎
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Autore: Libertà e Persona

La nostra redazione si avvale della collaborazione di studiosi attenti alla promozione di un pensiero libero e rispettoso della persona umana, grazie ad uno sguardo vigile sulle dinamiche del presente e disponibile al confronto. Nel tempo “Libertà e Persona” ha acquisito, articolo dopo articolo, un significativo pubblico di lettori e ha coinvolto docenti, esperti, ricercatori che a vario titolo danno il proprio contributo alla nostra rivista online. Gli articoli firmati "Libertà e Persona" sono a cura dei redattori.

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