“In questo intervento Luigi Giussani descrive la dinamica del senso religioso: si parte sempre dalla realtà, dall’impatto con qualsiasi realtà che ci colpisce per porsi domande sulla natura della realtà stessa. Il senso religioso, per don Giussani, è la ragione in quanto capace di diventare cosciente della realtà secondo la totalità dei suoi fattori. L’estratto è tratto da: Nell’incontro con quell’uomo la percezione del Mistero, un inserto di
«Litterae Communionis-Tracce», numero 3 della rivista, anno 2000.
“Quando uno vede una montagna o una balena, non può dire soltanto: «è una montagna», «è una balena», ma: «chi l’ha fatta? chi fa queste cose?» .
Come quella bambina, adottata a tre anni da un mio amico assolutamente ateo, con una moglie atea (hanno fatto un gesto grande a prenderla): intelligente e spigliata, dopo due anni con loro, a cinque anni, dunque, non sapeva “né leggere né scrivere”, nel senso “religioso” del termine, non aveva cioè nessuna educazione in termini religiosi.
Sono andati a fare una grande gita sulle Dolomiti; a un certo punto, non so più dove, appare uno scenario grandioso: i due genitori sono rimasti a guardare ammirati;
Si parte dalla realtà con lo sguardo al Catinaccio
la bambina – che aveva cinque anni! – si volge verso di loro e dice:
«Mamma, chi ha fatto questa cosa?».
Da qui è partita la loro ripresa della religiosità, dell’esperienza religiosa, che è nella nostra tradizione cristiana. Perciò, ciò da cui si parte è la realtà, qualsiasi realtà” (Roberto Gardino, “Si parte sempre dalla realtà” in Compagnia della cima.it)
Partendo da questo articolo, mi permetto di segnalare agli amici amanti della montagna l’ interessante e approfondito sito che Roberto Gardino ha costruito, insieme ad alcuni amici, per documentare un modo diverso e affascinante di conoscere la realtà dell’escursionismo montano, sia quello dilettantistico che quello di carattere più impegnativo.
Lo sguardo da cui parte Gardino è quello di don Luigi Giussani, fondatore del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione.
Giussani, fin dai tempi di Gioventù Studentesca, ha sempre accompagnato i suoi ragazzi nel recupero di un autentico stupore di fronte alla realtà del creato. Migliaia di ragazzi, negli anni, hanno vissuto settimane di vacanze nei luoghi montani più suggestivi d’Italia (dalla val d’Aosta, al Piemonte, al Trentino …), educati a chiedersi Chi fosse all’origine della bellezza, che si apriva ai loro occhi, sia durante che dopo ore di faticoso cammino.
Allo stesso stupore sono state educate generazioni di adulti, molti dei quali si sono impegnati a restituire a figli, nipoti, studenti, quell’ esperienza unica di vicinanza con Chi ha parlato di sé attraverso la bellezza unica e affascinante del Creato.
In tempo di tecnologia, la comunicazione di questa bellezza e di questo stupore ora passa, molto utilmente, per una pagina web e un canale youtube dove si può far tesoro dello sguardo di don Giussani sul reale -in questo caso sulla montagna- e di tante indicazioni di mete suggestive, da affrontare con un passo che non sia solo quello del turista moderno, spesso mosso da un’autentica passione per la natura, ma dallo sguardo, in fondo solipsistico, anche davanti a panorami mozzafiato. Affinché, dentro un’educazione allo sguardo e ad una storia di amici incontrabili, ai quali affidarsi anche oggi, questo stupore possa permanere, interrogare e muovere il cuore per ben più del momento fisico, affascinante, ma comunque effimero, di un’escursione o della conquista di una vetta.
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