Colletta
O Padre, fonte di sapienza,
che in Cristo ci hai svelato il tesoro nascosto
e ci hai donato la perla preziosa,
concedi a noi un cuore saggio e intelligente,
perché, fra le cose del mondo, sappiamo apprezzare
il valore inestimabile del tuo regno.
Commento artistico-spirituale al Vangelo della XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO A 25 Giugno 2023
Di don Tarcisio Tironi, Direttore M.A.C.S. (Museo di Arte e Cultura Sacra) di Romano di Lombardia-Bg
«In quei giorni a Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte. Dio disse: “Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda”.
Salomone disse: “Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per la quantità non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?”.
Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse domandato questa cosa. Dio gli disse: “Poiché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te molti giorni, né hai domandato per te ricchezza, né hai domandato la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare, ecco, faccio secondo le tue parole. Ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te né sorgerà dopo di te”» (Primo libro dei Re 3,5.7-12).
Betsabea fa giurare al re Davide, che sta vivendo le sue ultime ore, di nominare suo successore il loro secondo figlio Salomone che diventò re d’Israele (970-930 a.C. circa). Al Signore che in sogno gli dice: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò!», il giovane si sente inesperto – «sono solo un ragazzo» – ed esprime la preoccupazione a regnare. Salomone sente nel profondo che senza saggezza e docilità non potrà essere un buon governante e perciò chiede letteralmente «un cuore che ascolta» («un cuore docile» nella versione CEI).
Il pittore napoletano Luca Giordano, «scrive» ad olio su tela (1694-1696) «Il sogno di Salomone», ora a Madrid (Museo del Prado) dove Dio, seduto sulle nuvole e circondato dagli angeli, inonda la scena di bagliore e di movimento mentre effonde sul giovane lo sguardo luminoso della saggezza divina: «Ti concedo un cuore saggio e intelligente». In alto, sulla destra, Minerva, dea della sapienza, rivolta a Dio mostra da una parte lo scudo con la colomba dello Spirito Santo e dall’altra il libro dei sette sigilli, su cui è disposto l’agnello, simboli della pazienza e della conoscenza. Su un tavolo a capo del letto, sulla destra, sono raffigurati i simboli del suo potere (corona e scettro), mentre in basso, a sinistra, sullo sfondo si vede il rimando al tempio di Gerusalemme edificato sotto il regno salomonico.
Concludiamo con una preghiera di san di Sant’Agostino: «Vieni in me, Spirito Santo, donami lo sguardo e l’udito interiore, perché non mi attacchi alle cose materiali ma ricerchi sempre le realtà spirituali».
don Tarcisio Tironi
direttore del M.A.C.S.