Vizi e peccati tra psicologia e spiritualità

L’uomo del terzo millennio, quello orientato al culto dell’apparire e dell’immagine di sé, è il narciso che trova sfogo e realizzazione sul social ed è visto come un individuo che si concentra solo sui propri desideri e bisogni (P. Riccardi, 2014). Tuttavia, questa vita così concentrata non porta ad un reale stato di appagamento interiore, anzi, al contrario, porta ad una serie di vizi e peccati quali elencati dall’antropologia biblica e dalla tradizione dei padri del Deserto (Larget C J., 2003).

Michelangelo Buonarroti, Il peccato originale e la Cacciata dall’Eden, 1510,
Roma, Musei Vaticani, Cappella Sistina
Fonte Wikipedia

I vizi e i peccati, in quanto, elementi di compromissione del benessere sono stati oggetto di studio sia della psicologia che della spiritualità. Nella psicologia, i vizi e i peccati vengono spesso visti come tratti negativi nella personalità che implicano comportamenti dannosi, per se stessi e per gli altri. Per la visione spirituale della vita, invece, i vizi e i peccati sono spesso visti come azioni, pensieri, comportamenti che allontanano l’individuo dalla sua relazione con Dio o dalla realizzazione del proprio potenziale spirituale. Appartengono al Diavolo e, nel significato originale del termine, “diavolo” deriva dal verbo greco διαβάλλω (diabàllo) che significa separare, frapporre, dividere. Il diavolo è colui che crea, attraverso separazione, inimicizia tra uomo e Dio, tra uomo e uomo. È colui che crea, attraverso l’inganno, un plagio dell’animo umano. In questo contesto, la psicologia e la spiritualità, possono insieme aiutare le persone a capire e superare i propri vizi e peccati che dividono, separano da un certo grado di Benessere.

Considerazioni dalla Bibbia

Duccio di Boninsegna, Le tentazioni di Cristo sul monte, (1308 – 1311).
Predella della Maestà del Duomo di Siena (lato verso), New York, Frik Collection – Fonte Avvenire

Ad esempio, l’egoismo, descritto come “l’amore per sé stessi”, viene condannato come peccato:

perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi (2 Timoteo 3:2).

La vanità, o l’ossessione per l’apparenza esteriore, è descritta come “vanità delle vanità” che altro non è che la modalità del sentirsi sempre insoddisfatti e bisognosi: “Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità, tutto è vanità (Ecclesiaste 1:2). E che dire della lussuria, ovvero, di quello sfrenato desiderio di sessualità e piacere del sesso descritta come fornicazione e impurità:

Mortificate dunque quella parte di voi che appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e quella avarizia insaziabile che è idolatria, (Colossesi 3:5).

Ed ancora, la Bibbia descrive l’ingordigia del piacere della pancia, del famelico, nell’ingoiare tutto attraverso i peccati di gola, o l’ossessione per il denaro e i beni materiali, come “idolatria” (Colossesi 3:5) e l’invidia come “odio”, come sentimenti che ci fanno ammalare fisicamente:

Un cuore calmo è la vita del corpo, ma l’invidia è la carie delle ossa. (Proverbi 14:30).

Giotto, Invidia, 1303-1305, affresco, Padova,
Cappella S. Maria della Carità, detta degli Scrovegni

Fonte Wikipedia

Sentimenti negativi che alterano le condizioni psicosomatiche come la scienza psicologica rileva (Riccardi P., 2021).

Tuttavia, la Bibbia non solo descrive questi vizi e peccati, ma offre una chiarezza sulle conseguenze psicofisiche di essi, proponendo quale via d’uscita le parole e la fede in Gesù Cristo (Riccardi P., 2016). Gesù dice:

Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me (Giovanni 14:6).

Attraverso la fede in Gesù, l’uomo moderno può superare i suoi vizi e peccati e vivere una vita piena e significativa. Ma anche se l’individuo vacilla sulla fede in Gesù non può non tenere conto del senso e significato degli insegnamenti di Gesù per l’uomo moderno o, meglio, l’uomo che non riesce a trovare la propria dimensione esistenziale. Del resto, lo stesso Gesù afferma di essere venuto per i malati (Matteo 9,12).

Un aiuto dalla psicologia

Caravaggio, Cena in Emmaus, 1601-1602, o/t, Londra, National Gallery
Fonte Wikipedia

Ora, la psicologia può aiutare a capire come i vizi e i peccati si sviluppano e come possono essere trattati. Attraverso un prendere distanza con specifiche tecniche di auto: distanziamento da pensieri, emozioni e comportamenti. D’altra parte, la spiritualità può fornire un contesto di perdono e guarigione come la preghiera, la meditazione e il digiuno per aiutare le persone a superare i propri vizi e peccati e a raggiungere uno stato di pace e armonia.

In conclusione, l’uomo moderno, che vive nella liquidità della vita, (Bauman Z. 2011) è senza orientamento poiché non ha punti di riferimento se non nel piacere fine a se stesso e si concentra solo sui propri desideri e bisogni, con tutte le conseguenze psicologiche che ne derivano. Dio gli appare come una vuota parola senza senso.

Ma dalle antiche culture sapienziali …

François II Quesnel, Blaise Pascal, 1691. Dipinto eseguito per Gérard Edelinck
Fonte Wikipedia

Dio è considerato importante nella vita dell’uomo, capace di fornire un orientamento nel caos dell’esistenza. L’orientamento, dal punto di vista psicologico, dà senso e significato alla vita, fornisce scopo e significato al proprio agire.

Avere orientamento, aver un progetto, avere uno scopo, agisce sulla psiche con un impatto positivo sull’equilibrio mentale e studi, acclarati scientificamente, sugli effetti della preghiera, della meditazione, della contemplazione, lo rilevano.

In sintesi, possiamo dichiarare, con l’esempio dello scrittore e poeta Pascal (1623-1662), matematico, fisico, filosofo e teologo francese che, pur affermando di non credere, si convinceva che è conveniente credere in Dio (Blaise Pascal, 1994).


Bibliografia

Blaise P., Pensieri, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1994,

Bauman Z., Modernita’ liquida, Ed. Laterza 2011

Riccardi P., Ogni vita è una vocazione per un ritrovato benessere. Ed. Cittadella, Assisi 2014

Riccardi P., La dimensione amorosa tra intimità e spiritualità, Ed. D’Ettoris, Cosenza 2021

Riccardi P., Parole che trasformano, psicoterapia dal vangelo, Ed. Cittadella, Assisi 2016

Larget  C. J., La terapia delle malattie spirituali, Ed. San Paolo, Mi 2003

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Autore: Pasquale Riccardi

Psicologo-Psicoterapeuta Docente Asl per la Seconda Università di Napoli Federico II, Formatore psicoterapeuta per centro Logos (Ce), riconoscimento M.I.U.R. Fra le sue più recenti pubblicazioni: La dimensione amorosa tra intimità e spiritualità, D’Ettoris, Catanzaro 2021; Psicoterapia del cuore e Beatitudini , Cittadella, Assisi 2018; Parole che trasformano. Psicoterapia dal vangelo. Cittadella, Assisi 2016

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