IL POTERE E LA FORZA DELLA STAMPA DA OGGI A IERI

Stampa a caratteri mobili - Wikipedia

Dal papiro, alla pergamena, al codice miniato, al libro, la nostra civiltà è stata segnata dal libro. Il libro viene tramandato dagli amanuensi. Diventa importante nelle scuole cattedrali, nelle università. Tra il 1.000 e il 1200 la richiesta di libri si fa sempre più insistente e più ricca. In Italia viene inventata la carta di Fabriano che ha caratteristiche straordinarie rispetto alla carta precedente. Nel 1455 un tedesco, Johannes Gensfleisch della

corte di Gutenberg, con alcuni collaboratori, inventa la stampa a caratteri mobili. Un’invenzione di sintesi perché Guttemberg rielabora delle invenzioni precedenti. L’intento è economico, culturale e religioso a un tempo. Legato ai Francescani, forse proprio per questo, Guttemberg scelse come libro la Bibbia. La disponibilità di libri aumenta improvvisamente e velocemente. Nel 1450 in Europa avevamo tra i duecentomila e i trecentomila codici. Nel 1500, a soli cinquant’anni dall’invenzione di Guttemberg, abbiamo tra i dieci e i venti milioni di libri a stampa. Libri culturali, religiosi, filosofici. In Italia anche molte donne cominceranno a pubblicare testi di questo genere.

Martin Lutero

Ma qualcuno si accorge che la stampa può essere utilizzata anche per fini politici. Nel 1517 Martin Lutero dà vita alla Riforma protestante. I monarchi vedono una possibilità di indipendenza dalla Chiesa e il modo per impossessarsi dei suoi beni. La stampa diventa il combustibile per far divampare l’incendio. Gli opuscoli cambiarono la storia dell’Europa. In cambio dell’appoggio dei principi, che diffondevano gli scritti del monaco agostiniano, Lutero, però, dovette appoggiarli giustificando le loro ingiustizie e atrocità. Questo fu il primo uso politico e scientifico della stampa da parte dei sovrani. Seguirà la censura sulla stampa. I libri dovranno incentivare la politica dei governanti.

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Autore: Francesco Agnoli

Laureato in Lettere classiche, insegna Filosofia e Storia presso i Licei di Trento, Storia della stampa e dell’editoria alla Trentino Art Academy. Collabora con UPRA, ateneo pontificio romano, sui temi della scienza. Scrive su Avvenire, Il Foglio, La Verità, l’Adige, Il Timone, La Nuova Bussola Quotidiano. Autore di numerosi saggi su storia, scienza e Fede, ha ricevuto nel 2013 il premio Una penna per la vita dalla facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, in collaborazione tra gli altri con la FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) e l’Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana). Annovera interviste a scienziati come  Federico Faggin, Enrico Bombieri, Piero Benvenuti. Segnaliamo l’ultima pubblicazione: L’anima c’è e si vede. 18 prove che l’uomo non è solo materia, ED. Il Timone, 2023. Ha una pagina youtube: https://www.youtube.com/channel/UC4keWMPfcFgyMAe3ke72HOw  

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