Da Studi Cattolici del 3 Marzo 2022 Editoriale di Cesare Cavalleri
Karl Kraus, che non era certo un bigotto, ha scritto: «Quando brucia il tetto, non serve né pregare né lavare il pavimento. Comunque, pregare è più pratico». È una battuta, ma oggi può essere presa sul serio. Mentre il fuoco divampa nel cuore dell’Europa, che cosa può fare ciascuno di noi? Pregare. È la cosa più pratica, e anche la più razionale: perché la pace richiede certamente il contributo di tutti, ciascuno al proprio livello, ma non
bisogna dimenticare che la pace è comunque e sempre un dono di Dio. Dunque, bisogna implorarlo nella preghiera.
Nato a Brescia nel 1957, vive a Romano di Lombardia (BG). Dopo aver conseguito il Baccelierato in Teologia nel 1984 presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma e il Diploma di Educatore Professionale nel 2001, ha lavorato numerosi anni nel sociale. Insegnante di Religione Cattolica nella Scuola Primaria in Provincia e Diocesi di Bergamo, collabora ai cammini di discernimento per persone separate, divorziate, risposate ed è formatore per gli Insegnanti di religione Cattolica per conto della stessa Diocesi. Scrive sulle riviste online Libertà & Persona e Agorà Irc prevalentemente con articoli inerenti la lettura simbolica dell’arte ed il campo educativo. Per Mimep-Docete ha pubblicato Dalla vita alla fede, dalla fede alla vita. Camminando con le famiglie ferite (2017); In collaborazione con Padre Gianmarco Arrigoni, O. F. M. Conv., ha curato il libro Mio Signore e mio Dio! (Gv 20, 28). La forza del dolore salvifico. Percorsi nella Santità e nell’arte, (2020). Ancora con Padre Gianmarco Arrigoni O. F. M. Conv., Non è qui, è Risorto! Mimep-Docete, Marzo 2024.
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