Umberto Veronesi, da un po’ di giorni, conduce una nuova battaglia. Dopo aver sponsorizzato l’eutanasia, l’aborto ecc., ora è la volta dell’ utero in affitto.
L’ ex capolista del Pd in Lombardia è un apripista. Pochi conoscevano il nome gender e già lui conduceva
la sua battaglia per diffonderlo.
Nel suo La libertà della vita (Raffaello Cortina, 2006), auspicava la riproduzione generalizzata per clonazione e si pronunciava contro la differenza sessuale.
E’ stato un ministro della nostra Repubblica.
Rileggere oggi alcune sue affermazioni rende edotti sul livello cui può condurre l’ideologia.
Che poi regolarmente i grandi giornali spacciano per “parola di scienziato”.