Esiste una ragione Divina che non si lascia cogliere dall’umano ingegno. Nulla rispetto ad essa può lo scetticismo degli scientismi e poco dice la “ fede matura o adulta” di molti teologi e preti scettici. Dio si prende gioco dei nostri razionalismi, dei nostri progetti, dei nostri calcoli.
Il Suo amore è salito sulla croce, luogo che il nostro pensiero rifugge, tanto è dissonante rispetto alla bellezza della vita; un turgido frutto che attende solo di essere addentato. Davanti ai miracoli che solo gli umili sanno riconoscere la nostra miseranda ragione dubitante cerca strumenti di misura raffinati, quasi a voler fissare l’evento, quasi a voler dire: “ Si…questo è un vero miracolo…perché la commissione mista di preti e scienziati, di atei e credenti ben mescolati, così ha decretato.” Follia! In questo tempo malato in cui il male ha moltiplicato le proprie seducenti teste; economiche, fondamentaliste suicide, disgregatrici di ordini millenari, abbiamo bisogno di miracolo. A Medjugorje è apparsa la Madonna? Molti preti senza tonaca – perché per essi l’abito non fa il prete- non credono ad alcun miracolo, credono nel calcolo, nello sforzo umano, nella preghiera autogena e rilassante, ma non nello Spirito Santo; quando vedono un “ collega” in talare lo denunciano alla “Santa Inquisizione” e intanto stringono mani negli innumerevoli tavoli di confronto aperti per ridisegnare le geometrie dell’amore. Come è possibile la Madonna parli per trent’anni, quasi si trattasse di un bollettino celeste? Ma adesso Maria, sembra cambiare strategia, forse vuole gli scettici si allontanino, forse fin dall’inizio ha voluto solo questo: separare. Chi è resta è degno di lei, non dei giudizi delle commissioni. Non fece così a Lourdes? Mentre tutti attendevano un miracolo disse alla piccola Soubirous: “ scava e bevi l’acqua…e poi, mangia l’erba ”. E Bernadette cosparse il viso di fanghiglia, e tutti se ne andarono convinti fosse solo una pazza. Così tutto ebbe inizio, da una fede che non pose domande e che nella sua semplicità piegò gli ingegni più illustri del tempo, che caddero in ginocchio. Il male avvolge il mondo, innumerevoli dolori lo travagliano e Maria non ripete che una parola, Conversione.
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