Dopo che il Card. Canizares Lovera è stato nominato arcivescovo di Valencia si è aperta la caccia al nuovo prefetto della Congregazione del Culto Divino e la disciplina dei sacramenti. Si tratta della congregazione vaticana che ha il compito di sovrintendere a tutto ciò che riguarda la liturgia e la disciplina dei sette sacramenti nella Chiesa.
Tra i rumors più insistenti c’è quello che vorrebbe nominato Mons. Piero Marini, già maestro delle celebrazioni pontificie dal 1983 al 2007, quando Benedetto XVI lo sostituì con Mons. Guido Marini. Sempre di Marini si tratta, ma la differenza non sta solo nel nome. La diversa sensibilità liturgica dei due Marini è risaputa, il primo, Piero, è stato segretario personale di Annibale Bugnini (padre della riforma liturgica), il secondo, Guido, è più vicino alla cosiddetta “riforma della riforma” di stampo ratzingeriano.
In questi giorni alcune notizie sono uscite e danno praticamente per certa la nomina di Mons. Piero Marini come prefetto al Culto divino (vedi QUI), mancherebbe solo l’annuncio.
Sappiamo bene che rincorrere il toto nomine è operazione scivolosissima e anche di poca utilità, tuttavia, senza pretese e quasi per gioco, questa volta vorremmo partecipare anche noi. Qualcosa ci dice che la nomina di Mons. Piero Marini potrebbe non essere così certa.
Ripeto, il nostro è un semplice gioco, però potrebbe essere abbastanza difficile che Papa Francesco proceda ad una nomina così smaccatamente in discontinuità. Almeno per questioni di mero equilibrio ecclesiastico. Sembra, infatti, che la parola “continuità” sia uscita in un dialogo avvenuto ai massimi livelli, presente anche il prefetto uscente Card. Canizares. Nessun nome, ma il riferimento al fatto che la nomina al Culto Divino sarebbe stata fatta, appunto, “in continuità”. Resta poi da capire cosa si debba intendere con questa parola, ma lo vedremo presto, quando sarà ufficializzato il nuovo prefetto.
Nulla più di un sentito dire, ma questo è quanto. Abbiamo semplicemente giocato al toto-nomine. E allora giochiamo fino in fondo. Se non fosse Mons. Marini chi potrebbe essere nominato al Culto Divino? Il Card. Ravasi?