Lo scontro di civiltà teorizzato nel 1993 da Samuel Huntington si sta verificando, ma contrariamente alle previsioni il vero scontro è all’interno della civiltà occidentale. L’occidente nichilista malthusiano contro l’occidente tradizionalista.
Nell’ipotesi di Samuel Huntington, che nel 1993 propose un mondo post caduta del muro di Berlino, nel futuro si sarebbero riproposte vecchie divisioni tra civiltà antagoniste, le “linee di faglia” sarebbero state da individuare tra nove civiltà:
Secondo Huntington la fine dell’ordine internazionale bipolare (“guerra fredda”) conseguita alla crisi e dissoluzione dell’Unione Sovietica non ha dato luogo ad un mondo più unito ed armonico, ma al crearsi (o al riemergere) di linee di divisione fra i paesi che ricalcano le linee di confine di quei raggruppamenti umani di lenta formazione e lunga durata che sono le civiltà.
Huntington (pur con qualche perplessità su alcuni casi) indica nel mondo attuale nove civiltà distinte: Occidentale, Cristiana orientale (ortodossa), Latino-americana (distinta da quella occidentale), Islamica, Indù, Cinese, Giapponese, Buddista, Africana. Le linee di confine delle civiltà, secondo Huntington, sono destinate a dividere il mondo del prevedibile futuro secondo una logica di accentuata collaborazione fra simili ed inimicizia (più o meno forte) fra dissimili.
Le tesi di Huntington possono essere lette come una riedizione aggiornata dell’incubo del “tramonto dell’Occidente” che, probabilmente con minor fondamento, venne agitato già all’inizio del Novecento, per es. da Oswald Spengler.
Lo scontro che da anni viene proposto dai media è quello tra Occidente e Islam, uno scontro che certamente esiste, anche se in misura e modi diversi da quelli proposti, quello che però sta emergendo con maggior forza è quello tra le civiltà indicate da Huntington come Occidentale e Cristiana ortodossa. Ma la civiltà Cristiana orientale o ortodossa, che poi è quella russa, in fondo è una costola della civiltà occidentale, basta infatti leggere la letteratura russa dell’ottocento per verificare quanto la cultura russa fosse immersa in quella europea, gli aristocratici parlavano francese e i modelli di riferimento erano europei. Anziché parlare di civiltà Cristiana orientale (che allora dovrebbe avere come conseguenza che l’occidentale si dovrebbe chiamare Cristiana occidentale), si dovrebbe parlare di civiltà occidentale ortodossa o tradizionalista e civiltà occidentale non ortodossa o modernista.
L’occidente modernista non può essere racchiuso in poche parole o in schemi elementari,sicuramente però una sua componente fondamentale è la scelta culturale che nasceva tra fine settecento e inizio novecento e che si può identificare con le idee socio economiche di Thomas Robert Malthus. Secondo la dottrina malthusiana il futuro delle nazioni sarebbe stato legato alla loro capacità di controllare la popolazione in modo da assicurare, così pensava Malthus, le risorse necessarie per tutti. Fare una storia del malthusianismo non non è possibile in poche righe, ma certamente l’aspetto più evidente è stata la promozione di politiche di “birth control” il cui aspetto più drammatico riguarda la diffusione di pratiche abortive.
Una cruda testimonianza di questa che viene vissuta dai malthusiani come una “guerra” è venuta pochi giorni fa con la pubblicazione del libro Gosnell’s Babies nel quale Kermit Barron Gosnell, definito il medico abortista più famoso d’America, racconta la propria “guerra”, come riferito in un articolo sul Foglio:
I bambini del titolo sono quelli a cui il dottor Kermit Gosnell ha fatto lo “snipping”, ovvero la recisione del midollo spinale. Una sorta di decapitazione nelle fasi più avanzate della gravidanza…
Gosnell parla dell’aborto come di una “war on poverty”, della guerra alla povertà, di un “servizio”. “Il dottore ha un forte senso della giustizia per quel che faceva, per cui qualunque regola avesse infranto ne valeva la pena”, spiega il giornalista.
“Vede il mondo come un luogo oscuro in cui lui svolgeva una funzione nobile”. Gosnell attacca il profilo cattolico della pubblica accusa al processo. “Lo sapeva che Seth (Williams, il procuratore generale di Philadelphia, ndr) era un chierichetto?”. Il dottore, che nel libro si dice “spiritualmente innocente”, confessa di aver chiesto di lavorare per la Gates Foundation, l’ammiraglia umanitaria del patron di Microsoft, e per quella dell’ex presidente Bill Clinton.
“Come ho fatto a uccidere quei bambini?”, scrive il dottore. “Erano vittime di una guerra più grande, perché la loro nascita e la loro sofferenza avrebbe rappresentato un danno maggiore.Non provo rimpianto per quello che ho fatto”.
Quella di Gosnell non era la guerra di un solitario rappresentante di se stesso, le sue idee erano e sono quelle di una larga parte del mondo occidentale, una testimonianza di questo è possibile trovarla ad esempio nel ruolo di John Paul Holdren, “senior advisor to President Barack Obama on science and technology“, autore nel 1977 di un corposo libro intitolato “Ecoscience” (PDFgratuitamente consultabile) nel quale esprimeva idee che evidentemente sono state poi riconosciute come proprie dall’amministrazione USA del Nobel per la pace Barack Obama nelle quali, oltre ad una generica politica malthusiana di fondo, si sostiene la possibilità di ricorrere ad aborti forzati, all’adozione forzata o all’aborto dei figli di ragazze madri, alla sterilizzazione di massa involontaria e altre iniziative analoghe già presenti nell’aopera originale di Malthus e solo riconfermate nel libro del 1977 a quasi duecento anni di distanza.
A questo occidente sembra però iniziare ad opporsi un diverso occidente, quello che è stato definito ortodosso e che rigetta la teoria malthusiana insieme a tutta una serie di scelte “moderniste” dell’altro occidente. Pochi giorni fa, quasi in contemporanea con le dichiarazioni di Gosnell, Yelena Mizulina il presidente del comitato per la famiglia, la donna e i bambini della Duma (il parlamento russo), ha dichiarato in totale antitesi alla teoria malthusiana che l’aborto e gli interventi di maternità surrogata sono una minaccia di estinzione per l’umanità in Russia e nel mondo intero:
L’umanità probabilmente comprenderà un giorno che, così come bandiamo le armi nucleari per prevenire la morte di Madre Terra, così dovremmo bandire la tecnologia che sta distruggendo l’ambiente naturale e la naturale nascita dei bambini…
Le dichiarazioni della Mizulina hanno trovato qualche resistenza nella Duma, ma sono il segno che comunque ormai molte cose dividono il mondo occidentale al di qua e al di là dei confini russi, e per la prima volta viene messo in dubbio il cardine delle politiche di birth control, fatte proprie anche dall’ONU, ribaltando la direzione delle minaccia: non è la sovrappopolazione che minaccia il futuro delle nazioni ma la riduzione delle nascite.
Lo scontro di civiltà sta crescendo all’interno di quella occidentale, la linea di faglia si sta delineando tra l’occidente tradizionalista e quello modernista malthusiano.
Una linea di faglia molto più pericolosa di quella con le altre civiltà del pianeta perché contrappone direttamente le due maggiori potenze militari.