…”Il mio impegno è pieno contro le discriminazioni anche verso gli omosessuali ed i trasgender”, ha assicurato la Fornero nel corso dell’audizione davanti alle commissioni Affari costituzionali e Lavoro a Montecitorio sulle linee programmatiche del dicastero in materia di pari opportunità. L’Arcigay, per esempio, ha appreso con grande soddisfazione dell’impegno della Fornero auspicando che queste parole “assumano rapidamente maggiore concretezza”.
Secondo il ministro del Welfare, “è sotto gli occhi di tutti il grave ritardo culturale, di apertura mentale che il nostro Paese rappresenta in tema di pari opportunità, nell’accesso ai diritti rispetto alle diversità, che sono molte tra le persone e che non possono essere oggetto e motivo di discriminazione”. La Fornero ha, quindi, confermato il proprio impegno a correggere questa impostazione: “I diritti sono importanti e l’impegno contro le discriminazioni e contro chi le fa sorgere deve essere massimo. La diversità è un valore, deve essere tra le cose che i bambini imparano da piccoli”. Secondo la Fornero, “i semi si gettano tra i bambini e soprattutto nelle scuole”. Proprio per questo il ministro ha già avviato una collaborazione con il titolare dell’Istruzione Francesco Profumo: “Bisogna superare i ritardi culturali enormi, anche geografici che ci sono nel Paese”…(Il Giornale)
Cosa ci stanno preparando?
le solite cose: si insegneranno ai bambini ad accogliere i diversi generi sessuali in modo uguale magari con esempi, disegni e foto di maschi e femmine che si baciano tra di loro e di famiglie con entrambi i genitori dello stesso sesso. Impareranno a considerare pericolosi ed oscurantisti i cattolici e coloro che ancora credono alla favoletta del maschio e femmina fatti l’uno per l’altro.
Ma che diremo ai nostri figli? voi come vi comporterete?
Ai miei figli dirò che ci sono persone che amano persone del sesso opposto e altre che amano quelle del proprio sesso, e che questo è quanto.C’è un metodo molto semplice, lo dico da cattolico, per evitare di essere considerati pericolosi ed oscurantisti: non esserlo.
Questo serva di lezione a quelli che hanno esultato sull’imposizione del nuovo governo (massone) e hanno gioito sulla piene partecipazione dei cattolici in politica…
@Marchesi:
esiste anche un modo per essere considerati relativisti eticamente e culturalmente.
ESSERLO.
Se non esiste la legge morale naturale – che ha il suo fondamento nella dignità della persona – non può esistere alcuna legge positiva. Anche la legge dello stato perde ogni leggittimazione. Essa può essere “vincolante” solo attraverso la forza: la dittatura.
Il relativismo etico (imposto dalle logge massoniche per soddisfare i capricci di qualcuno) sta ormai minando le fondamenta delle istituzioni e dello stesso vivere civile.
Il relativismo etico (imposto dalle logge massoniche per soddisfare i capricci di qualcuno)
… e accettato e accolto da pseudo-cattolici che hanno paura di non piacere agli occhi dei non-credenti e di essere tacciati di “rifiutare-il-dialogo“…
@Stefano Marchesi.
Lei, signor Marchesi, sbaglia alla grande a mettere sullo stesso piano eterosessualità ed omosessualità. Sono cose diverse nel significato, diverse nelle conseguenze personali, diverse nelle conseguenze sociali. Si guardi, quindi, dal dire idiozie ai suoi figli. Come genitore e come cattolico lei è RESPONSABILE dell’educazione dei suoi figli e non può permettersi di dire falsità cosi enormi. Le ricordo che mascolinità e femminilità hanno un significato ed un fine ben preciso nel progetto di Dio. Le ricordo che il nostro essere maschi e femmine ci permette di realizzare forse la più grande aspirazione comune a tutte le persone: quella di dare la vita prendendo attivamente parte alla creazione ed alla storia dell’umanità. L’omosessualità costituisce un impedimento insormontabile alla realizzazione di tale aspirazione ed è quindi un male per la persona e per l’umanità intera.
Non è peccato essere omosessuali, ma è peccato gravissimo affermare essere vero ciò che invece è falso e cioè che l’omosessualità è equivalente all’eterosessualità.
@Claudio:
ma perche’ per forza deve essere il nostro Paese ad avere un grave ritardo culturale, di apertura mentale che il nostro Paese rappresenta in tema di pari opportunità ?
Perche’ non possono essere gli altri ad aver ceduto al “politicamente corretto?
Hai visto gia’ i guasti che questo relativismo etico hanno prodotto negli altri paesi, suppostamente piu’ “avanzati”?
Hai visto (ma credo che i tuoi paraocchi ideologici ti impediscano di vederli) che gli scandali ci sono anche negli altri paesi da te supposti “piu’ evoluti”?
E a quando ci si dovra’ fermare in questa supposta “evoluzione”?
All’incesto?
Alla pedofilia?
Alla zoofilia?
Alla poligamia?
Spiegamelo!
Perche’ dovrebbe fare schifo permettere ad una donna di sposare un animale, o ad un padre di sposare ed avere relazioni sessuali con sua figlia maggiorenne e consenziente. Spiegamelo.
Basta con questo rinfacciamento della presunta (e presuntuosa) e supposta “superiorita’” de “gli altri Paesi” rispetto al nostro.
Negli “altri Paesi” si assiste ad un pauroso decadimento dell’etica, della morale, dell’educazione quanto e piu’ di noi!
@Claudio: dove? ecco qui:
ma metto assieme il tutto e mi tocca mio malgrado dare ragione al ministro Fornero quando dichiara “è sotto gli occhi di tutti il grave ritardo culturale, di apertura mentale che il nostro Paese rappresenta in tema di pari opportunità”.
se si parla di ritardo, rispetto a chi sarebbe in ritardo? rispetto alla campanella? ma mi faccia il piacere…
Quanto al supposto paese invischiato con problemi di omosessualita’ e pedofilia, a parte le solite accuse trite e ritrite, sono semplicemente FALSE. Questo mi fa capire quanto in realta’ lei sia informato.
A quanto il panegirico sull’8 per mille?
Le statistiche, glielo dico per informarla, non sono ne’ piu’ ne’ meno di quelle di qualsiasi altra categoria sociale.
Che facciamo, chiudiamo le scuole perche’ certi professori sono stati accusati di aver palpeggiato le alunne ragazzine?
Bisognerebbe andare a vedere anche le statistiche sul numero di pastori protestanti accusati di pedofilia, alla faccia dell’accusa che “se non si possono sposare devono sfogare i propri istinti sessuali con qualcunaltro”
I sermoni ad c**+um sembra che li faccia invece qualcun altro, sul fatto che “basta che c’e’ l’amore”.
Tra l’altro adesso si cominciano a scoprire gli altarini, sulle “ricerche su famiglie gay”:
http://www.foxnews.com/story/0,2933,29901,00.html
Egregio signor Claudio, ribadisco a lei quello che ho detto al signor Marchesi. Non si può attribuire all’omosessualità lo stesso significato dell’eterosessualità. Non si tratta di escludere certe persone per favorirne altre; si tratta, semplicemente, di riconoscere che la famiglia svolge un ruolo insostituibile nella società e che deve essere protetta da attacchi ingiusti. Tutto qua. Una coppia omosessuale non è una famiglia. E che non sia una famiglia non lo ha stabilito la chiesa: lo ha stabilito la natura, cioè Dio, per chi ci crede. A prescindere da Dio però, resta il fatto incontestabile che un relazione omosessuale è un relazione sterile, incapace di superare la morte, incapace di slancio verso il futuro. Dunque, la coppia omosessuale, non ha né la potenzialità né il significato della famiglia. La invito a riflettere sulle semplici, profonde verità relative alla sessualità umana. L’essere umano è maschio e femmina. Non è data una terza possibilità. La relazione maschio femmina è una relazione piena di significato e di frutti. La relazione omosessuale non dà alcun frutto; anzi sbarra la strada, alle persone omosessuali, verso l’autorealizzazione e la gioia.
Credo che l’ideologia di genere sia la più grande mistificazione mai apparsa sulla terra. Senza che noi cristiani ce ne rendessimo conto, quest’immensa falsità ha contaminato e corrotto ogni ambiente ed ogni luogo. Non ne è rimasta immune nemmeno la stessa chiesa cattolica che conta, al proprio interno, tantissimi fedeli che ritengono buona questa dottrina. Siamo di fronte ad un disastro che non esito a definire senza precedenti. Ci aspettano momenti difficili. Sono certo che il cristianesimo e la chiesa sapranno fare il loro mestiere e tireranno fuori l’umanità dallo spaventoso baratro nel quale stiamo cadendo. Stringiamoci intorno al papa ed alla tradizione. Non prevalebunt.
“Quando dico sessualità penso alla sessuazione: l’uomo e la donna, il maschile e il femminile. La Chiesa rigetta la pratica omosesuale semplicemente perché non si tratta di vera sessualità. Dire omosessualità è come dire “cerchio quadrato”: se i due hanno lo stesso sesso, viene meno l’ordinazione reciproca dei due sessi. Se la vostra sessualità non è aperta alla fecondità, di cosa state parlando? Prendete in mano il primo manuale di zoologia che trovate, e scoprirete che la sessualità è legata alla questione della fecondità, della procreazione”.
Condivido pienamente quanto scritto da Giancarlo e D. Sono le lobby dell’Ue che ci vogliono imporre l’ideologia di genere. Ricordo che il pedofilo omicida Detreux, ebbe forti protezioni tra gli alti papaveri di Bruxelles. Il mese scorso, ho letto un’intervista all’attore omosessuale Paolo Poli: lui
era contrario ai matrimoni gay, li considerava solo cose per avvocati.
Infine, questa Fornero-“Frignero”, non doveva occuparsi di mercato del lavoro, di lotta alla disoccupazione? Come mai sconfina? Non è che, dopo averci massacrato di tasse ed aver impedito l’aggancio delle pensioni al costo della vita, questi sobri professori andranno ad approvare le leggi eticamente inaccettabili, volute dalle lobby che frequentano? Avremo asili di tipo svedese?
E’ più urgente il problema dei matrimoni gay o quello della disoccupazione?
Paolo
salve
l’omosessualità è una malattia. Punto!
Ritardata culturalmente sarà la Signora Fornero e le altre nazioni che avvalorano queste perversioni (malattie) come normalità.
Il resto sono discorsi da salotti radical chic a base di coca e orgie varie.
Io e mia moglie ai nostri due figli ripetiamo che la FAMIGLIA è una sola: UOMO e DONNA e tutto il resto è contronatura e contro la normalità come anche tradire il proprio coniuge e la fiducia che lui o lei, ripongono in te.
Ricordatevi questo motto di un BTG della X MAS:
“Più buio che a mezzanotte non viene mai” che significa di non abbabbandonare la speranza.
saluti e buona serata
Piero e famiglia
Salve. Mi fa piacere che si sia suscitato ampio dibattito, fanno un po’ meno piacere alcuni insulti ricevuti, ma tant’è, questo è il confronto. Vorrei rispondere a tutti, spero di riuscirci (tra parentesi, perché non vi firmate con nome e cognome? Credo sia una forma di educazione telematica importante)
@piero: mi appella dell’epiteto di relativista, potrebbe argomentare? Comunque gradirei non essere definito “pseudo-cattolico”, giacché non penso si possa da un solo messaggio su un sito inferire alcunché sulla fede di qualcuno. Quanto alla pedofilia nella Chiesa (cattolica e non solo), ne ha parlato con toni severi persino il Papa: credo dunque che liquidarla come falsità non sia accettabile, anzitutto per un dovere di attinenza alla verità che viene dal Vangelo (“Il vostro parlare sia sì sì, no no”) e non secondariamente per rispetto alle vittime degli abusi.
@Giancarlo: non ho ancora figli, ma grazie dei suggerimenti (un po’ meno del tono, ma anche qui, vedi sopra). Io non ho mai negato mascolinità e femminilità, ovviamente, quindi non capisco tutta quella sua parte di discorso. Ho detto solo, molto semplicemente: esistono gli eterosessuali ed esistono gli omosessuali. Non ho fatto giudizi di merito, perché sarebbe assurdo: non è che discrimino l’albero perché non posso berlo, mentre il fiume sì. Pertanto, visto che è peccato gravissimo affermare il falso, sarebbe opportuno evitare di distorcere le mie parole. Sempre sui giudizi di merito, lei afferma che le coppie omosessuali non possono essere autorealizzate né felici: sulla base di cosa dice ciò? Qual è il suo campione di riferimento? Siamo sicuri che il numero di coppie eterosessuali felici sia percentualmente più elevato del numero di coppie omosessuali felici?
@Fabio: che brutta l’equivalenza tra sessualità e sessuazione. Oltretutto pienamente NON cattolica, visto che il catechismo dice tutt’altro.
@D: condivido. L’ego ipertrofico di Grillini e Luxuria fa bene solo a loro stessi.
@Piero61: il termine “contro-natura” viene secondo me usato a sproposito. Gli omosessuali, infatti, esistono e sono pertanto “ipso facto” appartenenti alla natura. Possiamo (meglio, lei può) negare loro il diritto di amarsi, però la loro esistenza “naturale” non può essere messa in discussione. Ah, l’omosessualità NON è una malattia. Questo proprio non è da mettere in discussione, mi spiace.
Signor Marchesi ha ragione, ho usato un tono un po’ brusco, ma questo è perché lei è cattolico e quindi mi sento di parlare come con uno di famiglia. Dalle parole del suo primo commento mi è sembrato di capire che lei equipari l’omosessualità all’eterosessualità. E’ per questo che ho tirato fuori il discorso della mascolinità e della femminilità. Condivide il discorso che ho fatto sul maschile-femminile? Benissimo! Come però lei, giustamente, fa notare, gli omosessuali esistono. Certo che esistono gli omosessuali, e chi lo vuol negare; esistono e sono persone degne di rispetto come tutti. Neanch’io mi sognerei mai di giudicare le persone, ci mancherebbe. Però, le coppie omosessuali, chiedono il matrimonio, con tutto quello che consegue: riconoscimento dello status di famiglia e possibilità di adozione. Di fronte a questo, lei, come tutti, non può far finta di non capire. Qui dobbiamo scegliere ciò che è giusto fare e saper dar conto delle nostre scelte. Per fare questo occorre giudicare l’omosessualità, non c’è altra strada. Occorre dire, con chiarezza, che l’omosessualità non equivale all’eterosessualità e quindi non può dar luogo a famiglie. Punto. Questa è la posizione della chiesa, che non è una posizione di condanna ma un semplice giudizio di merito che si basa sulla biologia e sul significato che hanno le cose. Noi cattolici discriminiamo le coppie omosessuali, è vero, ma per il semplice motivo che sono diverse (nel significato e nele conseguenze) dalle coppie eterosessuali.
Mi chiede sulla base di cosa affermo che le coppie omosessuali non possono essere felici. E’ molto semplice, signor Marchesi, e mi stupisce che un cattolico non lo capisca: perché il progetto di Dio prevede che l’uomo si unisca alla donna e i due siano una cosa sola. Se trova strana o sbagliata questa risposta… forse dovrebbe fermarsi un attimo a riflettere meglio sulle sua scelte di fondo.
Caro Giancarlo, in realtà non è che lei mi abbia fatto propriamente una domanda, quindi non saprei bene cosa risponderle, se non ripetendomi… :)
Riassumendo: il matrimonio è solo quello eterosessuale tra un uomo e una donna (non lo chiamerei “tradizionale”, visto che nella Bibbia troviamo esempi di uomini sposati a molte donne, e sono tra i padri della Cristianità!)? Benissimo: non usiamo la parola “matrimonio” per gli omosessuali. Credo però che uno stato laico debba garantire forme di tutela, giuridica ed economica, anche alle coppie omosessuali: PACS, DICO o altri nomi ridicoli. C’è chi obietta: laddove ci sono dei registri, sono assai poco usati. Ma questo non è rilevante: servisse anche solo a una coppia, sarebbe solo un passo avanti in termini di civiltà.
Sull’adozione: la realtà dei fatti è che esistono coppie omosessuali con figli. Questi bambini saranno diversi dagli altri? Non lo so: però credo che tra avere due genitori amorevoli e non averne nessuno sia preferibile la prima opzione.
Sul progetto di Dio: da come lo descrive, pare che sacerdoti e suore non possano essere felici. So che non intendeva ciò, ma come vede può essere difficile sapere con esattezza cosa Dio voglia.
Con questo credo di aver risposto anche a D: chiudo dicendo che non mi sento affatto relativista, nè ho intenzione di allontanarmi dal Cattolicesimo.
La saluto
Si fornisca alle coppie omosessuali tutte le forme di tutela che vogliono. Essenziali, per noi cattolici, sono solo due punti: 1) Che non si riconosca, alle coppie omosessuali, lo status di famiglia. 2) Che non venga loro riconosciuto il diritto di adozione.
E’ vero che ci sono persone omosessuali che hanno dei figli. Purtroppo non si può evitare che alcuni di essi ricorrano all’utero in affitto fuori dall’Italia. Altri, magari, hanno avuto figli seguendo la strada naturale. Resta comunque una barbarie disumana consentire per legge che coppie omosessuali, che non hanno niente a che fare con la famiglia, ottengano, in ragione del loro vincolo affettivo, la possibilità di adottare bambini, o, peggio, di farli venire al mondo. Questi bimbi, sacrificati per l’egoismo degli adulti, avrebbero TUTTO IL SACROSANTO DIRITTO, loro si, di avere un padre ed una madre che li amano, come natura vuole. Inoltre i bambini non hanno diritto solo all’amore (posto che una coppia omosessuale sia capace di amare un bambino), hanno bisogno anche di ruoli, di mascolinità e femminilità, di riconoscersi nel padre o nella madre; tutte cose che le coppie omosessuali non possono dare. Il diritto dei bambini viene comunque prima del supposto “diritto” degli omosessuali ad avere figli. Per noi cattolici la questione è chiusa. Si rimetta in fila, per cortesia.
Sul progetto di Dio. Guardi, sulla questione omosessuale, è facilissimo sapere cosa vuole Dio, cominciando dalla Genesi e proseguendo lungo tutto il corso della rivelazione: non c’è alcun dubbio, Dio non ama l’omosessualità. Non insista. Glielo ripeto: SI RIMETTA IN FILA, se vuole restare cattolico.
Ma non si possono usare toni più civili? Suvvia, Giancarlo, stiamo discutendo, abbiamo opinioni diverse, Lei a differenza di altri qui argomenta anche le Sue opinioni, non possiamo evitare di scadere di tono?
Tornando a noi: mi fa piacere che sia d’accordo sulle forme di tutela, ricordo che all’epoca degli annacquatissimi DICO ci furono polemiche feroci, Lei si dimostra invece ragionevole.
Sull’adozione sono stato cauto, mi sono limitato a constatare l’esistente: comunque, non ho MAI detto che c’è un diritto ad avere figli, anzi, è quanto di più lontano ci sia dal mio pensiero (visti anche i risultati educativi su moltissimi bambini e giovani d’oggi). I bambini però vengono sacrificati anche (soprattutto, vista la differenza di numeri in gioco) dall’egoismo di coppie eterosessuali, lo sappiamo benissimo entrambi.
Riassumendo: sui diritti siamo d’accordo; sul dare precedenza ai diritti dei bambini siamo d’accordo; sul fatto che il “diritto a un figlio” sia qualcosa di quantomeno molto discutibile siamo d’accordo. Non mi pare poco, onestamente, per due persone in file differenti, ne conviene?
Cordialmente