In questi giorni con i miei studenti ho parlato di questione morale, in un mondo che premia l’apparenza e la logica dell’avere e tutti, per un attimo, ci siamo sentiti piccoli, inadeguati, fragili. Cosa sottrae l’uomo, il cittadino, il giovane, al pericolo di essere soggetto passivo della vita, circondato da una miriade di sollecitazioni al consumo, all’evasione, al vivere senza domani?
Non l’assenza di fermi valori, ma il credere che ciascun uomo sia fonte di principi e valori non negoziabili e tutto ciò in nome della libertà della spontaneità, Continua a leggere
Le giovani generazioni fanno largo uso della tecnologia: la maggior parte dei bambini e dei ragazzi sono infatti attivi su internet e sui social network e possiedono uno smartphone con il quale comunicano e si connettono alla rete. Insomma, l’allegro tempo delle chiamate a casa per darsi appuntamento al campetto e delle corse per citofonare a vedere se il vicino di casa poteva scendere in strada a giocare sembra essere ormai definitivamente tramontato.
La sinistra ideologica, si sa, ha sempre bisogno di nemici. La violenza, scriveva Marx, che fondò la sua visione del mondo sulla “lotta di classe”, è la levatrice della storia. E la violenza si esercita contro un Nemico.
L’odio unisce, apparentemente e momentaneamente, ben più dei progetti, delle idee, delle riforme. Il nemico può essere di volta in volta lo “Stato borghese”, la “famiglia borghese”, la Chiesa…
Periodocamente, la scuola non statale (che esiste da prima di quella statale) Continua a leggere
Abbiamo recentemente parlato della figura del padre e del suo importantissimo ruolo nei confronti dei figli.
Il padre aiuta il figlio a percepirsi come persona, ad aprirsi verso l’esterno e a mettere alla prova le proprie capacità, portandolo alla responsabilità. Il padre incarna il senso del limite e della legge, ponendosi con autorevolezza a tutela dei valori in cui crede, per il bene del figlio. Il padre è prova del fatto che vi sono delle radici solide su cui poter fare affidamento, e nel contempo apre con slancio e fiducia al mondo e al futuro.
Ora vorremmo soffermarci invece sul ruolo materno, a completamento di quanto si è detto per il corrispettivo maschile. Continua a leggere
Nella nostra società essere moglie e mamma, ed esserlo in modo fiero e consapevole, non è un’attitudine da dare per scontata. Il numero di matrimoni che finiscono e il preoccupante calo del numero di figli per donna sono un chiaro segnale in tal senso. Eppure, nonostante il panorama non sia dei più rosei, non bisogna darsi per vinti perché dei segnali positivi ci sono! Continua a leggere
“C’è da non crederci” che san Giovanni Bosco, a duecento anni dalla nascita, sia ancora capace di attrarre giovani a Dio e di educarli al vero e al bello. Eppure è così, come sempre accade quando la straordinaria ma limitata meraviglia umana si apre all’Infinito.
A Desenzano del Garda, dove dal 1896 al 1902 i primi discepoli di don Bosco rilanciarono l’oratorio, un gruppo formato da una cinquantina di giovani delle superiori, da qualche bambino e da una manciata di adulti, ha deciso di lasciarsi nuovamente provocare dalla santa allegrezza di colui che papa Giovanni Paolo II ha ufficialmente proclamato «Padre e Maestro della gioventù». Sotto la guida attenta e qualificata di Diego Belli e Micaela Rossi, la compagnia teatrale Oratorio Paolo VIdi Desenzano del Garda ha infatti deciso di riportare in Italia la commedia musicale di Ivo Valoppi del 1988 dal titolo, appunto, “C’è da non crederci”. Continua a leggere
«Per vincere la sfida della famiglia bisogna giocare in attacco. Ci vogliono testimoni della bellezza di ciò che può nascere dall’amore fra un uomo e una donna». È per questo che lo psicoanalista Luigi Campagner ha intitolato il suo libro sulla famiglia Figli! O del vantaggio di essere genitori (Lindau, 13 euro, 155 pagine). «Perché ai miei figli insegno a vivere: amando mia moglie, lavorando per la mia crescita, coltivando le mie passioni. Ma da loro imparo anche a desiderare il massimo. Ad amare come un bambino, a guardare le cose in modo puro, per quelle che sono e non per quello che la maggioranza dice che siano».
Dottor Campagner, nel suo libro lei parla della distinzione in relazione al sesso, la prima che il bambino coglie. Sottolinea che questa diversità è arricchente, ma che spesso oggi nell’esperienza si configura come difficoltà e, in casi estremi, come obiezione di principio. Può spiegare perché la differenza sessuale arricchisce e come mai oggi è vista come una cosa negativa? Continua a leggere
Saranno le solite strane coincidenze, oppure pane per i fanatici della dietrologia, ma sta di fatto che tra la “Carta della laicità” voluta dal governo Hollande e le proposte dell’ex Gran Maestro della massoneria francese, Jean-Michel Quillardet, non vi sono sostanziali differenze. Continua a leggere
Nella costituzione pastorale del Concilio Vaticano II Gaudium et spes si legge: “L’alleanza matrimoniale, mediante la quale un uomo e una donna costituiscono fra loro un’intima comunione di vita e di amore, è stata fondata e dotata di sue proprie leggi dal Creatore. Per sua natura è ordinata al bene del coniuge, così come alla generazione e all’educazione della prole. Tra battezzati essa è stata elevata da Cristo Signore alla dignità di sacramento”.
Decidere di passare il resto della propria vita con un’altra persona, sposandosi e formando una nuova famiglia, e generare (tanti) figli ed educarli sono azioni demodé. A dirlo sono i dati: i matrimoni sono in continuo calo (- 6%), a favore delle convivenze; i divorzi e le separazioni sono sempre più frequenti; la media di figli per donna si attesta attorno a un valore pari a 1.3, dei quali circa il 25% nascono fuori dal matrimonio e con un’età media delle madri sempre più avanzata. Continua a leggere
di Palmiro Clerici
Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. “Onora tuo padre e tua madre”, è questo il primo comandamento associato ad una promessa: “perché tu sia felice e goda di una lunga vita sopra la terra”. (Ef. 6,1-3)