Scienza

Niccolò Stenone: SCIENZIATO E BEATO

Celebre anatomista, Niccolò Stenone rappresenta il classico “genio” del passato: versatile, scienziato di prim’ordine ma anche filosofo, concluderà la sua vita – dopo aver scoperto il “dotto di Stenone“, la I legge della cristallografia, i principi della stratigrafia e molto altro -, abbracciando il sacerdozio. Oggi è ricordato come il padre della geologia, ma anche come un beato venerato dalla Chiesa cattolica

La luce: dalle preghiere di J.C. Maxwell alla luce di Dante

All’origine della filosofia occidentale Talete di Mileto afferma che l’acqua è il principio di ogni cosa. L’acqua è certamente qualcosa di meravigliosamente importante (essa è “utile et humile et pretiosa et casta”, direbbe san Francesco), ma anche, diciamo così, di molto “semplice”: due atomi di idrogeno e 1 di ossigeno. La luce è tutta un’altra cosa. Sia per la sua bellezza ed evocatività, sia da un punto di vista scientifico (la sua velocità è la massima possibile fisicamente; ha natura insieme corpuscolare e ondulatoria ecc.).
La stessa parola “Dio” significa “luce”,

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Il mistero delle origini

Il 18 novembre sarà a Trento il professor Lucio Rossi, fisico di fama internazionale, divenuto celebre soprattutto per la realizzazione del primo ciclotrone superconduttore europeo e per aver lavorato, al CERN di Ginevra, alla grande impresa dell’anello LHC, l’acceleratore che ha scoperto il misterioso bosone di Higgs e che continua ancora oggi a fornire dati fondamentali per comprendere meglio l’essenza della materia.

E’ stato Rossi, ricorda il fisico italiano Ugo Amaldi, ad “aprire la porta all’annuncio, dato nel luglio del 2012 da Fabiola Gianotti e Joe Candela, della scoperta dell’ultimo pezzo mancante del Modello Standard, il bosone di Higgs”.

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Dalla mela che cade alla stringa che suona.

La Fisica, al lento passo delle grandi Unificazioni, verso la “Teoria del Tutto”.

sapo

 di Franco Saporetti e Enrico Pedna*

Sintesi articolo

Il sogno del Homo sapiens? Aprire lo scrigno che nasconde i segreti del nostro Universo. Ovvero? Formulare una “Teoria del Tutto”, che da un “unico” principio fornisca una spiegazione di “tutti” i fenomeni che la Natura ci regala in continuazione lasciandoci stupiti e affascinati. Nel testo viene descritto a livello divulgativo il tentativo dei fisici di avvicinarsi a piccoli passi e nel corso di secoli al tanto desiderato, forse chimerico, traguardo. L’idea di Unificazione, cioè di spiegare i fenomeni naturali apparentemente diversi tramite un unico concetto, è stata la carta vincente che ha fatto da guida ai fisici nel difficoltoso progresso verso la Conoscenza. I risultati ottenuti hanno cambiato la nostra vita, non solo in campo culturale, scientifico e filosofico ma anche tramite trasformazioni tecnologiche, sociali ed economiche. – La teoria, ritenuta da molti una delle più promettenti aspiranti alla Teoria del Tutto e che incarna l’idea finale di unificazione, è la stuzzicante quanto affascinante “Teoria delle stringhe”. Di questa sono riportati, in modo accessibile anche ai non addetti ai lavori, alcuni aspetti di base che invitano a profonde riflessioni sullo schema strutturale dell’universo in cui viviamo. Purtroppo la teoria è penalizzata dal fatto che una conferma diretta fondata sull’esperimento non sembra al momento possibile; sono tuttavia in atto tentativi con metodi “indiretti”. Senza ombra di dubbio la teoria, se confermata, segnerebbe la più alta realizzazione intellettuale di tutti i tempi raggiunta dall’Uomo.

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Pillole di filosofia, scienza e fede: LUCIO ROSSI (5)

Rimaniamo tra italiani, torniamo al CERN di Ginevra, dove ha lavorato per tanti anni il fisico Lucio Rossi, in qualità di responsabile dei magneti superconduttori del mitico acceleratore di particelle detto Large Hadron Collider (LHC) del Cern.A mia domanda, ha risposto così:

Certamente, perchè la religione dà, o cerca di dare delle risposte a delle domande, alle domande ultime (perchè ci siamo? Qual è il nostro destino?)… Chi è religioso veramente, lo è perchè si pone molte domande, perchè ricerca il senso, e vuole comprenderlo in modo sempre più approfondito. Le verità della fede, infatti, non sono statiche: vanno penetrate sempre più, perchè avendo a che fare con l’essenza dell’umano sono inesauribili. L’uomo di fede è certo, ma una certezza mai paga, desidera che la sua comprensione sia via via più piena e convincente – per sé innanzitutto.. Anche nella scienza accade qualcosa di analogo: la teoria sulla gravitazione di Isaac Newton è stata superata da quella di Albert Einstein e un domani avremo una teoria che sopravanzerà quella del fisico tedesco … la spiegazione sarà sempre più profonda e “piu’ vera”… Certamente fede e scienza hanno metodi diversi, domini diversi; la scienza si pone più il come e la religione il perchè, ma queste domande sono connesse tra loro, anche nel soggetto che se le pone”.

E ancora:

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Pillole di filosofia, scienza e Fede: CARLO RUBBIA (4)

Premio Nobel per la Fisica nel 1984, membro della Pontificia Accademia delle Scienze, Carlo Rubbia si è spesso pronunciato riguardo al rapporto tra filosofia, scienza e fede, ritenendo che vi sia una incredibile somiglianza tra la Genesi e la nostra conoscenza sulle origini dell’Universo (non esita a parlare di “creazione”): “la natura dell’universo non è dunque casuale, essa è il risultato di un evento storico unico e straordinario… L’uomo di scienza non può non sentirsi umile, commosso ed affascinato di fronte a questo immenso atto creativo, così perfetto e così immenso e generato nella sua integrità a tempi così brevi dall’inizio dello spazio e del tempo“.

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