‘L’ESKIMO IN REDAZIONE’: RILETTURA DI UN CLASSICO. Un invito a levare il dito nell’occhio quando l’informazione diventa accecante

‘L’eskimo in redazione – Quando le Brigate Rosse erano sedicenti’ di Michele Brambilla, Edizioni Ares 1991.

Un volume datato, di un’epoca che non c’è più. Ho pensato di riproporlo per una rilettura che può diventare illuminante, nel contesto dei nostri giorni.

Invito tutti a dissipare ogni perplessità sull’interesse di questo saggio ed anzi rilancio: credo che andrebbe adottato negli istituti scolastici delle medie superiori come testo di approfondimento in varie materie: italiano, storia, filosofia, educazione civica …

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La politica: filosofie, guerre, informazione e disinformazione

Si tratta di un testo diviso in tre parti, indipendenti eppure coordinate tra di loro.

La prima, Filosofie politiche, è una breve e scorrevole storia delle visioni che hanno organizzato le poleis dalla Grecia sino ad oggi: si passa dalla visione politica di Socrate e Aristotele al pragmatismo romano, dal comune medievale alle prime utopie politiche, per arrivare alle ideologie moderne (giacobinismo, fascismo, nazismo, comunismo).

La seconda parte è incentrata sulla guerra: cos’era, in età precristiana? Come è cambiato il modo di considerare guerra e pace con l’avvento del cristianesimo? Perchè in età moderna la guerra ha cominciato a diventare “sola igiene del mondo” e perché questa visione filosofica ha avuto il suo impatto sulla genesi delle due guerre mondiali? Cosa è successo dopo la scoppio della bomba atomica?

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I soldi dei radicali

Con i soldi di chi i radicali da anni combattono per introdurre in Italia aborto, eutanasia, droga libera, immigrazione fuori controllo? Per una volta il deputato radicale Della Vedova, braccio destro di Emma Bonino, è costretto a confessarlo, al Corriere del 19/1/2023. Ieri erano personaggi come Gianni Agnelli, oggi George Soros. I radicali hanno sempre avuto pochi voti, ma un fiume di soldi. Di seguito un breve estratto:

Ha rapporti personali con Soros?
«Certo, l’ho incontrato più volte».

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Renzi e quei rapporti “antichi” con il Qatar

C’è qualcosa di non detto del tutto nell’attuale Qatargate. Troppi personaggi di seconda fila, da Panzeri a Cozzolino, sembrano occupare la scena. Davvero il potente stato del Qatar si è limitato, in questi anni, a perseguire i suoi affari tramite codesti personaggi, senza mirare più in alto?

Il dubbio viene andando con la memoria ad avvenimenti passati.

Matteo Renzi e il Qatar

Il 20 marzo 2017, l’Espresso, settimanale di sinistra, pubblica un’ indagine sul premier PD Matteo Renzi così intitolata: Matteo Renzi e la Qatar connection. Questo invece il sottotitolo: Aerei. Armi. Ospedali. Alberghi di lusso? Visite ufficiali e incontri riservati? C’è uno stretto legame tra l’ex premier italiano e la casa reale dell’emirato.

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Perchè i soldi stranieri sempre al PD?

Il Piave mormorò: “Non passa lo straniero…”. E invece lo straniero continua a passare, soprattutto in Italia, almeno dai tempi della discesa di Carlo VIII.

Ma senza andare così lontano, pensiamo all’Unità d’Italia, al cosiddetto Risorgimento: fu fatto con l’aiuto dei soldati francesi e con i soldi inglesi, grazie ai quali Garibaldi, poi mitizzato, sconfisse l’esercito borbonico comperando molti dei suoi ufficiali.

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Ora il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni deve decidere da che parte stare! L’analisi del voto di Monsignor Viganò

Cosa pensare dello scollamento tra elettori ed eletti. Quali prospettive. Come mai parte degli elettori di sinistra si è rivolto a fratelli d’Italia? Cosa aspettarsi? Che rapporto tra Italia e le elite? Che relazioni tra frode pandemica e vaccinale e great reset? Tante le questioni sul tappeto tra le quali la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dovrà districarsi. Interessi mondiali e particolari. Finanziamenti ricattatori su basi ideologiche e tanto altro.

Tre settimane fa, dopo le votazioni in Italia

Non ho mai pubblicato interventi scritti, o video, di Mons. Carlo Maria Viganò, prelato di grande livello e consumato diplomatico, non perché Egli non abbia da dire in più campi della vita della Chiesa o della società, ma perché nelle questioni assai scottanti delle quali dovette occuparsi, per dovere d’ufficio e di Carità, non fu al riparo

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Quando Umberto Bossi attaccava la Bonino. Storia di una foto celebre

bonino

Questa è solo la storia, asettica e senza commenti, di una foto celebre. La foto di Emma Bonino intenta a fare aborti con una pompa di bicicletta pubblicata ormai più volte dai maggiori quotidiani, uscì per la prima volta su Oggi, nel 1976.

La foto di Oggi, ripresa dal settimanale Lo Stato, diretto da Marcello Veneziani, nel 1998, finì poi in un volantino diffuso in migliaia di copie che capitò nelle mani di Umberto Bossi e di alcuni deputati leghisti. Leggi tutto “Quando Umberto Bossi attaccava la Bonino. Storia di una foto celebre”

Lady Tristezza: Emma Bonino, l’alleata di Calenda

 

 

EMMA BONINO: “PIANGO E CERCO L’AMORE” Grazia – 14 marzo 2006 di Stefania Rossotti

Onorevole Bonino…

“Emma”.

Emma, perché dici di non voler parlare dei fatti tuoi? Tutto quello che sei oggi è cominciato con un tuo outing. Quando, nel 1975, hai detto di avere abortito (e per questo sei stata arrestata)…

“Ho raccontato di aver abortito, non quello che ho provato a farlo”.

Puoi dirlo adesso.

Solitudine, umiliazione, rabbia e un gran bisogno che tutto finisse subito. Quando mi hanno chiesto di scegliere fra le varie tecniche possibili, ho detto: fate voi, non voglio saperne niente. Ero spaventata. Non potevo prevedere che per anni avrei lavorato su questi temi, che la mia solitudine sarebbe diventata indignazione, e poi impegno politico…”.

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